Contributi del mese di Aprile 2007

8:53 pm

Gita al fiume

Marcial e Germania con suor Blessila e suor CristinaLa giornata di oggi, festiva per l’anticipazione al lunedì della festa dei lavoratori, è stata caratterizzata da una bella gita al fiume.

La gita aveva come scopo quello di raccogliere fondi per i campi dei bambini e degli adolescenti. Hanno partecipato più di 150 persone, ciò che significa un guadagno di almeno 10,000 pesos (circa 240 euro). Non è molto, ma la speranza è che altre attività possano rimpinguare la somma.

Dalla casa siamo andati io e due suore. Serafina e Modesta sono rimaste a casa, a disposizione per Fabrizio e Sabrina, e Francesco è rimasto a tener d’occhio la casa.

Al fiume ho potuto rendermi conto di come funzionano i balli moderni in questo paese. Il disk-jockey  metteva spesso e volentieri brani di rag, e i ragazzini e ragazzine ci si sballavano. La caratteristica di questo ballo è che prevede uno strofinamento del fondoschiena contro la zona genitale del partner. Ho dovuto andare varie volte dal tipo a spiegare che eravamo un gruppo di una parrocchia e che non era conveniente che mettesse quel tipo di musica. Mi dava retta, ma dopo mezz’ora eravamo d’accapo. Dopo aver fatto presente la cosa tre volte ho dovuto desistere, perché ho visto che era la battaglia di don Chisciotte contro i mulini a vento.

Oggi ho avuto quattro messe, di cui una nel campo con un matrimonio.

Non è stato pesante, grazie a Dio, anche perché sono riuscito a coricarmi un po’ nel primo pomeriggio.

Alla Divina Misericordia non c’è stata Messa, ma solo la Celebrazione della Parola con la distribuzione della Comunione. Marcial l’ha presieduta, scappando per un momento dal ritiro che aveva con tutti i diaconi del paese alla Escuela de Evangelización.

Il matrimonio, nella cappella San Ramón, era di una coppia che aveva qualche anno meno di me. Buona gente, semplice. Solo adesso si sono avvicinati alla chiesa, e quindi si sono sposati.

Il piccolo Francisco con suor Serafina all'ospedaleIl piccolo Francisco non è più in terapia intensiva. Stamattina gli hanno fatto una endoscopia, il cui risultato è stato ben significativo: Le difficoltà respiratorie non sono dovute all’asma, ma alla presenza attorno alla laringe di escrescenze dovute al Virus del Papilloma, che probabilmente Francisco si è preso dalla sua madre biologica al momento del parto. Tali escrescenze sono cresciute e sono arrivate a ostruire quasi completamente il tubo respiratorio.

Quindi Fransisco è stato mandato in corsia, e probabilmente martedì verrà operato (qui lunedì è festivo, anticipazione della festa del primo maggio). L’operazione, a detta dei medici, è più banale di quella delle tonsille.
Siamo tutti, soprattutto Sabrina e Fabrizio, più sollevati, perché per lo meno si sa qual è la causa di molte cose. Anche il fatto che Francisco non parlasse ancora sembra in relazione con l’affezione, che è molto vicina alle corde vocali.

Eddy e Betania nel giorno delle loro nozzeOggi pomeriggio si sono sposati Eddy e Betania.

Eddy viene da un’altra storia, dalla quale ha avuto anche un figlio, storia che aveva vissuto lontano dalla chiesa, e quindi senza sposarsi. Da qualche anno però, grazie al Rinnovamento Carismatico si era riavvicinato alla chiesa, e suona la chitarra nel coro degli adulti.

Betania, di vari anni più giovane di lui, è stata, e praticamente è, catechista dei bambini e dei giovani. È una ragazza seria, che grazie a Dio non ha mai pensato di mettersi a convivere.

Così è stato naturale per entrambi preparare il loro matrimonio in chiesa. A inizio dell’anno hanno fatto il corso di preparazione, e oggi hanno potuto unire le loro vite con la benedizione del Signore.

E alla celebrazione c’era parecchia gente, segno di un affetto che la comunità intera nutre per entrambi.

Grazie per questa bella celebrazione, Signore!

Lorenzo è partito stasera per l’italia, per un meritato (piccolo) periodo di riposo. Tornerà tra un mesetto.

La sua partenza rende difficile la celebrazione della Messa domenicale alla Divina Misericordia, perché, a differenza di qualche anno fa, oggi i preti della zona hanno praticamente tutti varie parrocchie e quindi molte Messe.

Alla riunione di formazione dei ministri ho trattato il tema della Quinta Conferenza Generale dei Vescovi Latinoamericani.

È un evento le cui radici rimontano al 2001, anno in cui il CELAM ha presentato a Giovanni Paolo II la richiesta di celebrare questa conferenza.

Le condizioni di salute del papa non hanno permesso di dare continuità alla cosa, mentre Benedetto XVI si è espresso favorevolmente sulla celebrazione fin dai primi giorni del suo pontificato.

E così dal 13 al 31 i vescovi e gli altri delegati delle Conferenze Episcopali Latinoamericane e dei Caraibi si riuniranno nel santuario mariano nazionale di Aparecida, in Brasile. Il papa sarà con loro nei primi giorni della celebrazione.

Qui in Repubblica Dominicana i media cattolici hanno fatto un buon tam-tam sull’evento, e in questi giorni siamo in dirittura finale.

Il paese sarà rappresentato alla Conferenza dal card. Nicolás, da altri tre vescovi, da un prete, da un religioso agostiniano e da un laico.

Il documento che sgorgarà da questa Quinta Conferenza indicherà le linee maestre del cammino di questa chiesa latinoamericana per i prossimi dieci anni. Farà seguito a Rio de Janeiro (1955), Medellín (1968), Puebla (1979) e Santo Domingo (1992).
Nei vari incontri di questo mese di maggio in tutte le parrocchie si toccheranno questi temi. E si è indetta una catena di preghiera che vuole essere la partecipazione spirituale di tutto il popolo di Dio. Nei prossimi giorni preparerò una fotocopia della preghiera del papa, la reciteremo alla fine di tutte le messe.

Stamattina ci hanno regalato il caliche (pronuncia “calíce”, con l’accento sulla i) per il cortile della scuola. Viene dalle grandi scavazioni che fanno per la nuova metropolitana.

Se non ce lo davano lì dovevamo comprarlo da un camioncino a 1,500 pesos il viaggio, almeno dieci viaggi, 15,000 pesos. Invece sono bastati tre viaggi di tre signori camion da 14 metri cubi. E regalato!

Un bel dono del Signore.

Nei giorni prossimi cominceremo a spanderlo. Ci serve per dare una pendenza appropriata al cortile, in maniera che l’acqua se ne vada tutta verso la strada, e non si formino più certe pozze che in qualche momento hanno isolato una costruzione dall’altra.

La speranza, poi, è che il municipio ci stenda un velo di cemento sopra, in maniera che sparisca la polvere e il fango che fino ad oggi rendono difficile il lavoro dei maestri.

Ci aiutate con la preghiera? Grazie!

8:28 pm

Novenario

Nel pomeriggio ho partecipato a una celebrazione di novenario (nove giorni) di un morto, fratello “di padre” di una responsabile della lettera alle famiglie.

Come avevo notato anche altre volte, sono celebrazioni tipicamente femminili. Gli uomini della casa stanno alla larga. Un gruppetto, lì fuori, stava giocando a domino mentre noi pregavamo.

Stamattina presto Fabrizio e Sabrina, accompagnati da don Lorenzo, hanno portato il piccolo Francisco all’ospedale, perché aveva forti difficoltà respiratorie. Dal Santo Socorro è stato riferito alla Plaza de la Salud, dove l’hanno posto in terapia intensiva anche per rendersi conto meglio della causa. Fino ad adesso l’ipotesi è asma, ma non si capisce perché le varie medicine che prende contro l’asma non gliela risolvono.

Così siamo coinvolti tutti – ben contenti di farlo – nello stare vicini ai suoi nuovi genitori, i quali gli stanno dietro in maniera veramente ammirabile.

Piccola riunione, stamattina, per buttare lì e discutere idee per l’anno prossimo del nostro Liceo. Oltre a Nidia c’era Jacinta, che è la presidente dell’Associazione Genitori, e un’altra mamma, segretaria della stessa associazione.

Abbiamo parlato della quota dell’anno prossimo, dell’aumento al personale, di come investire il disavanzo di fine anno. M’è piaciuta la proposta di fare un ritiro di tre giorni per i ragazzi che finiscono il Liceo, a spese del Collegio. Ho subito verificato e sembra che ci saranno a fine anno in cassa i 70,000 pesos (circa 1670 euro) che spenderemo; o meglio, che investiremo per offrire un qualcosa di più che aiuti questi ragazzi a rimanere nella chiesa anche quando entreranno all’università.

La settimana prossima ne parleremo con gli altri membri dell’Associazione Genitori. Parleremo anche della gita di fine anno a una piscina qua vicino, e di altre bazzeccole.

Questo Liceo mi piace sempre di più! Grazie, Signore!

9:37 pm

Il gruppo JC

Stasera sono riuscito a far visita al gruppo JC (pronuncia “hota se”): il nome è l’acronimo di “Jóvenes con Cristo”, “giovani con Cristo”.

L’ho trovato una realtà molto bella, anche se con una partecipazione ad alto turn over. Infatti nella riunione a cui ho partecipato c’erano tre adolescenti nuovi, su un totale di venti. Vuol dire che tanti entrano quanti escono. Ma non importa, c’è uno zoccolo duro, e anche la facilità di entrare e uscire è un segno evangelico.

Oggi pomeriggio avevo appuntamento all’Ambasciata d’Italia per ritirare il nuovo passaporto, visto che mi era scaduto.

Riferendomi al luogo comune di qua che l’Ambasciata è poco attenta agli italiani, devo dire che mi sono sentito trattato bene, e l’impressione è che le persone che erano lì con me altrettanto.

Complimenti, quindi, ai nostri connazionali! E grazie!

Yohán e Berenelis con i genitori, la nonna e la ziaNella messa di stasera ho battezzato quattro bambini sui tre/quattro anni.

Due di loro sono i nipotini di Bilma, Yohán e Berenelis. Sono due bambini molto belli, anche se Yohán ha qualche problema caratteriale, probabilmente frutto di problemini che i suoi genitori non hanno ancora risolto.

I genitori, da parte loro, mi fanno tenerezza, perché si vede loro un desiderio di migliorare la loro vita matrimoniale. Hanno appena finito il corso di preparazione al matrimonio, e mi hanno chiesto stasera di vederci e parlare per cercare di soluzionare qualche “problemino” che stanno passando. Mi ha commosso vedere la loro disponibilità.

E mi sento ancora più con il desiderio di aiutarli perché certi aspetti del problema a volte arrivano anche alla cara Bilma, che è la nonna dei bambini, la quale soffre al rendersene conto, e soffre ancora di più al vedere che può fare poco per aiutarli.

Ma da oggi podrà contare anche sulla vostra preghiera. Ne sono certo!

E sono certo che tu, Signore, li aiuterai, li stai aiutando, a vivere meglio il loro matrimonio.

Teófilo mentre sta parlado ai messaggeri/visitatoriNel pomeriggio si è svolto a Santiago el Menor il seminario per i messaggeri/visitatori. Lo ha guidato Teofilo, il signore che ci accompagna nell’implementare il SINE nelle parrocchie.
La ragione dei due nomi corrisponde al diverso tagli che danno rispettivamente il Movimento per un Mondo Migliore, autore del piano pastorale diocesano che stiamo vivendo, e il SINE, il movimento con il quale abbiamo imparato a fare i ritiri di evangelizzazione e tutto quello che li segue.

Messaggero mette l’accento sulla consegna di un messaggio, sottintendendo che la consegna del messaggio è un’occasione per stabilire rapporti con la famiglia.

Invece visitatore mette l’accento sul fatto di visitare una certa famiglia e di entrare in buone relazioni con loro, e sottintende la disponibilità a portare loro una lettera mensile.

La gente al seminario per messaggeri/visitatoriDi fatto a radice dei ritiri di evangelizzazione noi avevamo dei visitatori, che sono diventati messaggeri quando si è lanciato il terzo piano pastorale. L’obbiettivo di questo seminario era quello di ricuperare l’intuizione originaria del “visitare” le famiglie per evangelizzarle.

La partecipazione è stata discreta: c’erano 130 visitatori, di circa duecento totali. E ben attenti in tutto!

Sono certo che qualcosa cambierà. Grazie, Signore, te lo dico in anticipo perché sono sicuro che ci aiuterai a migliorare il lavoro!

A Duquesa è cambiato qualcosa! anzi, moltissimo!

Me l’avevano detto, Sánchez e Juanita, ma a dir la verità ero mezzo scettico.

Invece stamattina ho potuto rendermene conto anch’io. Un coro di ragazzi e ragazze tra i dieci e i diciassette anni. Quasi nessuno di loro è battezzato, ma hanno voglia di prepararsi. E cantano stonato forse, ma con entusiasmo e gioia!

In tutto alla messa avevo una quarantina di persone, metà di loro bambini. Rapportandolo alle 200 famiglie che vivono a Duquesa corrisponde a un 5%, stessa percentuale che ho a Betania.

Abbiamo approfittato dalla mia visita anche per definire la situazione di alcuni bambini che hanno frequentato il catechismo e che toccano loro le tappe dei sacramenti.

Sono venuto via contente. È veramente opera di Dio. Ottenuta con la forza della preghiera!

Stamattina alla Messa di Santa Margarita i responsabili di settore hanno raccontato l’esperienza dei loro Via Lucis di ieri.

Sullo sfondo del vangelo di oggi, che parlava di tornare a gettare le reti anche se non si è pescato nulla, è emerso come le reti di tutti si sono riempite: ha partecipato più gente di quella che speravano!

Grazie, Signore!

La giornata di oggi l’ho passata senza troppi impegni. A tempo perso ho aggiornato il linux dei pc di Lorenzo e della suore, portandoli alla nuova versione 7.04 dell’Ubuntu. Tutto è andato liscio, grazie a Dio.

Alle Via Lucis di stasera non c’è stata in realtà niente di entusiasmante. Si sono svolte nei vari minisettori, in maniera da rendere più facile per la gente partecipare. Nei giorni scorsi la lettera a tutte le famiglie aveva sensibilizzato all’importanza di celebrare la Via Lucis, ma si vede chiaramente che ci vuole del tempo prima che la gente lo capisca.

Ho visto anche un po’ di disorganizzazione, concretamente nei Via Lucis della Primera e della Segunda Etapa. Devo riuscire a trovare un momento per spiegare loro queste avvertenze, che non sono troppo importanti, ma che impediscono di ascoltare il vangelo e il commento, e danno una sensazione di caos.

Per trovarli ho fatto l’esperienza del “barrio buio”: nell ore della sera non c’è quas i mai la luce, si cammina nell’oscurità più totale, con anche la paura che il prossimo che incocci sia un ladro che ti può minacciare o può darti un colpo in testa. Grazie a Dio però non ho visto nessuno, e da quel punto di vista tutt è andato per il meglio.

Formazione del personale della scuola, oggi, mattina e pomeriggio. Le ultime due ore sono para dedicarle a ciò ogni quindici giorni.

In realtà era da novembre che non facevo più questi incontri, e quindi sono contento di averli ripresi.

Di mattina, nel filone Bibbia, la seconda parte della trattazione dei libri storici. Di sera, filone sacramenti, la Penitenza o Riconciliazione.

Mi sembra che entrambi sono arrivati al cuore di molti! Se il Signore ci aiuta porteranno molto frutto!

Ho avuto stasera (e Marcial l’ha fatto alla Divina Misericordia) il primo incontro dei genitori dei bambini che faranno tra un mese faranno la prima comunione.

C’erano la maggior parte, e molti di loro c’erano entrambi, padre e madre; qualcuno aveva dietro anche i figli.

Come sempre, ho parlato loro della necessità di fare la comunione, ma anche delle condizioni per farla, prima fra tutte il matrimonio. E l’impressione è che il messaggio arriva al cuore delle persone, anche se poi diventa molto difficile per loro imbarcarsi nell’avventura di sposarsi.
C’era varia gente che è sembrata interessata a sposarsi! Speriamo bene! o meglio, Signore, pensaci tu!

Stasera c’è stato l’ultimo incontro del corso di preparazione al matrimonio. Sono una decina le coppie che l’hanno finito, tre o quattro l’hanno appena cominciato.

Tra loro ci sono Glennys Tifá, che è nostra maestra del pomeriggio, e suo “marito”, che dovrebbero sposarsi abbastanza alla svelta. Ci sono anche il figlio della carissima Bilma con la convivente e i due figli, che, a dir la verità, non si sono persi neanche un incontro!
Sono tutte coppie che convivono, e qualcuno è sposato in comune. Non avevamo coppie giovani questa volta.
Io nel frattempo continuo a chiedere al Signore il dono di vedere 100 matrimoni da qui a fine anno! So che il Signore non mi deluderà!

Stamattina alla riunione dei preti di zona abbiamo “inaugurato” il nuovo arciprete, come lo chiamano qui. Sarebbe l’equivalente del vicario zonale di molte diocesi italiane. È il padre Ramón Suero, che è stato ordinato quattro o cinque anni fa, ma che ha già la sua esperienza, perché ha girato seminario e varie parrocchie. È pieno di entusiasmo, e lavora con molta intelligenza nella sua parrocchia.

Sono sicuro che farà un buon lavoro nella zona!

Sembra che il sindico costruisca la cappella di Duquesa. Sarebbe frutto dell’appoggio politico di una persona di là.

Siamo riusciti, dopo tanti giri, a portare sul terreno un architetto del municipio, ha preso le misure del terreno, abbiamo abbozzato come sarà la cappella, e ci ha detto che bisogna star dietro alla cosa se si vuole che si realizzi.

Considerando la lunghezza dei tempi della politica, probabilmente la cappella la vedrà il mio successore… ma non voglio disperare.

Nel frattempo la gente di Duquesa mi hanno detto che già da vari mesi è sparita la “nazione” che faceva il brutto e il cattivo tempo a Duquesa. Domenica, quindi, andrò a dire la Messa per rendermi conto di persona del fatto che, secondo quello che dicono, molta gente ha iniziato a andare a Messa.

Suor Cristina con il resto della comunità nel giorno del rinnovo dei votiPer la terza volta suor Cristina ha rinnovato i voti. La prima volta è stato nel 2004.

La celebrazione l’abbiamo fatta nel consultorio, dove tutti i lunedì mattina si celebra la Messa.

Per la parrocchia di Santa Margarita è un momento molto felice, visto che suor Cristina è una vocazione di qua: la sua famiglia abita a Los Cazabes, nella parte di campo della parrocchia, che presto si staccherà e sarà la parrocchia Santa Virginia.

Celebrazione solenne stamattina alla Divina Misericordia per la festa patronale che, come si sa, si celebra la seconda domenica di Pasqua.

La settimana intera dell’ottava di Pasqua è stata vissuta nella celebrazione della novena: ogni sera, oltre al rosario, si ascoltava qualche brano degli scritti di santa Faustina Kowalska e si presentava qualche elemento della devozione alla Divina Misericordia; e prima della Eucaristia, presieduta da vari preti della zona, si recitava la coroncina della Divina Misericordia.

La gente ha partecipato numerosa alla novena.

Ili coro dei giovani della Divina MisericordiaMeno numerosa, ma molto bella, è stata la partecipazione alla convivenza di oggi: al mezzogiorno la gente si è ritrovata per pranzare insieme (fiesta de traje, dove l’espressione gioca sul doppio significato della parola traje, che può indicare sia il vestito della festa, che la voce del verbo traer, portare, al passato remoto: “ho portato”, cosicché il gioco è tra “vesta in vestito elegante” e “festa dove ognuno porta quello che mangia”), allietata da buona musica a cura del coro dei giovani e da un sorteggio finale.

Alle quattro i battesimi dei bambini piccoli, una quindicina, hanno concluso la settimana pasquale della Divina Misericordia.

Alla Pasqua Giovanile Diocesana hanno partecipato una cinquantina di giovani (o meglio, di adolescenti con qualche giovane) delle due parrocchie.

Sono tornati entusiasti!

Questi incontri diocesani sono ossigeno che aiutano ad aprire il cuore a realtà più grandi e belle!

Il lavoro della Commissione Zonale di Pastorale Educativa rimane sempre abbastanza fiacco, per la poca presenza delle parrocchie della zona. Stamattina ce n’erano solo quattro di ventotto che sono!

Ci siamo dati quindi la priorità di coinvolgere le parrocchie mancanti, e, se il Signore ci aiuta in questo (cosa sicura) per giugno vorremmo organizzare un seminario che aiuti la nascita delle commissioni parrocchiali.

Gli studenti che vedono il buco grande che si sta facendo nel cortile della scuola domandano se si sta facendo una piscina. Io rispondo loro di sì, ma che sono preoccupato che qualche bambino possa annegare.

In realtà è la nuova cisterna dell’acqua, e ci siamo decisi a farla sia perchè l’attuale è piccola, sia perché l’attuale diventerà una vasca per le acque piovane, e forse, in parte, per le acque nere.

E al tempo stesso alzeremo il livello del cortile in maniera che l’acqua piovana possa uscire verso la strada. Attualmente la stiamo mandando a un filtrante (pozzo), ma se piove un po’ di più si satura subito e abbiamo allagamenti lunghi e fastidiosi.

Primo giovedì di lavoro scolastico del mese, formazione per i genitori e riunione con i professori.

La partecipazione dei genitori è stata abbastanza scarsa, causa forse il fatto che non era il primo giovedì come sempre (era giovedì santo) ma il secondo.

Invece la riunione con i maestri ci è servita per chiaccherare su quello che si sta facendo nel cortile per risolvere in maniera migliore il problema dell’acqua e della polvere. Ne è venuta fuori una discussione più lunga di quello che si pensava, perché la circostanza ha fatto affiorare vari malesseri che si sono potuti esprimere e, spero, superare. La sostanza del malessere credo venga dal fatto che non dedico alla scuola il tempo che avrebbe bisogno, soprattutto in termini di contatto umano e parlare con i maestri. È una cosa che affiora periodicamente, e a cui dovrei cercare di dare una risposta, ma non mi riesce sempre facile.

Willy e Miguel Ángel, i nostri due seminaristi maggiori, hanno finito oggi pomeriggio le vacanze pasquali.

Sono stato ad accompagnarli al seminario (li avrei dovuti accompagnare tutti e due, ma in realtà ho accompagnato solo Willy), dove ancora non c’era nessuno perché era molto presto. Ho visto solo altri due seminaristi.

Domani riprendono i corsi all’università.

In Settimana Santa Willy e Miguel Ángel non sono stati in parrocchia, perché ormai li mandano a fare servizio in altre parrrocchie. Willy è stato a una parrocchia vicino all’aeroporto, mentre Miguel Ángel è stato mandato a Yamasá, per guidare le celebrazioni in due campos a cui non poteva andare il parroco. Entrambi sono rimasti contenti dall’esperienza, che li ha messi di fronte a realtà nuove e li ha stimolati a lavorare con gusto per il Regno di Dio.

Stasera nella novena della Divina Misericordia abbiamo avuto il padre Isidro, parroco di Santiago el Menor, che ha presieduto la Messa. La cosa bella è che è arrivato tardi. Capitemi, è bella non per il ritardo, ma perché aveva un altro impegno fin oltre le sette ma ciò non gli ha impedito di offrire la sua disponibilità.

Di fatto la Messa è terminata dopo le otto, ma è stato bello, e la gente ha partecipato numerosa e attenta.

Stamattina, lunedì dell’angelo (che qui non è giorno di festa) ho ricevuto una chiamata dal ministero dell’educazione.

Già in dicembre avevo chiesto che ci assumessero il personale che non riceve ancora lo stipendio, ma sembrava che non si muovesse nulla. Adesso con questa telefonata mi hanno chiesto di presentare subito i documenti di questa gente. Così ho subito attivato Matilde (la vicedirettrice) e Yohana (la segretaria) e abbiamo dato il tocco finale alla cosa. Grazie a Dio era quasi tutto pronto, abbiamo solo dovuto mettere firma, timbro e poche altre cose.

Al consegnare i documenti al ministero, più tardi, ho potuto vedere un documento che fa pensare che verranno assunti realmente.

Speriamo! e preghiamo perché sia così!

La nostra celebrazione della Pasqua è stata ecclesialmente molto significativa!

Nella veglia pasquale abbiamo avuto battesimi di giovani sia a Santa Margarita che alla Divina Misericordia, rispettivamente 25 e 35. Oggi, poi, i battesimi dei bambini del catechismi, circa 35 per parrocchia.

Nella celebrazione è risultato molto in evidenza il fattore cambio che deve esserci con il battesimo, fattore evidenziato da quello che avevano addosso: prima del battesimo, roba scura, sporca e brutta; dopo il battesimo, camicia o vestito bianco. Ho messo in evidenza la valenza pedagogica di questo cambio di vestito, e il fatto che i genitori possono far leva sul bianco di questa veste battesimale quando i bambini non si comportino bene.

Il ritiro di stamattina dei catecumeni giovani era volto alla preparazione immediata al battesimo, che celebreranno stasera.

Il ritiro integra la preparazione data nella catechesi specifica, e si compiono i riti immediatamente precedenti il battesimo: la “restituzione” del Simbolo, l’Effetà, l’Unzione dei Catecumeni.

Personalmente mi piace integrare questi riti con il gesto semplice di far loro scrivere in un foglietto i loro peccati del passato, e di buttarli in un braciere ardente davanti alla croce di Cristo, a significare la loro decisione di lasciare quei peccati, che saranno poi loro perdonati stasera nel battesimo.

Sono trentacinque della Divina Misericordia, e venticinque di Santa Margarita. Tra di loro ci sono quattro o cinque adulti.

Gli adulti sarebbero molti di più, se non fosse che tutti convivono, e non hanno in programma di sposarsi. Visto che la situazione di convivenza è una situazione di peccato, la chiesa chiede loro che si preparino al battesimo e al matrimonio e che si battezzino quando si sposano. In pratica non è facile, perché la parte che si vuole battezzare non sempre accetta di sposarsi con il suo convivente, e in un numero di casi ancora maggiore è l’altra parte che non ha nessuna intenzione di sposarsi.

Alcuni vanno a battezzarsi da qualche prete benevolo che non fa troppe domande sulla vita personale e che li battezza in fretta, altri si scocciano e aspettano, altri accettano di iniziare un cammino di preparazione, anche se non sanno quando potranno battezzarsi e sposarsi.

Ad ogni modo stasera avremo questi battesimi, per i quali vi chiediamo una preghiera. La ragione della preghiera sta nel fatto che nell’80% dei casi non riusciamo a ottenere che dopo il battesimo continuino a vivere in maniera viva la fede nella chiesa (detto in buon italiano: la maggior parte si battezza e sparisce). Si prende atto della buona volontà che dimostrano, e da lì in avanti è il mistero della libertà umana.

Probabilmente me ne andrò da qui senza aver potuto implementare quello che la chiesa chiede: amminsitrare in un’unica celebrazione i tre sacramenti dell’iniziazione. Di fatto il modello di iniziazione che si vive è quello di un anno, un sacramento, ma bisognerebbe fare tre anni, tre sacramenti, ovvero implementare bene il catecumenato, con i suoi passi e le sue tappe, probabilmente con tempi diversi secondo il livello di maturità cristiana dei candidati. Chi continuerà il lavoro cercherà di farlo!

Lavaggio della cisterna! Era un bel po’ che non lo facevamo, e ci è toccato oggi, Venerdì Santo.

Don Lorenzo l’ha messa a svuotarsi nella mattinata (e difatti a mezzogiorno eravamo senz’acqua), e dopo mangiato tra tutti l’abbiamo finita di pulire e di disinfettare. C’era un bel po’ di fango, ma soprattutto tanto sale.

Naturalmente sguazzando nell’acqua, e con il caldo che c’era dentro alla cisterna, è stato doveroso farci la… doccia, con l’acqua pulita e anche con quella sporca! Un sano divertimento dove siamo ritornati tutti bambini!

Un grazie di cuore a Fabrizio che è sceso sottoterra insieme a noi!!!

Veniamo quindi al fotoracconto dell’attività:

Fabrizio L’architetto
don Lorenzo L’idraulico
don Paolo e Fabrizio Gli operai
sor Modesta L’operatrice dell’interruttore della pompa sommergibile (usata per mandare acqua pulita quando c’era da sciacquare la cisterna).
sor Blessila e Sabrina Le aiutanti volontarie
sor Cristina Senza parole e senza volto
Francesco Senza lavoro (fare clic sulla foto per vederla ingrandita e sapere chi c’è dietro alla finestra)

La Celebrazione della Passione di oggi pomeriggio, cominciata alle tre (orario biblico!), ha visto una buona partecipazione. L’impressione è che tutti quelli che c’erano ieri sono venuti anche oggi.

E se non mio sbaglio sono state entrambe le celebrazioni più partecipate degli anni scorsi.

Grazie, Signore!

Via Crucis del Venerdì SantoLa Via Crucis del Venerdì Santo di quest’anno è stata più vivibile che gli anni scorsi. Ciò perché non è stata fatta tutta la zona insieme, ma per gruppi di parrocchie: Sabana Perdida (circa 10 parrocchie), Villa Mella (circa 15 parrocchie) e Guaricano (4 parrocchie).

Così, senza dover uscire dal nostro barrio, abbiamo potuto camminare nei nostri settori.

La conclusione, tutti insieme, è stato nell’incrocio delle cinco esquinas, che riceve questo nome dal fatto che è un incrocio non di quattro ma di cinque strade.

La gente presente alla Via Crucis del Venerdì Santo 2007Il padre Isidro ha presieduto le Via Crucis di Amparo e Santiago, e Marcial quella della Divina Misericordia. Naturalmente io ho guidato quella di Santa Margarita.

Il gruppo dei chierichetti di Santa Margarita presenti alla Via CrucisSia Santa Margarita che la Divina Misericordia hanno “sfoggiato” un buon numero di chierichetti, ben preparati!
Dopo la conclusione, ci si è avvicinata una signora che vive in quel posto, ringraziandoci, perché è un incrocio non solo di strade, ma anche di delinquenza, e aver portato lì la conclusione della Via Crucis è stato per lei un segno di speranza.

6:04 pm

Buon cammino!

Queste parole mi hanno sempre accompagnato, erano quelle che don Paolo già otto anni fa metteva come saluto nelle mail dalla missione… e mai come adesso le sento mie, vive e presenti dentro.

Il mio cammino è cominciato tanto tempo fa nella mia parrocchia ed è cresciuto nel corso degli anni, grazie anche ad alcuni incontri speciali. E dopo, l’esperienza della missione vissuta con don Paolo, don Lorenzo, le suore e tutte le persone del Guaricano: GRAZIE!!!

Quanto di voi ho dentro mentre mi muovo, cammino, vivo…

…è l’entusiasmo e la gioia che metto in ogni cosa che faccio per gli altri…

…è la capacità di accogliere e ascoltare le persone intorno a me…

…è il sorriso che immediato mi si disegna sulla faccia appena sento parlare di missione e di viaggio…

Ed è soprattutto quella mia voglia di fare, di “cambiare il mondo“,che condivido insieme a persone speciali come voi – un pensiero particolare va a donfra e ai ragazzi del Movimento Giovanile Missionario: GRAZIE di cuore!-.

Auguro ad ognuno di voi di trascorrere una Santa Pasqua di pace e gioia, e di essere luce per le persone che incontrate con la vostra semplicità, l’entusiasmo e la forza che avete dentro… BUON CAMMINO!


L'altare della Riposizione di Santa MargaritaAlla Messa della Cena del Signore abbiamo fatto la lavanda dei piedi con dieci persone anziane. È stato tenero vedere la pulizia di quei dodici piedi. Sono stati carinissimi!

La partecipazione alla Messa è stata superiore alle mie aspettative: la chiesa ben piena, quasi come la domenica alle sette. E tante comunioni!

Dopo la Messa, l’adorazione a turni, settore per settore. Ho approfittato per confessare, e il tempo mi è passato velocissimo.

La mattinata del giovedì santo è dedicata ovunque alla Messa del Crisma, presieduta dal Vescovo insieme ai suoi preti.

Da noi non l’ha presieduta il cardinal Nicolás López, arcivescovo, perché non si è ancora rimesso in sesto perfettamente dal bypass coronarico che gli è stato fatto in gennaio. È toccato quindi a mons. Amancio Escapa, vescovo ausiliare e vicario generale.

Mi ha fatto piacere vedere tanti confratelli preti, con molti dei quali c’è un’amicizia bella. In particolare ho visto con piacere il padre Pedro Vásquez, con il quale ci conosciamo dai tempi in cui era ancora in seminario, e che ultimamente aveva avuto dei piccoli problemi che lo avevano allontanato dalla comunità presbiterale. Rivederlo è stato per me fonte di gioia grande.

Non c’era, invece, il padre José Luis Hernández, che prima era incaricato diocesano per la pastorale della salute, e che dopo che è stato rimosso si è venuto allontanando dal presbiterio. Devo riuscire a mettere in cantiere una visita personale alla sua parrocchia.

Piccola riunione con responsabili di settore e incaricati della liturgia di Santa Margarita, stasera, per preparare il triduo pasquale e programmare il tempo di Pasqua. Abbiamo messo a fuoco tutti i vari elementi delle celebrazioni dei giorni rimanenti della settimana santa.

A livello di programmazione abbiamo davanti un corso per visitatori delle famiglie, sarà domenica 22 nel pomeriggio.

Ieri sera avevamo avuto una riunione analoga con la Divina Misericordia. Unica differenza: il corso per visitatori sarà la domenica dopo. Perché domenica 15 è la festa patronale.

Con i giovani che faranno la prima comunione a Pentecoste abbiamo avuto oggi la celebrazione della Prima Riconciliazione.

Me li sono confessati tutti, anche se c’è voluto praticamente due ore. E come sempre mi ha edificato la disponibilità e la volontà di cambiare della maggior parte.

Il problema più grosso di questi giovani è poi la perseveranza nel cammino di chiesa. All’arrivare all’università si perdono, più che altro per la necessità di lavorare al fine di mantenersi negli studi.

I bambini di Santa Margarita e della Divina Misericordia che si battezzeranno domenica hanno avuto stamattina il ritiro finale.

Ripasso sul rito del battesimo, unzione dei catecumeni e attività dei peccati scritti sui foglietti e bruciati. Ultime raccomandazioni e consegna del “documento” di ammissione al battesimo

Ci sono un gruppetto che non si battezzeranno perché il papà non si è fatto vedere agli incontri per i genitori. Sono casi normalmente abbastanza motivati, ma che purtroppo significano che questi padri non hanno mai l’occasione di ascoltare qualcosa che li aiuti a formarsi. E così faccio esigenza forte che devono venire tutti. Per chi è mancato ci sarà un ennesimo recupero tra qualche settimana, al cominciare la preparazione alla prima comunione.

Voglio riuscire a dare i sacramenti a tutti (per lo meno a tutti quelli che dimostrano interesse), ma non voglio perdere l’occasione di parlare a tutti i genitori.

Nel pomeriggio, poi, i bambini-catecumeni di Santa Margarita hanno fatto la prova del battesimo sommerso. La maggior parte se la cavano bene, devo solo tener presente due o tre che hanno paura di buttare la testa dentro l’acqua.

Doveva esserci, oggi pomeriggio, l’inaugurazione ufficiale del Centro di Internet. La voleva fare l’ente statale che ci ha donato il gruppo di continuità. Mi avevano telefonato giovedì scorso per organizzare la cosa per oggi. A dir la verità ho subito detto loro che mi sembrava impossibile per il poco tempo.

Si sono poi resi conto loro della cosa, a poche ore dall’evento. Qualcuno mi ha anche detto che mi doneranno un nuovo server. Vedremo.

Nutrito gruppo di bambini stamattina a Betania, per le Prime Riconciliazioni. C’erano di Santa Margarita, della Divina Misericordia e del settore san Ramón (futura parrocchia Santa Virginia).

Con don Lorenzo c’abbiamo messo più di un’ora a confessarli tutti.

Questi bambini farannno la prima comunione l’anno prossimo.

10:11 pm

Domingo de Ramos

La domenica delle palme è stata vissuta con molta allegria, come sempre.

Alle sei e mezza di mattina avevo processione e Messa nel settore san Ramón. È venuta con me suor Cristina, che dopo la Messa si è fermata a dare la preparazione finale ai bambini che dovevano fare la prima riconciliazione.

Poi, alle nove, altra processione e Messa a Santa Margarita. Molte palme frondose, e all’arrivo in chiesa c’erano dei drappi bianchi e di altri colori che sono stati messi a forma di tappeto per accogliere Cristo rappresentato dal presbitero.

Il pomeriggio è stato più calmo, la Messa della sera me l’ha presieduta don Lorenzo.