Contributi del giorno mercoledì 20 Dicembre 2006

I preti della zona alla cena di Natale 2006Stasera abbiamo vissuto il bel momento della cena “natalizia” con i preti della zona pastorale.

Come indica la foto non eravamo molti. In realtà siamo circa il doppio: una ventina per una popolazione di almeno 300,000 abitanti, cioè un prete ogni 15,000 abitanti. Per fare le proporzioni, a Genova c’è un prete ogni 2,500 abitanti. Genovesi ed italiani, non lamentatevi del fatto che ci sono pochi preti, qui ce n’è molti meno!

Il vicario zonale (qui si chiama arciprete) è quello seduto in mezzo con la stampella in mano: due mesi fa è stato gambizzato da dei ladri per rubargli la macchina, in pieno centro città e in pieno giorno.

Ma per tornare alla cena, vari confratelli non sono potuti venire perché uno di loro, il padre Eligio, ha piazzato una celebrazione penitenziale. Lorenzo ad esempio è andato là. Altri avevano impegni inderogabili.

La cosa più triste di questa cena: la quantità assurda di mangiare. Non si è sprecato perché vari se lo sono portati via e sicuramente lo faranno fuori o lo daranno a gente bisognosa domani.

La cosa più bella è stata l’atmosfera serena, allietata ancora di più da un regalo fuori programma portato dal padre Lorenzo Vargas: la raccolta dei documenti della Conferenza Episcopale dal 1961 al 1990. Un prezioso volume, dove si trova tra le altre cose la famosa lettera pastorale del 1961 che ha significato la presa di posizione della chiesa cattolica contro il regime del dittatore Trujillo.

C’erano anche la metà dei diaconi. Marcial è stato l’unico a portare anche sua moglie.

Si è approfittato anche per spostare la riunione mensile dei preti: dal terzo sabato al primo mercoledì, in maniera da permettere la partecipazione di alcuni confratelli che di sabato non possono mai.

Babbo Natale accerchiato dai bambini del Centro di DenutrizioneA mezzogiorno abbiamo avuto un bel momento: il pranzo natalizio dei bambini del centro di denutrizione. Sono una ventina i bambini che le suore alimentano in maniera sostanziosa tutti i giorni feriali, e danno loro il mangiare per non regredire il finesettimana.

L’ultimo giorno prima delle vacanze natalizie è tradizione vivere questo momento in cui oltre al solito mangiare ben nutritivo i bambini ricevono un regalino, e le famiglie la scorta per i giorni di vacanza.

Quest’anno abbiamo avuto anche nientepopodimento che la visita di Babbo Natale, qui chiamato (influsso nordamericano) Santa Claus o Santa Clo.

Babbo Natale consegna i regaliI bambini l’hanno accolto con allegria, e hanno fatto a gara per fotografarsi con lui. Non era un Babbo Natale troppo intraprendente, ha avuto un poco di difficoltà a reggere il peso dell’attenzione di tutti concentrata su di lui, ma nel complesso la prestazione è stata più che efficiente.

Alla fine si è prodigato nella consegna dei regalini, attesissimi e graditissimi. Alle madri presenti ha regalato una discreta quantità di riso, fagioli, olio e latte in polvere. La speranza è che, come a volte succede, non li vendano per comprare roba più futile, magari magliettine corte e scollate per loro.

Il più piccolo presente: un bebé di pochi giorni. La madre ha partorito due anni fa (era già il secondo), e adesso la famiglia continua a crescere. Per la gente povera i figli sono la ragione di vita.

P.S.: Chi indovinerà per primo il famoso attore/attrice che impersonava Babbo Natale scrivendolo in un commento a questo articolo riceverà in premio un lecca lecca domenicano, che provvederò personalmente a consegnargli al mio arrivo a Genova la settimana prossima!