Contributi del giorno venerdì 15 Dicembre 2006

Qui potete vedere la mappa di Google dove a sinistra c’è la scuola (due costruzioni grandi con il tetto grigio che si affacciano sullo stesso spiazzo rettangolare), un po’ più a sinistra ancora la parrocchia Santa Margarita (non è facile identificarla se non la si conosce), e a destra (le due grosse C bianche che si danno le spalle) la casa della missione.

Come vedete siete già vicinissimi, non vi rimane altro che prendere l’aereo e venirci a trovare!!!

Altagracia NúñezAltagracia, una nostra bidella, se l’è vista brutta con il figlio. Ma grazie a Dio tutto è in fase di soluzione.

Quindici giorni fa il ragazzo, che ha sedici anni, ha cominciato a mostrare un gonfiore sul lato destro della faccia, che si è esteso fino a gonfiargli la palpebra e impedire che potesse aprire l’occhio. In più, molti medici pensavano che avessa la mandibola fratturata. Di fatto non poteva aprire la bocca.

Altagracia, che non può contare più di tanto sull’appoggio del marito perché questi è una leggera, ha dovuto sbattersi per portare il figlio all’ospedale. Quando ha raccontato le cose a me aveva in mano la prescrizione di un intervento chirurgico per la frattura della mandibola.

Al vedere che c’era qualcosa di strano l’ho mandata a un ospedale buono. Altagracia non aveva mai preso in considerazione questa possibilità perché quello che guadagna non può coprire più che le necessità basiche. Sta di fatto che l’ho invitata a mettersi nelle mani del Signore, e l’ha portato alla Plaza de la Salud, dove appena lo hanno visto l’hanno ricoverato d’urgenza, dicendole che poteva essere un tumore e che non si poteva perdere nemmeno un giorno.

Ieri le hanno dato la buona notizia che possono mandare a casa suo figlio, perché si è capito che non era un tumore, e che non c’era frattura della mandibola, ma solo un ascesso dovuto a un’infezione seguente a un trauma. Di fatto il ragazzo ricorda che gli è picchiata una fibbia di cintura nella tempia più di un mese fa.

L’unico problema che rimane adesso è il conto dell’ospedale. Grazie a una mia lettera di presentazione le avevano dato il 40% di sconto (il massimo, a quanto sembra), ma nonostante ciò le hanno chiesto 19,000 pesos, più di 450 euro, e lo stipendio di bidella di Altagracia è di 3,300 pesos al mese.

Ho chiamato all’ufficio sociale dell’ospedale, e mi hanno detto che le possono dimettere il figlio se porta due/tre mila pesos (qui nessun ospedale dimette finché non si paga il conto), e per il resto ha consigliato a me di richiedere un ulteriore sconto o gratuito patrocinio.

Nella scuola abbiamo subito fatto una colletta, e si sono raccolti quasi due mila pesos, che con i mille che Altagracia ha potuto mettere da parte dalla tredicesima le permettono di avere suo figlio a casa. Nel frattempo raccoglieremo anche nel turno di pomeriggio, e questo permetterà a Altagracia di comprare le medicine.

Tutto è bene quel che finisce bene, grazie al Signore!