Franco Reggiardo, Paolo Dell'Erna e Francesca con don Paolo

Dopo una settimana dal nostro arrivo (Franco, Paolo e Francesca) solo adesso riesco a raccogliere e descrivere qualche frammento di vita in missione.

Il primo impatto dominicano: arrivo alle h 22.00 locali con 30 gradi è stato subito rimosso dall’arrivo festoso di don Paolo e don Lorenzo con seguito di Sorelle e ragazze della parrocchia venuti a prenderci con pick up e ambulanza. Mia figlia Franci si è offerta di salire dietro al pick up non conoscendo le strade del Guaricano (l’asfaltatura quando c’è non è delle migliori). Dopo il traffico caotico del centro ci siamo diretti verso il barrio del Guaricano e qui le immagini e le idee di Santo Domingo fatte in Italia, sono state subito rivedute e corrette!

Il Lavoro fatto da Paolo, Lorenzo e le Sorelle è impossibile quantificarlo, stanno gestendo una struttura enorme (missione centrale, scuole, parrochia …) che in Italia per poter farne un decimo (siamo oculisti..) ci vorrebbe uno staff di 100 persone e più.

Abbiamo iniziato il giorno seguente a fare le prime “consulte” oculistiche. Nella prima giornata abbiamo visto 50 persone. Francesca, che studia archeologia, si è trasformata in una assistente oculista molto brava, facendosi in quattro fra traduzioni estemporanee, controllare gli occhiali e aiutare le ragazzine a scegliere montature un po’ più graziose, e conquistandosi le loro simpatie.

I pazienti dominicani del barrio sono meravigliosi, vengono anche molte ore prima a prendere il posto, si portano i bambini, sono di una serenità sconvolgente. Ma cosa sarà? L’aria calda, il sole cocente che ti fa grondare sudore, i miasmi delle fogne a cielo aperto, le baracche di un solo locale dove vivono intere famiglie, gli aquiloni fatti con sacchetti della spazzatura…

Grazie alla grande esperienza chirurgica del collega Franco si è anche potuto iniziare a fare qualche intervento ambulatoriale per quanto riguarda una delle più frequenti patologie del Centro America, gli pterigi (neoformazioni benigne della congiuntiva che se non asportate possono arrivare a ricoprire la cornea in maniera tale da ridurre molto la vista).

Le visite oculistiche le abbiamo potute effettuare presso il centro medico della missione (un fiore all’occhiello), grazie ai colleghi che ci hanno preceduto (Carlo Mosci e Massimo Corazza) con attrezzature di ottimo livello.

Abbiamo anche conosciuto un collega oculista locale,il dott. César Belén, che una volta alla settimana viene a visitare. Abbiamo visto anche l’ospedale, uno dei pochi ospedali pubblici con servizio oftalmologico. Qui non esiste assistenza statale come la intendiamo, ci sono molte cliniche private all’americana (ti visito se paghi…). Comunque anche nell'”ospedale” le condizioni igieniche sono… Nonostante ciò si fanno molti interventi oculistici dalle cataratte alla retina e naturalmente gli pterigi, che qui sono chiamati uñas (lett. “unghie”).

Oggi Domenica siamo andati alla Messa in Parrocchia. Una folla cosÌ non l’ho mai vista, una partecipazione così non la vedrò più se non ritornando (spero proprio di sì).

Ciao!

P.S.: Se qualche turista per caso qui a Santo Domingo cercasse un ristorante… consiglio vivamente la cucina di don Lorenzo, merita una deviazione!!!

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