Oggi non s’è fatto lezione nella scuola primaria, perché il sindacato dei maestri ha organizzato un picchetto di fronte al ministero dell’educazione.
Non sono entrato più di tanto nella questione, lasciando che i maestri facessero il loro sciopero, perché mi rendo conto che in questo momento in cui il governo sta preparando il bilancio dell’anno prossimo devono far sentire la loro voce. Dopotutto lavorano in condizioni ben difficili: 8 ore di lezione al giorno, quasi senza spazi per prepararsi, studiare, aggiornarsi, fare le riunioni della scuola; il tutto per uno stipendio base di 11,000 pesos al mese, circa 270 euro!
Con questa agitazione stanno chiedendo uno stipendio di 30,000 pesos (730 euro), che sarebbe il minimo, in considerazione del lavoro che fanno.
Ma il governo ha da pagare un debito estero alle stelle, e andrà bene se ai maestri faranno un aumento del 10%. Che se non protestano non vedono neppure quello!