Contributi del mese di Ottobre 2006

Ho fatto stasera il primo dei due incontri di preparazione al battesimo per i genitori dei bambini piccoli.

Avevo più coppie dell’altra volta. Poche comunque in relazione a qualche anno fa. La causa? da una parte è che sto esigendo di più la partecipazione dei papà, e c’è gente che non può avere difficoltà oggettive (lavoro) ma non gli si vede uno sforzo, e se la cosa non è facile facile si scocciano e lasciano perdere; dall’altra, c’è una caserma abbastanza vicina dove battezzano senza tante cose, basta andare lì due domeniche e alla terza c’è il battesimo. Tanto sforzo qui per far capire alla gente che il battesimo deve andare insieme a una vita di chiesa, e queste cose ti buttano a bagno tutto…

È in arrivo un altro turno di oculisti da Genova, sono amici di Carlo Mosci e Massimo Corazza.

Finora ho parlato solo con uno, Paolo Dell’Erna. Saranno qui lunedì 13, e si fermeranno uno una settimana e l’altro due. Continueranno il lavoro di visite a tappeto come hanno fatto Carlo e Massimo. C’è anche l’idea, se si può, che vadano in ospedale con il nostro oculista di qui per scambiare esperienze.


La carrozza della Madonna della Guardia

La Camminata Mariana di oggi pomeriggio è stata veramente bella. Moltissima gente, molte carrozze che le più varie statue, quadri e raffigurazioni della Vergine Maria, dalla classica Madonna dell’Altagrazia fino ad avocazioni più nuove come la Madonna della Consolazione.


Alcuni dei giovani presenti alla Camminata

Molta gente da Santa Margherita e dalla Divina Misericordia! Con anche un bel gruppetto di bambini e di giovani.


La Madonna della Guardia

La carrozza non l’abbiamo fatta, perché a livello di zona si è preferito ridurne il numero e preparare una sola carrozza per tutte le parrocchie di Villa Mella e Guaricano. È toccato realizzarla alla parrocchia dell’Amparo, che ha portato la statua della Madonna della Guardia di Genova, con tanto del Benedetto Pareto. Il tutto era molto bello, e avevano messo un cartellone che diceva “Madonna della Guardia di Genova”.

La camminata si è conclusa con la Messa presieduta dal vescovo ausiliare. Nell’omelia questi ha ricalcato il fatto che la camminata era una maniera plastica di realizzare un momento di preghiera per l’accettazione mutua (tema annuale del piano pastorale) e contro la violenza (problema cruciale in questo momento, in tutta la Repubblica Dominicana).


La carrozza del Ministero dell'Educazione con Alejandrina Germán

L’evento è stato seguito anche dai mezzi di comunicazione, attirati forse anche dalla presenza di una carrozza del Ministero dell’Educazione, al cui seguito andava nientepopodimeno che la stessa Ministro dell’Educazione, Alejandrina Germán, attorniata da una decina di alti funzionari del dicastero. Con un bel risultato in ritorno di immagine, penso.

Nel nostro gruppo c’era anche Miguel Ángel, l’unico seminarista presente alla camminata. Il gruppetto dei giovani aveva poi delle magliette nuove fiammanti preparate da suor Serafina con il logo delle Suore di Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario.


I nostri chierichetti

E la sorpresa: sul Listin Diario, uno dei maggiori giornali domenicani, apparirà domani la foto dell’inizio della processione, con i nostri chierichetti in prima file. Anche per questo c’è da essere ben contenti!


Yúdith e Taína, le nuove aspiranti, con suor Serafina

Le nostre suore hanno ufficialmente due aspiranti, Yúdith e Taína. Da vari mesi “bazzicano” nella casa delle suore, ma da oggi anche il vestito indica il loro cammino di approfondimento vocazionale.

Dopo suor Cristina, entrata nella congregazione nel 2001, queste due ragazze sono un dono meraviglioso per la missione e per le suore.

Entrambe vengono da un’esperienza di cammino parrocchiale, nei gruppi giovanili, nelle missioni, nella catechesi. E questo è la garanzia migliore di un cammino che inizia bene! Personalmente le trovo due persone meravigliose, ottimiste, dinamiche, di preghiera.

Come non dire un’altra volta: Grazie, Signore!


Paolo, suor Modesta e Lorenzo al compiere 8 anni di missione

Oggi io, Lorenzo e suor Modesta festeggiamo otto anni di presenza nella missione. Siamo arrivati il 29 ottobre 1998, ricordo benissimo quei tempi, era passato da solo un mese il ciclone George, la gente era ancora frastornata e non riusciva a riprendersi.

A poco a poco, le parrocchie hanno ripreso vita e sono tornate a girare bene.

Da parte mia voglio dire un grazie grande al Signore per questi anni bellissimi che mi ha donato. Qualche problemino, ma molte di più le cose belle vissute. Grazie, Signore!

Il liceo serale Guaricano Adentro ha celebrato oggi la graduazione. Più di un centinaio di giovani e adulti che hanno terminato il ciclo dell’educazione media.

Mi hanno invitato (il direttore, Celidio, è un grande amico, ed è il nostro avvocato di fiducia), e ho partecipato con gioia. Vari giovani e persone adulte delle nostre comunità parrocchiali erano tra i festeggiati.

Questi licei serali sono al tempo stesso una risorsa preziosa e una spina nel fianco del sistema educativo dominicano. Una risorsa preziosa, perché moltissimi studenti lavoratori non avrebbero altra maniera di terminare il liceo se fosse solo di giorno. Una spina nel fianco, perché in questi licei tutto è problematico: i professori arrivano tardi e molte volte non arrivano; i black-out obbligano a fare una spesa forte di gasolio del generatore elettrico (quando c’è), e quando questo si rompe durano settimane senza ricevere docenza; la bassa estrazione sociale di molti studenti provoca inestabilità e disordini, che possono arrivare a scontri all’arma bianca e a minacce ai professori. Il ministero dell’educazione dice sempre che i licei serali devono sparire, ma non ci sono condizioni per offrire un’alternativa a tutta questa popolazione che non ha scelta, di sera o niente.

Nel centinaio di studenti che si sono “graduati” ho visto contentezza, per una meta raggiunta a costo di grandi sacrifici. Al tempo stesso ho una domanda nel cuore: cosa sanno realmente tutti questi studenti lavoratori? e ho paura che la risposta sia: quasi niente.

Stasera abbiamo avuto la cena pro fondo del Seminario Minore. Nella cornice bella di un club distinto della città abbiamo ascoltato buona musica, cenato (bene, anche se molto semplice), e applaudito varie volte tutti i seminaristi.

Le nostre parrocchie hanno risposto massivamente. Da ogni comunità apostolica hanno mandato un rappresentante, dividendosi tra tutti il costo dell’entrata (300 pesos, circa 7 euro e mezzo). Anche a scuola molti studenti si sono fatti animo, e con i contributi di tutti hanno mandato sette rappresentanti tra primaria e liceo. Speravo meglio, ma va bene così. Di fatto, tra tutti i gruppi presenti, il nostro era il secondo più numeroso, con una cinquantina di persone. Erano più di noi solo la parrocchia di San Maurizio, che è la parrocchia dove è parroco il rettore del seminario minore, ed è una parrocchia “bene”.

Credo che i nostri seminaristi si sono sentiti ben appoggiati!

Grazie, Signore!

Ho partecipato a una parte dell’incontro taller di programmazione pastorale diocesana per l’anno prossimo. C’erano un gran numero di laici, e molti preti, duecento cinquanta persone in tutto, in rappresentanza delle varie zone dell’arcidiocesi.

Non ho potuto partecipare tutto il giorno, perché di pomeriggio dovevo presentare un documento al distretto circa il personale che doveva essere assunto dallo stato e che ha ricevuto l’assegno. Così ho fatto un po’ di corsette da una parte all’altra, e spero che la cosa si risolva.

Ci siamo riuniti stasera con i responsabili delle comunità apostoliche della Divina Misericordia.

M’ha scocciato un po’ che sono arrivati mezzi in ritardo (Marcial per primo!), e di fatto la riunione, che doveva essere alle sei, è cominciata dopo le sei e mezza e si è estesa fin dopo le otto e mezza.

Ho fatto un ripasso dei vari momenti della comunità apostolica: preghiera, studio della catechesi, edificazione mutua, solidarietà sociale. Di fatto in varie comunità ci sono momenti che diventano preponderanti rispetto agli altri, e momenti che praticamente non si toccano mai. Ogni tanto lanciavo la palla ai responsabili perché dicessero come vivevano questo o quell’aspetto, e sono anche venute fuori idee interessanti per tutti.

Dopo questa parte espositiva si sono divisi secondo i settori (ogni settore ha da tre a sei comunità apostoliche), per un bilancio più dettagliato della vita di ogni comunità.

E, alla fine, si è iniziato a coordinare la giornata che ci riunirà tutte le comunità apostoliche della parrocchia la domenica 5 novembre. La maggior parte della gente è ben disposta per partecipare, l’idea è che sia un momento da cui ripartire con entusiasmo, riprendendo con amore la vita di comunità e l’impegno apostolico.

Ci hanno messo i contatori dell’elettricità a Betania (lo pagherà il ministero dell’educazione) e a casa (credo che lo dovremo pagare noi).

A Betania hanno fatto un lavoraccio, due cavi si toccavano, e il portiere ha preso una bella scossa quando ha aperto la porta di ferro dove c’è il generatore.

Fortunatamente il tecnico Paolo ha scoperto la causa e ha provveduto a staccare i cavi incriminati.

Facendo i conti della spesa del gasolio del generatore elettrico di Betania sono rimasto stupito: più di quindicimila pesos al mese, equivalenti a 350 euro. Ci conviene molto di più fare un’investimento e mettere vari inversori con le loro batterie.

È che si spera sempre che il governo risolva il problema dei blackout, ma da sempre se ne parla e mai si prospetta una soluzione. Anzi, la situazione sembra peggiorare sempre di più.

L’investimento sarebbe di un centinaio di migliaia di pesos, ma verrebbe ripagato in sei mesi. E probabilmente sarebbe molto più ecologico!

Ho discusso con un tecnico sulla fattibilità, ci sono da fare vari cambi nei circuiti elettrici, nei prossimi giorni inizieremo.

Sono rimasto stupito oggi al vedere che il tema proposto dal libretto mensile del piano pastorale diocesano per le piccole comunità era la preghiera contemplativa.

La gente, e tutti in generale, non siamo abituati a fare questo genere di preghiera, forse siamo troppo materialisti, e pensiamo più facilmente a cosa dobbiamo chiedere o a ringraziare.

Di fatto ho visto che gli animatori di comunità di base hanno recepito bene il contenuto dell’incontro!

10:24 pm

Cena tra preti

La vicaria del clero ha organizzato stasera una cena tra preti.

Non è stata solo una cena, abbiamo chiaccherato abbastanza, prima informalmente e poi formalmente. L’obbiettivo era vedere la disponibilità a portare avanti un programma di vita fraterna tra preti.

L’orientamento generale è di continuare a organizzare momenti, ma senza troppa pressione.

Di una cinquantina di preti diocesani (esclusi i neocatecumenali) c’eravamo una ventina. Una discreta percentuale.

Ci siamo riuniti in casa di una coppia che lavora negli “Incontri cattolici per fidanzati”, una casa da sogno con tanto di piscina e giardinetto ben studiato. Alcuni hanno fatto il bagno, a me non attira granché.

Oggi pomeriggio ci siamo goduti con Lorenzo e le suore il film Karol. Molto piacevole. Ben raccontato. Ben interpretato. E nei dialoghi usa abbondantemente spezzoni di scritti dello stesso Woityla. Un bel pomeriggio, diverso dal solito!


SPIEGAZIONE

Oggi è un giorno speciale, per la graduazione dei ragazzi che hanno passato la maturità nel nostro liceo. La cerimonia ricorda molto a noi quello che si vede nei film americani. E di fatto molti aspetti della cultura di qui sono quelli degli Stati Uniti.

Per gli studenti che passano la maturità è un momento molto atteso: le toghe, i berretti, le foto, il video, i premi…

Vari di loro non partecipano, perché non si danno da fare per, o non riescono, a racimolare i soldi necessari: circa 2,500 pesos a testa, l’equivalente di circa 60 euro.

La celebrazione è portata avanti da un maestro di cerimonia, che è la persona che si incarica di mettere insieme il tutto e di fare una cosa carina.

Professori, studenti (sotto la toga) e familiari sfoggiano i vestiti più belli e le scarpe più nuove, perché è un giorno unico, che sarà ricordato per tutta la vita da una foto inquadrata e appesa in casa.


SPIEGAZIONE

Verso la fine della cerimonia, la graduazione uscente consegna la bandiera dominicana alla graduazione entrante, come segno del passaggio delle consegne dell’essere le classi che usciranno presto dal centro educativo.

Tra tutti i giovani che si sono graduati, una buona parte di essi è dei gruppi giovani delle nostre parrocchie. Una ragione di più per esserne orgoglioso!

Ho avuto conferma oggi che il tipo che ci vendeva il terreno di ampliamento per la parrocchia Divina Misericordia non lo possiede legalmente. Il suo documento di diritto di occupazione si riferisce a un’altra zona.

Ho provveduto immediatamente ad andare al CEA (Consejo Estatal del Azucar, in pratica l’ente proprietario di tutta la terra dello stato) per chiedere che ci donino o ci vendano quel terreno.

Vi saprò dire.

Con l’auspicio e il finanziamento dell’Unione Europea si stanno svolgendo in tutto il paese incontri di sensibilizzazione della cittadinanza sui diritti dei bambini e degli adolescenti. La rispettiva legge è stata approvata già da qualche anno, ma manca effetivamente una coscienza civica di questi diritti.

Tanto per fare un esempio eclatante, il diritto allo studio è solo sulla carta, perché lo stato non fa niente per far sì che tutti i bambini vadano a scuola. Se un genitore non lo vuol mandare non succede niente: il bambino resterà analfabeta!

Oggi pomeriggio c’è stato l’incontro della nostra zona. Come la cosa è intermediata dalle autorità educative, hanno chiamato me a fare la preghiera iniziale. Ne ho approfittato anche per sottolineare alcune cosette che la chiesa di qui sta proclamando insistentemente in questo momento: la radice dei diritti, che sta nella dignità dell’uomo creato da Dio e salvato da Cristo, e l’estensione temporale degli stessi dal concepimento alla morte naturale.

Alle mie parole sono seguiti due interventi di due magistrati che lavorano con i minori. Hanno spiegato la cornice legale della faccenda, ed è stata molto interessante. Lo stesso l’hanno trovata Matilde, la nostra vicedirettrice, e i cinque studenti di ottavo che sono venuti con noi.

Questi diritti dovrebbero diventare sempre più realtà. Con l’aiuto di Dio, come si dice qui. E sperando che non si arrivi alla situazione italiana, in cui i bambini ricevono un’impostazione tale sui loro diritti, che attraverso di essi si difendono quando si comportano male. Ahimé! Il diritto che diventa paravento del male! Speriamo che non si arrivi anche qui a quel punto!

… ma non sono le Brigate Rosse.

Stava scendondo dalla jeep (mezza di lusso, ehm), e al momento tre loschi tipi arrivati in moto gli hanno subito sparato alle gambe per portagli via il mezzo di trasporto.

Non sono arrivati lontano, non so per quale strana ragione le jeep gli si è spenta.

Il prete in questione è il nostro vicario di zona, o arciprete, come dicono qui. La pallotola gli ha attraversato una gamba e dopo avergli portato via lo scroto (forse con parte del contenuto) gli è rientrata nell’altra.

Il soggetto è diabetico, per cui è ancora da vedere se lo possono operare o no. Domani dovrebbero prendere una decisione.

Sono stato a trovarlo stamattina, l’ho trovato sereno, e in pace. L’espressione non era sofferente, segno forse che era imbottito di calmanti.

Ci ha chiesto preghiere. Cosa che stiamo facendo, e spero anche voi con noi.

Il commento unanime, da parte di tutto quelli che vengono a sapere la cosa, è: “Non c’è mai stata tanta delinquenza come adesso!”

Educazione ha convocato stamattina i direttori del nostro distretto a conoscere il programma di incentivo allo studio.

Alle famiglie che sono state selezionate per un’aiuto sociale (300 pesos, circa 7 euro al mese), se hanno uno o più figli alle primarie gli danno 150/200 pesos in più per ogni figlio che va a scuola. A condizione che non vada male e che frequenti.

“Qualcosa è qualcosa”, come dicono qui. Ma la cosa fa veramente ridere. Trecento pesos sono quello che una famiglia spende per mangiare un giorno.

Nella riunione hanno detto chiaramente che prima questi aiuti venivano da fuori, ma che poi si sono stufati di darli per il mal uso che veniva dato alle risorse (corruzione). Così gli organismi finanziari internazionali chiedono al paese di realizzare queste politiche sociali con le sue risorse, e condizionano altri aiuti più massicci all’implementazione di questa rudimentale assistenza sociale.

Tutto ciò significa che alla classe politica di questo paese non glien’è mai importato niente della gente, ma soltanto delle loro tasche!

La Messa finale della festa patronale di santa Margherita è stata presieduta dal padre Abraham, che fino a due anni fa era vicario zonale. Adesso il vescovo l’ha spostato a una parrocchia di un’altra zona.

La predica, ben condita di esempi e di espressioni gerghali e popolaresche, è stata graditissima, oltre ad avere espresso in maniera chiara e semplice il messaggio che santa Margherita ha dato alla chiesa del suo e del nostro tempo.

Alla Messa c’è stata una presenza eccezionale dei fratelli della Divina Misericordia, che ho ringraziato varie volte perché non mi aspettavo una partecipazione tanto massiccia da parte loro. Mi azzardo quasi a dire che erano più quelli della Divina Misericordia che quelli di Santa Margherita…

Stamattina sono andato in giro per la città dietro a varie commissioni per la chiesa nuova della Divina Misericordia.

In realtà non è ancora la questione della chiesa, quanto quella del terreno, perché c’è la possibilità di acquisire un’ampliazione del terreno che ci ha donato il BNV, ma devo fare i vari passi, e verificare varie cose perché poi non risulti che i terreni a cui ci ampliamo tengano problemi.

Il tempo investito nella cosa stamattina è stato ben fruttuoso. E poi nel pomeriggio ho potuto vedere un ispettore dell’azienda di stato che si occupa dei terreni, mi deve dare risposta su alcuni punti.

La festa solenne di Santa Margherita di quest’anno non ha vista la presenza di un vescovo o cardinale come alcuni degli anni scorsi. In compenso, il messaggio delle letture della domenica, con il vangelo del giovane ricco, è caduto a pennello per spiegare la vocazione religiosa di Margarita. E ho anche approfittato per far capire alla nostra gente, soprattutto ai giovani e ai bambini, che il Signore può chiamarli a lasciare tutto per seguirlo, e che è qualcosa che vale la pena.

Nel pomeriggio, i giochi per i bambini nel cortile della scuola. Era stato proposto come un pomeriggio familiare, ma adulti ne sono venuti ben pochi. Circa due o trecento i bambini, impegnatissimi nei vari giochi loro proposti: fazzoletto, cerchione, corsa nei sacchi, gioco delle seggiole, ecc. La cosa più triste è stato il momento della premiazione, con un disordine tremendo completamente ingestibile: reclamavano il premio almeno il doppio di quelli che gli toccava.

Con il Consiglio Pastorale voglio fare una verifica sull’opportunità di ripetere questa esperienza pomeridiana.

10:29 pm

Marvin Marcano

Abbiamo avuto stasera il concerto di Marvin Marcano, quasi a chiudere la novena di preparazione alla festa di Santa Margherita.

Marvin Marcano è un giovane sposo sui trenta-trentacinque anni, ha lavorato per vari anni con orchestrine che suonano il merengue tipico di qui, e poi sette anni fa grazie a un ritiro ha incontrato il Signore. Da quel momento il suo canto è stato per lodare Cristo.

Qualche problema tecnico all’inizio, dovuto soprattutto al fatto che si è cominciato a preparare il tutto quindici minuti prima dell’ora che doveva cominciare, ed era praticamente impossibile risolvere tutti i piccoli grandi problemi che si presentano in queste occasioni.

Così il concerto è cominciato non alle sette ma alle otto e quindici. In compenso è piaciuto molto, e anch’io me lo sono goduto, applaudendo da matti e muovendomi a ritmo di danza come tutti i fratelli e sorelle dominicani.

Stamattina sono stato in seminario, per presiedere un’Eucaristia della settimana missionaria dei seminaristi. È stata un’occasinoe bella per condividere la grazia che sto vivendo del servizio missionario qui a Santo Domingo!

Ho incontrato una comunità del seminario viva e attiva, è stato piacevole!

La formazione biblica del personale della scuola di stamattina è stata ben feconda. Partendo dei libri storici dell’Antico Testamento abbiamo letto tre passi di Giosuè, e passando per il sole che si ferma e Galileo siamo arrivati a parlare di creazione ed evoluzione.

È stata una occasione preziosa, perché avevo notato da tempo che molti maestri hanno le idee poco chiare, e qualcuno effettivamente ha fatto degli interventi in cui affermava che poneva gli studenti a scegliere tra evoluzione e creazione.

Mi sembra che abbiamo chiarito che il discorso evoluzionista ha a che fare con la scienza, mentre che di creazione parla la fede cristiana, e che quindi non c’è contrapposizione.

Oggi è un anno che è morto Narciso, che era direttore della scuola Guaricano Afuera. Ha collaborato molto con don Lino, e anche quando sono arrivato io veniva a suonare con i giovani del nostro coro.

Abbiamo celebrato una Messa con tutto il personale di Guaricano Afuera, presenti anche il direttore distrettale e il regionale. C’era una rappresentanza della nostra scuola (la unica, non ho visto altre scuole), e c’erano alcuni familiari di Narciso.

È stato un bel momento per evidenziare le doti di quell’uomo, che non era una stella ma si è sempre mantenuto in uno stile di servizio alla comunità.

La moglie, che è evangelica, naturalmente non c’era. E pochi mesi prima di morire l’ha convertito a evangelico. Ricordo che ero stato a visitarlo quando già stava male, e gli avevo chiesto se voleva la unzione dei malati. Era da dieci minuti che ero lì e che cercavo di dirgli qualcosa, ma non mi aveva risposto una sola parola. Alla domanda sull’unzione mi ha detto chiaro e forte: no!, in una maniera che mi ha stupito fortemente. Sono stato lì altri dieci minuti ma non mi ha detto più niente.

9:01 pm

Padre Francesco

Stasera è stato con noi per la novena di santa Margherita il padre Francesco, napoletano, viceparroco di Amparo e Santiago. È un prete del cammino neocatecumenale, e collabora con il padre Isidro, che è il parroco. Ha appena 5 mesi di ordinazione, ma con lo spagnolo se la cava molto bene perché ha fatto il seminario Redemptoris Mater qui.

Ha anche cenato poi con noi, è stato un momento molto piacevole!

Alla novena, poi, avevamo una bella rappresentanza della Divina Misericordia, accompagnati da Marcial. La novena è stata bella stasera!

Domani ho la formazione del personale della scuola, di mattina e di pomeriggio. Così oggi mi sono praticamente passato la giornata chiuso nell’ufficio a tirare giù i testi.

Di mattino seguo il filone biblico, e presenterò i libri storici dell’Antico Testamento. Di pomeriggio sto seguendo la sequenza dei sacramenti, e tocca all’Eucaristia.

Sono stato stamattina al BNV per chiedere se ci ampliavano il terreno che ci hanno dato per la chiesa della Divina Misericordia. Non ho potuto parlare con il funzionario che poteva darmi la risposta, ma ho canalizzato la richiesta con un suo subordinato. I giorni prossimi mi daranno la risposta.

La ragione di questa richiesta è che tra il nostro terreno e il resto dell’urbanizzazione hanno lasciato una frangia libera, e sembra che non la useranno.

Nel frattempo sto dandomi da fare per comprare un altro pezzo di terreno adiacente a quello che abbiamo ma su un altro lato. Il proprietario, che lo ha acquisito in maniera poco chiara (favore politico…) è disposto a vendercelo, a un prezzo ribassato rispetto a un prezzo esorbitante. Ma purtroppo si può fare poco, perché lui sa perfettamente che a noi fa troppo comodo. Basta dire che il nostro terreno è tutto accidentato, con 8 metri di dislivello tra la parte più alta e la più bassa, mentre che il suo è perfettamente piano. Così lo pagheremo troppo. In compenso ci permetterà di risparmiare sulle opere di edificazione. Secondo quanto mi dice l’ingegnere che si occuperà del progetto, sarebbe stato troppo costoso edificare nella parte scoscesa.

Va in crescendo la novena della festa patronale di santa Margherita. Anche stasera c’era un bel po’ di gente. Il padre Ricardo Arias, carissimo amico, ha sbulaccato: una Messa ben bella!

A partire da domani i maestri e gli altri lavoratori della nostra scuola potranno chiamare negli Stati Unite e in Europa gratis.

Ho finito di mettere a punto la parte della centrale telefonica che fa le chiamate via internet. A quei paesi il costo è di 0.008 euro al minuto, equivalenti a 0.3 pesos di qui, un quarto di quello che costa una chiamata urbana! Così permetteremo loro di chiamare una volta al mese gratis.

L’idea è quella di estendere il servizio anche ai genitori dei nostri studenti, tra qualche settimana, spero: in occasione del pago della collaborazione mensile potranno ricevere questo bonus extra che speriamo faccia loro piacere.

La cosa è significativa perché non c’è una famiglia che non abbia qualche parente a New York o in Spagna. E per chiamare devono spendere attorno ai 20 pesos il minuto. Tre minuti di chiamata equivalgono a sessanta pesos (ma a noi costano solo 1 peso!), è un bel risparmio!

Da quando è cominciato il flusso dei seminaristi il Signore mi ha messo nel cuore il desiderio di vedere una vocazione missionaria. Sono arrivate le vocazioni religiose: suor Cristina, fiore bellissimo spuntato nel Guaricano, e adesso le varie aspiranti che stanno facendo il loro cammino di discernimento. Manca solo il o la missionaria.

Oggi pomeriggio il Signore mi ha fatto vedere che qualcosa si muove e che lui continua a lavorare: una ragazza di 18 anni ha confidato all’interno del circolo vocazionale che si sente attirata dal diventare missionaria. Non ha le idee tanto chiare, come la lascia intravedere il fatto che parlava di varie realizzazioni possibili di questa vocazione, tra cui includeva una forma matrimoniale di vivere la missionarietà.

Ma poi, terminato l’incontro, al sedermi insieme a lei e chiaccherare un po’ ho visto che c’era già abbastanza profondità. Siamo rimasti d’accordo che sonderemo varie congregazioni religiose, perché possa farsi un’idea più chiara della volontà di Dio su di lei.

Che si può dire? nient’altro che: Grazie, Signore!!!!

Oggi pomeriggio avevo il battesimo di due sorelline. Il sacramento è sempre bello, ma l’aspetto umano è stato di un disordine unico.

La madre è stata la prima ad arrivare, con un quarto d’ora di ritardo, insieme alla figlia più grande di quattro anni. Poco a poco sono arrivati anche l’ex marito, l’altra figlia di un anno e mezzo, la madrina, il padrino. A metà del rito è arrivata la nonna materna e qualche altro parente.

La celebrazione è stata resa squallida dalla disorganizzazione generale. Il papà che non vedeva che c’era da stare dietro alle bambine, o che faceva finta di non vedere. La madre che non riusciva a tenere ordine in quel banco dove aveva il vestito bianco in un sacchetto di plastica, e che quando è stata l’ora di metterlo alla bambina si perdeva in tutto meno che in vestirla.

Insomma, quel battesimo mi ha fatto capire qualcosa del perché questi due giovani che avevano 22 (lei) e 19 anni (lui) si sono separati.

In compenso, al terminare la celebrazione ho potuto far qualche parola con il papà, e forse si decide a iscriversi al catechismo per fare la prima comunione. Lo stesso sembrava disposta a fare anche la mamma. Li devo accompagnare con la preghiera tutti e due! Signore, fammi vedere il loro cammino di chiesa!

Il sito della Diocesi di Genova riporta una bella notizia per la missione: don Lino e don Giulio, che hanno cominciato, all’inizio soprattutto in circostanze ben avverse, la missione del Guaricano, hanno ricevuto l’onorificenza pontificia di Capellano di Sua Santità. È un piccolo riconoscimento della Chiesa per il lavoro svolto! Auguri di uguale fecondità anche nel ministero genovese!

… si sono incontrati oggi, dopo la lezione di catechismo. In realtà non tutti i catechisti, perché qualcuno ha avuto inconvenienti vari, oggi o sabato scorso, e quindi non è stato possibile avvisare o realizzare la riunione. Ma chi non l’ha fatto oggi lo farà la volta scorsa.

Stiamo cercando di fare uno sforzo grande per far sentire i genitori più partecipi del cammino di catechismo dei loro figli. La risposta è lenta, ma non demordiamo. Crediamo che questi bambini possono avanzare molto di più nel cammino cristiano se lo fanno insieme ai loro genitori!

La Messa di stasera, primo venerdì del mese, abbiamo avuto gli studenti della scuola serale per l’inaugurazione dell’anno scolastico.

Ce n’erano circa 70, su 130 iscritti. Per essere venerdì, giorno di diserzione massima, c’era da essere soddisfatti.

Oltre alla predica “a tema”, prima della benedizione abbiamo chiamato le varie classi perché si presentassero una a una insieme ai loro maestri. Credo che sia stata una cosa che li ha fatti sentire molto bene!

Alla fine ho fatto pubblicamente i complimenti a Germania, la direttrice docente, la quale sta portando avanti il lavoro veramente bene!

Il primo incontro di formazione dei genitori della scuola è stato sugli effetti positivi di una buona comunicazione. Si è fatto ascoltare ai genitori il cd di una conferenza di un psicologo/educatore non so bene cosa è, ma parla bene e arriva al cuore. Tale conferenza in cd è frutto di un’iniziativa del Ministero dell’Educazione, che, bisogna dirlo, in questa cosa ha fatto centro perfetto!

Come normale, la maggioranza dei genitori presenti erano le madri. Molte di loro hanno richiesto che cerchiamo la maniera di far ascoltare la conferenza anche ai loro mariti!

Nell’incontro di formazione dei ministri di stasera mi sono soffermato sull’arte di celebrare. Ho cercato di spiegare l’importanza di tenere conto non solo delle norme liturgiche, quanto anche dell’assemblea, di quello che vive, dei momenti per cui passa ecc.

Finita l’esposizione, c’è stato un intervento di M., che ultimamente era ministro della parola nel settore X, e che adesso continua soltanto come ministro straordinario della Comunione. Purtroppo non riesce a capire perché gli è stato tolto il ministero che svolgeva, visto che, secondo lui, lo svolgeva bene. L’intervento è stato l’occasione per riesprimere quello che ho detto molte volte, cioè che questi servizi sono per un tempo, e sono a discrezione del parroco, lo stesso che i servizi dei preti sono pure loro per un tempo e a discrezione del vescovo. E che fare un servizio o un altro non importa. Gesù ci ha insegnato a servire, non a esigere un certo servizio.

La cosa era chiara per tutti, così mi sembrava. Spero che lo sia anche per M. E ti chiedo, Signore, che gli dono il tuo Spirito, che gli apra il cuore e che lo mantenga costante nel tuo servizio!

Ce l’ho fatta! Sono riuscito a finire e a distribuire il materiale per la novena di Santa Margherita Alacoque. Gli anni scorsi davo delle cose molto semplici. Adesso sono riuscito a organizzare un materiale più articolato, con la vita fatta a spezzoni per i vari giorni, e con spunti di riflessione e approfondimento. Non solo, nel distribuire questo materiale ai responsabili di settore ho invitato a preparare piccole recite sulla vita della santa.

Tutte le sere della settimana prossima avremo il rosario e la novena alle sei di sera, seguiti dalla Messa.

I black-out continuano con insistenza. A Santa Margarita la luce se ne va verso le nove del mattino, per tornare nel primo pomeriggio. Se ne va di nuovo verso le sei, e torna dopo le dieci. Sono circa 10/11 di black-out al giorno. Inutile ricordare le n promesse del governo che non si sarebbero dati più di sei ore al giorno di black-out!

Il generatore elettrico di Betania sta lavorando come un matto. Con i corsi di computer per gli studenti, che si fanno mattina e pomeriggio, e con la scuola serale, consumiamo circa 200 galloni (800 litri) di gasolio al mese!

La gente non ce la fa più, ma è talmente stremata che ha perso anche la voglia di lottare per avere un po’ più di corrente al giorno.

Sono stato in curia, stamattina, e ho potuto scambiare due parole con il vescovo ausiliare, mons. Pablo Cedano.

Abbiamo parlato dell’ordinazione diaconale di Juan Luis, il nostro candidato che ha fatto la preparazione insieme a Marcial, e al quale ho fatto aspettare qualche tempo perché maturasse un po’ di più nella pastorale. Di fatto questa maturazione c’è stata, e dovremmo quindi fare l’ordinazione appena si potrà. C’era in ballo il discorso che terminasse il liceo; il Concilio Dominicano parla del fatto che i candidati diaconi della città devono aver almeno la maturità, e Juan Luis si è fermato un anno prima perché si è messo a lavorare. Mons. Cedano ha espresso l’idea che si facciamo l’ordinazione adesso. Potrà essere tra un mese o all’inizio del 2007.

L’altra cosa di cui abbiamo parlato è l’apertura della nuova parrocchia in quello che adesso è il settore San Ramón. Mons. Cedano mi sta spingendo ad accelerare le cose. È vero infatti che io non mi ci sono messo dietro più di tanto alla faccenda. Bisogna preparare uno studio, da presentare al Consiglio Presbiterale, con la storia del settore, la spiegazione della situazione della zona, ecc. Devo fare lo sforzo di mettermi lì e organizzare le idee. Non è una cosa dell’altro mondo, ma a volte le cose si sommano.

Parlavamo anche del nome che avrà questa nuova parrocchia. Spero di farvi una sorpresa presto…

Stasera è ritornata all’ovile suor Serafina! In perfetto orario, portando aria di Genova, notizie della visita di mons. Bagnasco alla casa madre, saluti di suor Daniela per tutti.

All’aeroporto siamo andati a prenderla in quattro, contenti per il ritorno di questa sorella piena di vita e di gioia.

Adesso che suor Serafina è qui, tra non molto dovrebbero venire a vivere qui Taína e Yúdit. Suor Serafina nutre per loro un affetto speciale, anche perché sono le vocazioni che, se il Signore vorrà che continuino, è lei stessa che se le è cresciute sotto le sue mani.

In mattinata sono stato a Ponce per la Messa, celebrando la festa di san Michele Arcangelo. Il giorno 29 non si era potuto fare molto, perché era il giorno della camminata biblica. Così abbiamo anticipato la Messa che sarebbe toccata in quella cappella tra quindici gionri.

Buona la partecipazione della gente, meno buona quella della famiglia di Nenito (il vecchio che trent’anni fa ha costruito la cappella): della famiglia ben grande che sono c’erano soltanto in tre.

Effettivamente la gente originaria di Ponce si inclinano più verso la brujería (o santeria) che verso la Chiesa, e lo dimostra il fatto che alla celebrazione della Chiesa non vengono. Al contrario, il giorno della “veglia” per San Michele, nella quale si suonano i tamburi, si balla e ci si ubriaca, lì sì che ci sono tutti.