Abbiamo cominciato oggi pomeriggio a offrire un servizio di accesso a internet “sicuro” per gli studenti del nostro liceo e per il pubblico in generale.
L’aggettivo “sicuro” si riferisce al fatto che sui computer non c’è il Messenger per fare chat, che è una modalità che fa abbastanza paura ai genitori, perché sanno che potrebbero essere imbrogliati o defraudati da gente senza scrupoli.
Invece per il problema pornografia la soluzione è una persona adulta e matura, una madre di famiglia, che è lì con gli studenti tutto il tempo, non per spiare quello che fanno, ma per sincerarsi che non facciano quello che non devono fare.
Venerdì mattina faremo una piccola cerimonia di inaugurazione, alla quale sto invitando i pastori delle chiese evangeliche, i presidenti delle Juntas de Vecinos (“comitati di vicini”), i direttori delle scuole.
La mia speranza è che la comunità intera cominci a prendere coscienza che internet è una risorsa ma è anche, quando non ci sono le dovute condizioni, un rischio forte per i giovani.