La missione di oggi, nel settore Nueva Jerusalén (La Mina) è stata contraddistinta da un violento acquazzone.

C’è andata bene che siamo riusciti a fare l’invio prima che cominciasse a piovere forte. I missioneri hanno cominciato a visitare le famiglie che appena iniziava a piovere, e sono stati sorpresi dal temporale al passare già di casa in casa.

E lo stesso è successo a me, che ero a visitare varie persone che si sono allontanate e malati, e dovevo correre da una casa all’altra, anche perché ero senza ombrello.

Marcial ha durato un po’ di più a fare l’invio, e i missionari non hanno potuto uscire finché l’acquazzone non è terminato.

Nella visita mia a varie case mi ha colpito un giovane, figlio di una signora di chiesa, che faceva una vita abbastanza leggera, banda e discoteca, e che la settimana scorsa è stato ferito a causa di una lite: gli hanno dato una pugnalata all’altezza dell’intestino, e con il machete gli hanno tagliato il palmo di una mano e gli hanno sguarato la testa. La cosa l’ha fatto riflettere, e mi ha assicurato che cambierà vita.

A sera, alla ora della Messa, sono apparse parecchie persone, vari di loro belli “nuovi” a la vita di chiesa.

A fare l’annuncio missionario c’era anche Sandra, insieme a un uomo e a Heriberto, il mio figlioccio seminarista. Sandra è rimasta entusiasta dell’approccio che entrambi avevano con la gente.

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