Questo pomeriggio, dopo la riunione degli animatori, abbiamo vissuto un significativo momento di formazione per animatori vecchi e soprattuto nuovi delle Comunità Ecclesiali di Base. L’abbiamo fatto a Santa Margarita; alla Divina Misericordia si farà tra quindici giorni.
Ho presentato l’identità e il modo di lavorare delle CEB, viste nel cammino evangelizzatore che stiamo facendo in parrocchia: sono il primo punto di incontro con la chiesa, e devono essere trampolino per inserirsi di più nella comunità eucaristica e fare il passo seguente del Ritiro di Evangelizzazione.
La cosa che più mi ha colpito è stato quando ho parlato del problema delle Comunità di Base che non funzionano perché l’animatore divente pesante, e della necessità che l’animatore stesso se ne renda conto, e che se il responsabile di settore lo vuole spostare a un’altra comunità, deve accettare con umiltà la cosa.
Al parlare di questo, visto che gli animatori presenti erano soprattutto i nuovi, qualcuno a detto: “Ma questo era da dire a tutti!”. Tutti hanno capito l’allusione: a qualcuno dei nostri animatori, che si crede tanto in gamba, ma in realtà a volte arriva a fare danni.
Il mio sogno è che possiamo avere il doppio delle CEB che abbiamo adesso: dobbiamo avere una presenza capillare, in tutti gli angoli del barrio, perché la gente che vuole possa avvicinarsi alla chiesa.
Per questo sogno conto anche sulla vostra preghiera!!!!
E naturalmente conto su di te, Signore (o sei tu che conti su di me e su di noi?)!