Stiamo facendo le reiscrizioni del liceo. Vanno a rilento. Molte famiglie sono rimaste indietro nel pagamento della retta mensile, qualcuna perché le entra poco, altre perché i genitori danno i soli ai figli e questi se li spendono in altre maniere.
Mi direte: ma non si fa niente per aiutare le famiglie povere? Sì, tutti gli anni con le adozioni a distanza si istituiscono dalle 50 alle 100 borse di studio, alcune intere, altre che coprono la metà del costo. Praticamente queste famiglie pagano l’iscrizione e il primo mese, e il resto lo pagano la metà o niente.
Inoltre quest’anno c’è un fattore nuovo. Abbiamo dovuto mettere una multa a tutti gli studenti di terza, perché in barba alla norma della scuola che non si possono fare attività per raccogliere fondi, se le sono organizzate di nascosto, e alcune di esse sono state feste in discoteca.
Direte: ma cosa c’è di male a fare una festa in discoteca? Beh, varie cose: la prima è che la discoteca è vista dai giovani di qui come un posto dove conquistare pollastrelle e portarsele a letto; la seconda è che la vita delle discoteche è la birra e il rum; la terza è che l’abuso delle bevande alcooliche porta praticamente sempre a risse, liti, feriti, morti. L’anno scorso in una festa dell’Oscus (un politecnico vicino a noi) hanno ammazzato uno studente della stessa scuola.
La festa in discoteca è la cosa che produce più dinero per questi giovani, che alla fine della quarta devono fare la loro festa di graduzione in stile Stati Uniti. Ma come centro educativo non siamo disposti ad accettare che lo guadagnino in questa maniera sporca, e da qui viene la proibizione e la conseguente multa.
La speranza è che, al di là della multa, capiscano il messaggio.
Autore: don Paolo
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