Contributi del giorno domenica 16 Aprile 2006

Suor Cristina sta facendo un piccolo ritiro in preparazione al rinnovo dei voti religiosi di dopodomani, 18 aprile. Faremo la rinnovazione nella Messa del mattino a Santa Margarita. Ho cercato di invitare i giovani dei gruppi giovanili, anche se discretamente perché tanta pubblicità non piace a Cristina.

Questo rinnovo sarà già il secondo, i primi voti li ha fatti il 18 aprile 2004, presenti la madre generale suor Daniela e il vescovo ausiliare di qui mons. Amancio Escapa.

Naturalmente conta sulla vostra preghiera!!!!

Oggi, giorno di Pasqua, ho avuto i battesimi dei bambini: trentasette a Santa Margarita in mattinata, quarantacinque alla Divina Misericordia di pomeriggo. In più sono riuscito (con un po’ di nervosismo, a dire il vero, per dei bambini piccoli che disturbavano) anche a dire la messa serale.

Questi bambini li ho potuti conoscere meno che i giovani che ho battezzato ieri sera; eppure ho sentito anche oggi, nella celebrazione, la paternità spirituale verso di loro, insieme alla gioia del loro ingresso alla vita nuova.

Sono abbastanza stanco, ma contento per aver potuto realizzare queste celebrazioni!

Ore 11.30: è la mattina di Pasqua, io e Walter siamo in Parrocchia per la raccolta fondi a favore della missione. Sul diario non ne ho mai parlato, ma è da anni che la organizziamo a Natale e Pasqua: i nostri parrocchiani lo sanno bene e non smetteremo mai di ringraziarli per il loro aiuto concreto.

Ma oggi c’è un motivo in più per essere felici e lo vogliamo condividere insieme a tutti voi:
il regalo di Chiara e Roberto.

Questi due ragazzi di Pegli si sposano il primo maggio e hanno scelto di fare una donazione alla missione con i soldi che sarebbero stati destinati alle tradizionali bomboniere. Alcune settimane fa si sono messi in contatto con noi e ci hanno chiesto di preparare una pergamena da regalare agli invitati, in modo che anche ognuno di loro portasse a casa un segno di questo bel gesto e un ricordo della missione.

A noi l’idea che hanno avuto è piaciuta moltissimo e li vogliamo ringraziare pubblicamente a nome di tutti gli amici della missione:

“Grazie per aver condiviso con noi un momento così importante della vostra vita,
siamo sicuri che la gioia che riempie i vostri cuori adesso
è quella che avete portato alla missione con il vostro dono.”

: )

Lara & Walter

1:37 am

Veglie pasquali

Stasera (o meglio… stanotte!!) ho pensato a don Franco. Per la prima volta in vita mia ho fatto due veglie pasquali, con vari battesimi di giovani da tutt’e due le parti. Ho pensato a don Franco perché ho nella memoria quello che ripeteva sempre che portare avanti due parrocchie era troppo pesante.

Ringrazio il Signore che non mi sono pesate più di tanto. Battezzare le persone che si sono accompagnate nella loro formazione è sempre avvincente!

L’unica cosa è che alla Divina Misericordia dovevamo cominciare alle sette e mezza, e tra il ritardo della recita del gruppo di teatro e varie disorganizzazioni, l’inizio è slittato di mezz’ora. Così abbiamo dovuto fare abbastanza alla svelta, e ciononostante abbiamo finito alle dieci (alle nove e mezza avrei dovuto iniziare a Santa Margarita!).

I giovani che si sono battezzati alla Divina Misericordia sono in generale abbastanza in gamba. Tra tutti, quella che più mi piace è Charo, un sorriso affascinante su di una bella faccia di pelle scura. C’erano anche due signore già con vari figli, separate da tempo dai rispettivi mariti.

A Santa Margarita la celebrazione è stata più lunga: abbiamo letto tutte le sette letture dell’Antico Testamento (alla Divina Misericordia ne avevamo fatto solo quattro), e mi sono permesso anche di spezzettare l’omelia in varia parti: un primo pezzo dopo il mar Rosso, un altro dopo le due letture di Isaia, un terzo prima del Gloria.

L’esperienza – mutuata dai neocatecumenali – mi è sembrata buona. Nel prossimo consiglio pastorale sonderò più in profondità le risonanze della gente.

In tutte e due le celebrazioni ho fatto esprimere, alla fine, ai padrini, il loro impegno a accompagnare i figliocci nel cammino di fede. Pensavo soprattutto alla Messa domenicale, che non so perché ma è la cosa più difficile da partecipare da parte di tutti i bambini di qui. Ho potuto così far capire anche che essere padrini è una cosa seria, in relazione ai figliocci, e non ai loro genitori (qui chiamati “compadre” e “comadre”). Spero che abbiamo capito! O meglio, spero che vivano seriamente la loro missione!