Domani lasciamo il Guaricano, povero don Lorenzo rimarra solo… però avrá finalmente un po’ di riposo nel tenere in ordine la casa e soprattutto in cucina… io e Alessandro siamo di buona forchetta e qui con le prelibatezze che prepara non ci si può tirare indietro…
Tanta amarezza e qualche lacrima fin dalla messa di stamattina, salutare e ringraziare tutte le persone incontrate è davvero difficile, sia perché sono tante, sia perché ci dispiace davvero molto lasciarle.
Amarezza anche perché oggi è morto il povero Marcelito, venerdí gli avevano amputato la gamba, ma il suo corpo troppo debole non ha resistito. Ti preghiamo Signore affinché finalmente tra le tue braccia trovi tanto amore, conforto e calore.
Ti ringraziamo Signore anche per i sacerdoti e le suore che vivono in questa missione, che ci hanno accolto e ospitato con tanto amore, facendoci sentire come a casa.
È davvero un gran dono quello che ci fai a chiamare al tuo servizio delle persone tanto buone…
Anche se stiamo partendo siamo contenti, perché il grande affetto che ci hanno donato don Paolo, don Lorenzo, suor Serafina, suor Modesta e suor Cristina in questi dieci giorni, sappiamo che quotidianamente viene anche donato a tutta la popolazione del Guaricano.
Un grande insegnamento, nella nostra prima settimana di permanenza qui, ci è stato dato da altri tre meravigliosi sacerdoti, don Giulio, don Mario e don Franco, che con la loro esperienza ci hanno mostrato diversi aspetti del Guaricano, accompagnandoci nelle famiglie, nelle scuole e per le strade del Barrio.
Quella che abbiamo vissuto qui è un’esperienza di vita profonda, difficile da spiegare, ma semplice da vivere, abbiamo solo portato la nostra presenza e la nostra testimonianza di vita parrocchiale, ricevendo in cambio moltissimo amore.
Gracias Señor, muchas gracias…