Sto cercando di capire se si può fare una connessione, cablata o wireless, tra la casa e la scuola.
Ci servirebbe per non spendere i soldi della connessione internet di casa, visto che a scuola educazione ce la da gratis.
Sto cercando di capire se si può fare una connessione, cablata o wireless, tra la casa e la scuola.
Ci servirebbe per non spendere i soldi della connessione internet di casa, visto che a scuola educazione ce la da gratis.
L’ho fatta nel settore San Ramón, e sono venuti anche Erika e Alessandro.
La cappella del Mamey era bella piena. Mi stupisce sempre quando vado là che ci sono parecchi giovani, apparentemente in salute, ma che devono avere qualche problemino.
Quando si fanno le preghiere spontanee c’è sempre qualcuno che dice frasi tipo: “Non riusciamo ad andare dal medico e a comprarci le medicine, Gesù, tu sei il nostro medico”, frase che riflette la povertà di tanta di questa gente. Povertà aggravata in questo caso dal fatto che i prezzi delle medicine sono indicizzati col dollaro (almeno quando il dollaro sale, non sempre quando scende).
Altra cosa che mi ha fatto piacere: oltre agli sposini di Genova sono venuti Ersilia e Consuelo. Quest’ultima è una signora sui 45 anni che si mette tutti i giorni a vendere merende varie davanti al consultorio. Da parecchi mesi ha cominciato ad avvicinarsi un po’ di più alla chiesa, e spero che mi faccia il ritiro di evangelizzazione.
Alla fine della Messa Erika e Alessandro hanno raccontato qualcosa di loro. Con semplicità, hanno di nuovo strappato l’applauso! Bravi!
Stamattina me la sono passata preparando la lezione ai maestri di domani pomeriggio.
Tema: il sacramento della Confirmazione.
Probabilmente sarà da fare in due volte. La lezione mi sembra molto bella, per il suo respiro biblico, vi saprò dire se la apprezzeranno.
Autore: don Paolo
Non ci sono ancora commenti, aggiungi il tuo
Categorie:
Ieri sera don Franco, don Giulio e don Mario avevano l’aereo per l’Italia. Alle nove di sera sono decollati, destinazione Parigi e poi Genova.
Troveranno un po’ di freddo, e anche la neve. Il rischio è che debbano atterrare a Milano o a Torino.
Invece Erika e Alessandro rimangono qui un’altra settimana.