Descrivere una giornata qui in Guaricano credo sia impossibile, il tempo a Santo Domingo cambia in continuazione, ci sono momenti in cui piove e dopo una manciata di minuti, come per magia, spunta il sole caldo come a Genova a ferragosto.

Non so se purtroppo o per fortuna le emozioni che stiamo vivendo sono simili al tempo: momenti di giochi con i ragazzi e bambini, situazioni davvero divertenti con don Paolo, don Lorenzo, don Giulio, don Franco e il piccolo don Mario, e situazioni davvero tragiche come la storia del povero Marcelito.

Marcelito è un anziano, a cui abbiamo fatto visita, cieco e con un piede in cancrena, costretto a vivere in una baracca senza niente: non un letto, non un tavolo, non una luce, niente.

Un’altra cosa che ci colpisce particolarmente qui in Guaricano sono i bambini, disseminati per le strade del Barrio a giocare con sacchetti usati come aquiloni o a rincorrersi per le strette e maleodoranti viuzze.

In tali situazioni gli sguardi sono sempre pieni d’amore e di pace e la mancanza di tutto quello che noi crediamo indispensabile non gli fa mai mancare il sorriso e la voglia di vivere.

Grazie di cuore popolo del Guaricano per questo indimenticabile insegnamento.

Muchas gracias.

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