Contributi del giorno lunedì 31 Ottobre 2005

Grazie a Edubuntu, ho potuto tra ieri e oggi installare il software server del laboratorio di informatica. È predisposto in maniera da permettere il collegamento di un massimo di circa 250 terminali. In realtà ne metterò “solo” 40, perché tanti sono le postazioni che posso far uscire nel nuovo laboratorio di informatica.

Per i terminali comprerò dei pc Pentium II o III, senza disco rigido, senza cd, solo con il floppy, la scheda video e la scheda di rete. Quest’ultima, in particolare, deve essere tra quelle riconosciute dai dischetti di boot in rete.

La ditta da cui compro i terminali mi ha “prestato” l’altro giorno uno di questi computerini, e nel fine settimana abbiamo fatto le prove ma non siamo riusciti a capire come usare quella scheda di rete, così gliel’ho portato indietro e adesso mi devono dire qualcosa.

Se tutto va bene con 2,500 (63 euro) pesos mi danno un terminale, per cui i 40 terminali mi vengono a costare solo 2,520 euro!!!

Oggi Domenica abbiamo partecipato alla messa comunitaria, alle ore 7.00 del mattino. Si, proprio le 7.00 del mattino, in quanto qui in Santo Domingo la giornata comincia presto.

Ed è stata subito una gioia grande. Per diversi motivi.

  • Prima di tutto per l’incontro con il Signore. È proprio vero che, in qualunque parte del mondo e qualunque lingua si parli, la celebrazione eucaristica ci fa gustare l’incontro con il Signore e ci fa sentire in un qualche modo a casa.
  • La seconda annotazione è l’incontro con la comunità. Mi meraviglia, ogni volta che vengo in Guaricano, – è la terza volta ormai – il senso di comunità parrocchiale che si riesce a cogliere guardando come la gente partecipa e vive il mistero della chiesa. È una festa grande di gente che si incontra e si vuole bene ed esprime in maniera corporale questi suoi sentimenti.
  • Il terzo motivo è l’incontro con la gente. Che emozione nel sentirti accolto e in un qualche modo a casa. Tanti benvenuto e benedizioni e strette di mano e soprattutto abbracci, perché questo è il modo più caloroso con cui ci hanno accolto. E ci è “toccato” presentarci, tutti, mamma, papà, zia, i due oculisti e i loro tre figli, in un’attenzione veramente grande da parte della gente.
  • Non ultimo la vivacità e l’allegria della messa. In una partecipazione veramente corale, nell’ascolto della parola, nei canti sempre allegri e animati, nella preghiera che sgorga dal cuore, nell’accostarsi alla mensa eucaristica, nella preghiera per comunià ecclesiale genovese. Quanto avremmo da imparare per poter rendere più umane le nostre celebrazioni eucaristiche e la nostra partecipazione alla vita parrocchiale.