Dopo la Messa dei giovani (oggi è stata la Messa di inaugurazione dell’Anno Catechistico) sono andato con un parrocchiano all’Ospedale Centrale delle Forze Armate per dare l’Unzione dei Malati a un suo fratello che ha avuto qualche giorno fa un ictus e che non parla e non muove se non un braccio.
Arrivati là, la moglie ci ha detto che era andato un altro prete il giorno prima.
Dentro di me stava uscendo una voce: “Ma perché allora mi fate fare questi viaggi inutili”. Qualche tempo fa mi sarei arrabbiato troppo!
Di fatto sono riuscito a mantenermi calmo interiormente, e ho offerto la cosa al Signore.
Abbiamo fatto una preghera tutti insieme i parenti che erano lì, attorno al letto del malato. Mi ha colpito la fede della moglie nel fatto che il Signore può curarlo.
Dopo me ne sono andato con il signore che mi accompagnava. E pensavo dentro di me: il ritorno di Ñaña alla Chiesa Cattolica è stata una cosa troppo bella per rovinarla arrabbiandomi.
Il Signore non ha permesso che mi si rovinasse questa giornata così bella! Grazie, Signore Gesù!