Contributi del giorno martedì 27 Settembre 2005

Stamattina con la riunione dei genitori è stata la volta del liceo.

Abbiamo approfittato per riaffermare alcuni punti poco chiari per gli studenti.

Da parte mia ho insistito sull’identità Cattolica del nostro liceo. Cristina poi ha rinforzato il concetto parlandogli del fatto che la sua materia (religione) è una delle più importanti nel nostro centro educativo. Di fatto i ragazzi tendono a considerarla una materia cuscinetto (come in Italia).

Ho anche presentato il preventivo per l’anno nuovo. Lì ho creduto bene dire che il direttore (io) non riceve uno stipendio, ma che quando ci sarà un prete domenicano bisognerà darglielo.

C’erano 150/200 persone: una buona parte dei genitori.

Alla fine abbiamo invitato chi fosse disponibile a collaborare con il lavoro dell’Associazione di Genitori, e sono venute fuori quattro persone. Insieme ai cinque dell’anno scorso (Jacinta, Deisy, Laura, Leonidas, Morena Hierro) collaborareranno con la direzione nel prendere le decisioni più importanti, aiuteranno con le gite, daranno una mano a sorvegliare i ragazzi nella ricreazione, esigiranno il pago delle quote mensili.

Con l’aiuto del Signore faremo un buon lavoro anche quest’anno!

10:27 pm

Sbobinando (28)

Dopopranzo alla missione: due seminaristi stanno dipingendo la scritta Ambulancia, non perché ci sia da riservare un posto (chi glielo porta via, a don Lorenzo?) ma perché così farà la sua figura; scaletta, scatoletta e pennellino, vedrai che bello.

Io sto guardando il lustrascarpe Pepe: ha la faccia triangolare, un po’ palestinese, la fronte spaziosa e il naso che punta dritto verso le labbra; la bocca piccola contiene parte di una dentatura sgangherata, le orecchie sono grandi e un po’ a sventola; ha il modo di parlare delle persone semplici, con l’espressione un po’ felice e un po’ incerta, la lingua che batte sui denti che mancano.

Sui jeans indossa una felpa bluette con lo stemma di una chiesa, sulla schiena leggo: Hacia El Tercer Plan Pastoral, verso il terzo piano pastorale; la scritta è rotonda e al centro c’è un Gesù Cristo sorridente.

Il lustrascarpe Pepe sa di inestricabili nodi interiori; magrissimo, di media statura, i capelli sono corti e più scuri dei baffi brizzolati, ha una barba non fatta da due o tre giorni; le braccia sono sottili e pelose, le dita magre si muovono con grande abilità: con la mano sinistra prende il lucido nero dalla scatoletta che sringe fra le ginocchia, e con le dita spalma il lucido sul mocassino nero in cui ha infilato la mano destra.

Pepe, da quanti anni fa il lustrascarpe? “Ho cominciato a pulire scarpe da piccolo e non ho mai fatto un altro lavoro: avevo 6 anni, ora ne ho 41. Mi sarebbe piaciuto fare qualcos’altro, studiare per diventare avvocato, ma mi hanno mandato a pulire scarpe e questa è l’unica cosa che ho fatto in vita mia”.

La catechesi di oggi della Settimana Biblica era su come cercare una citazione della bibbia.

È un tema molto importante, perché qui moltissima gente legge le letture giornaliere in casa sua con una bibbia e un calendario liturgico.

E se non sa decifrare le citazioni del calendario legge ben poco o legge cose a caso.

A jacagua c’era anche oggi un bel gruppo, anzi, direi che più di ieri, e pieni di entusiasmo.

Grazie, Signore!