Contributi del giorno sabato 24 Settembre 2005

Oggi pomeriggio il liceo serale “Guaricano Adentro” aveva la cerimonia di graduazione (all’americana) dei nuovi bacillieri.

Sono stato invitato, e ho potuto fare un piccolo annuncio della parola di Dio: le beatitudini come invito all’impegno nella chiesa e nel mondo.

Celidio, il direttore, ha detto due parole in cui ha invitato ad affrontare le sfide della vita con fede, insieme al Signore Gesù. Ha cominciato dall’anno scorso a vivere con un po’ più di fedeltà la chiesa, grazie a un gruppo di preghiera carismatica.

Adesso sembra intenzionato a prepararsi per ricevere l’eucaristia (si è battezzato da grande e non ha mai fatto la prima comunione), e mi fa tenerezza l’idea che, spero tra qualche mese, faccia la comunione.

Te lo affido, Signore, attiralo verso di te.

Oggi, festa della Madonna della Mercé (Virgen de las Mercedes) ho cercato di organizzare una piccola gita al mare (o al fiume), con l’idea che mi aiutasse a stare qualche ora con i giovani di Jacagua.

I giovani di Jacagua in realtà o avevano altri programmi o non ne avevano voglia. Hanno declinato l’invito.

Già prima di ciò avevo detto anche ai responsabili dei vari gruppi giovanili che venissero anche loro, in maniera che anche loro li potessero conoscere. Al declinare i giovani di Jacagua, siamo rimasti d’accordo che saremmo andati solo con loro.

In realtà poi non siamo andati per niente. Kika e Rosanna non avevano capito che saremmo andati sicuramente, e avevano fatto anche loro altri programmi.

Vabbé, ho approfittato per stare un po’ più tranquillo, e mi sono fatto anche una dormitina nel pomeriggio.

7:44 pm

Sbobinando (27)

Il dubbio è di quelli più atroci: Cristoforo Colombo l’Ammiraglio, oppure Cristoforo Colombo l’Emigrante, il primo italiano della storia? E poi: il primo? E Marco Polo da Venezia? E Andalò di Savignone, che fece dopo di lui la stessa strada?

Niente paura, è che ho scoperto di potermi concedere un giorno di festa. Meglio: ho scoperto che c’è un festivo del quale non avevo mai sentito parlare: il 5 dicembre a Santo Domingo si festeggia l’immigrato italiano in Repubblica Dominicana; la festività è stata istituita nel 2004.

Il motivo va cercato nella storia: la data famosa è il 12 ottobre 1492, ma c’è, diciamo, un sotto-evento, datato appunto 5 dicembre 1492, quando Cristobal approdò davanti a un posto bellissimo, nel Nord, poco lontano da Puerto Plata, e gli parve adatto a celebrare la sua grande protettrice, la regina Isabela.

Il posto venne chiamato “La Isabela”; nonostante i saccheggi del periodo diattatoriale, c’è ancora qualcosa che ricorda Cristobal e la sua regina.

Anche questa storia me l’ha raccontata Aldo Burzatta.

7:41 pm

Sbobinando (26)

Martedì 26.07.05

Segretariato della comunità italiana di Santo Domingo, ufficio di Aldo Burzatta, faccia e fisico da ragazzone vitaminizzato. Capelli castani corti pettinati da un lato, fronte ampia e intonazione ottimistica nella voce; gesticola con sicurezza e sottolinea i concetti con una grande mobilità degli occhi e della bocca. Si vede che è abituato a trattare con la gente.

Siamo nella palazzina di fronte all’Ambasciata d’Italia, il posto sa di lavoro da vice-ambasciata: rapporti commerciali, pratiche di emigrazione e cose di questo genere.

Lo studio di Burzatta è piccolo: poltrona, scrivania con ampie bordature color radica, due poltroncine, un divanetto; alle pareti diplomi e fotografie, ma anche quadri con grandi disegni precolombiani in rilievo, un grande specchio divide la scrivania dalla finestra, una grande bandiera dominicana incrocia una grande bandiera italiana.

Dice il segretario: “Gli italiani qui fanno cose bellissime cose. Per esempio abbiamo l’accademia della cucina, l’associazione sommelier che questo ottobre ospiterà il congresso nazionale, sarà il primo svolto fuori dall’Italia. Il made in Italy qui è rappresentato al cento per cento, dal turismo alla cultura”.

Gli chiedo: in che rapporti siete con i missionari? Risponde: “Abbiamo ottimi contatti, ma ancora limitati, li abbiamo conosciuti tardi, vogliamo recuperare, far conoscere le attività delle missioni, come quella di Genova in Guaricano”.

Ancora: qual è l’atteggiamento delle autorità locali? “Le istituzioni locali appoggiano moltissimo queste associazioni volontarie, concedendo permessi, facilitando l’importazione di aiuti. Certo, loro non possono fare molto perché il bilancio del Paese non lo permette”.

Insomma si lasciano aiutare. Il simpatico ed efficiente Burzatta valorizza la generosità degli italiani di qui: i proprietari della storica pizzeria Vesuvio che a Natale “svuotano il ristorante e danno da mangiare ai bambini di strada”, oppure un bolognese che a Las Terrenas sta cercando di avviare “un corso di italiano per i bimbi italo-dominicani tramite la collaborazione con il Comune di Castel San Pietro che ha mandato insegnanti e tantissimo materiale”.

Non è proprio così, ma lo scopriremo più avanti.


Lara e Fiammetta con suor Serafina

Ohhhh… ecco… quanto tempo…

Indovinate un po’? Oggi… si è formato un trietto super…
1: LARA
2: SUOR SERAFINA
3: FIAMMETTA

Dunque: ho rivisto Serafina!!! E… ho conosciuto Lara!

Oggi c’è stata una festa per la madre fondatrice delle Suore Brignoline (si dice così?) nel convento a Marassi… Messa col cardinale (un’ora e mezza in piedi…) e poi rinfresco.

Ma a parte questo indovinate chi c’era oltre a noi tre? Carmen, Sandra, Orietta, la sorella di Carmen, la mamma di Lara, e Paola…. Mi ha fatto un certo effetto rivedere tutti insieme a Genova…

Serafina ci ha accolto sorridente (e ubriaca) come al solito (ovviamente scherzo con l’”ubriaca”)… Che strano vederla col vestito nero, velo tutto a posto senza neanche un capello fuori ecc…

Ci ha presentato la madre generale (che inspiegabilmente mi conosceva di nome… ?? … anzi lo so il perché ma tralasciamo…) e con Lara abbiamo cercato di strapparle un’uscita con Serafina.

Piccolo riassunto:

  • Sandra è arrivata in chiesa urlando che doveva confessarsi (ma era troppo tardi) e poi per penitenza si è seduta sotto un santo (scusate l’ignoranza ma non mi ricordo il nome) con una lancia puntata sulla sua testa… che ridere…
  • Poi ci ha raccontato di una urlata di Francesco per uno dei suoi (abituali) ritardi… altre risate …
  • La madre generale ci ha conosciuto uno per uno… (la sequenza Sandra – suor Daniela non è casuale. Chi ha orecchie per intendere…)
  • Carmen subito non l’ho riconosciuta perché i capelli erano più rossi del solito… Poi però quando si è appesa alla mia trippa prendendomi in giro ho capito subito…
  • Orietta si è informata di quando ci vedremo con Tarcisio e Tito (di nuovo “chi ha orecchi… intenda”…). E con Carmen giù a ridere di nuovo…
  • Lara si è dovuta sorbire un’ora e mezza di messa in piedi spiaccicata dietro una signora diciamo non magrissima…

Insomma è stato un pomeriggio di grandi risate di gruppo… Alla fine ero felicissima… Mi sono divertita molto e ho finalmente rivisto Serafina che con le sue risate di gusto e contagianti mi ha caricato tantissimo e mi ha risvegliato dal mio letargo (iniziato con l’inizio della scuola…)

C’era un atmosfera bellissima…

Ora però mi si stanno incrociando gli occhi… quindi… che dire…: Blessilla, Cristina, Lorenzo, Paolo, Francesco, suor Modesta (anche se non ti conosco)… vi aspettiamo con ansia!

Lo stesso vale per Willy, Heriberto, Elvis e gli altri ragazzi che prima o poi verranno a Roma…

A presto!