Oggi lunedì l’evangelizzazione è stata fatta nel settore San Francisco, quello della cappella del barrio per intenderci, al cui interno c’è anche la cappella nuova.
Intanto al momento di uscire dalla cappella dove facevamo la preghiera di invio è cominciato un acquazzone tremendo. Forte dell’esperienza dell’anno scorso, ho subito fatto mettere la gente in ginocchio e abbiamo iniziato a pregare e a chiedere al Signore che facesse smettere la pioggia. Dopo cinque minuti non pioveva già più. Tra me ho detto al Signore: “Ma non è che ci fai lo scherzo che partiamo e poi ci mandi un altro acquazzone?”. Ma il Signore ci ha trattati bene, c’è solo stata una piccola spruzzatina un’ora dopo, ma roba da niente.
Le messe di accoglienza sono state due, con Lorenzo che l’ha celebrata nella cappella del barrio e io nella cappella nuova.
La “mia” messa è stata molto bella, con molta gente nuova. Una signora che era in seconda fila ha fatto una preghiera in cui ha detto chiaramente che ringraziava il Signore perché con la cappella così vicina poteva riavvicinarsi alla messa dopo tre anni che non c’andava.
La predica mi è venuta bella, è piaciuta fin a me e spero anche alla gente. Il Signore mi ha aiutato a farla molto semplice, ricca di esempi, e di carattere kerigmatico, invitando a continuare a vivere l’esperienza bella di stasera.
Una nota stonata è stata piuttosto la recita fatta dai giovani: non c’entrava assolutamente niente con la missione, parlava di una gente che voleva andare a Porto Rico in battello a cercare di sbarcare il lunario lì, e poi alla fine non si capisce se vanno o no.
Nel complesso, è stata una giornata ricca di incontri e di emozioni. Anche nel tempo della missione ho fatto un giro per il barrio Mirador Norte e ho potuto sedermi con varie famiglie, ricevendo accoglienza ottima e con l’opportunità di dire parole belle.
Per tutto questo: grazie, Signore!