Contributi del giorno martedì 16 Agosto 2005

Alla riunione degli animatori abbiamo condiviso il tema sui valori dominicani e sulle cose tipiche dei dominicani.

La cosa viene dal fatto che nel piano pastorale che stiamo vivendo agosto è connotato come il mese della patria.

Sono venute fuori veramente parecchie cose, e mi fa piacere condividerli con voi. Le cose proprie dei dominicani sono:

  • Riso, fagioli e carne (piatto tipico che si chiama anche bandiera domenicana).
  • Il cazabe: una focaccetta fatta di yuca tritata e cotta su un forno a legna.
  • Il merengue e la bachata (ritmi musicali).
  • L’ospitalità.
  • La solidarietà.
  • L’allegria.
  • Il piacere di ascoltare la musica.
  • La voglia di cantare.
  • Il ballo, anche in chiesa.
  • Il battere le mani quando si canta.
  • La religiosità.
  • L’amore a Maria.
  • La Madonna dell’Altagrazia.
  • L’evangelizzazione porta a porta.

Non invidiamoli noi che siamo italiani, cerchiamo piuttosto di scoprire quali sono i nostri doni e di potenziarli al massimo, così come cercano di fare loro!

Stamattina sono stato al Ministero dell’Educazione per parlare con il direttore di Risorse Umane.

Chiaramente, secondo la Legge di Murphy, non c’era (o non voleva ricevere nessuno).

Alla segretaria che me lo comunicava ho chiesto: mi può dare un appuntamento con lui?

Risposta: no; riceve il martedì e il giovedì.

Aggiungo: ma oggi è martedì.

Controrisposta: sì, ha dovuto uscire.

Replico: ma non c’è maniera di sapere quando mi può ricevere, per evitare di fare un viaggio a vuoto?

E lei: La vita è un avventura, bisogna giocarsela! Venga giovedì.

Al mio arrivo in redazione ho trovato cinque dvd sulla scrivania: Santo Domingo 1 e 2, Santo Domingo 3 e 4 eccetera. Tito è stato di parola, non avevo dubbi. così posso anche chiarire, non avendolo scritto ieri, che cassette, dvd e quant’altro servono a realizzare i servizi per il tg della Liguria e dunque il racconto delle attività missionarie in Guaricano.

Per visionare tutto il materiale servirà un po’ di tempo: si tratta di controllare oltre dieci ore di “girato”, in qualche caso più volte, per selezionare poi il materiale da utilizzare.

È un po’ come tuffarsi in un campo di basilico per scegliere le foglioline migliori, sfidando l’ebbrezza da profumo e altre piccole e meno piccole insidie: la voglia di raccontare, l’urgenza di condividere con quante più persone sia possibile la straordinaria esperienza vissuta, il bisogno (a volte fisico) di portare a compimento un lavoro che so essere molto atteso.

La grande insidia è il tempo, che quando è poco alimenta l’impazienza. Ora, il mio tempo è sempre poco, ma per fortuna non sono (più) un ragazzo impaziente. Non essendo più un ragazzo. Ho imparato a conciliare passioni e impegni: alla fine le cose che mi stanno a cuore si fanno un po’ aspettare, però arrivano.

A proposito: una preghierina aiuta.

Stamattina ho parlato con il padrone di una ditta che realizza connessioni wireless a lunga distanza.

Abbiamo studiato la possibilità di collegarci alla Fondazione Codigo Abierto, che, se non hanno cambiato idea, ci consentirebbero di collegarci a internet attraverso la loro T1 da 10 Gb/s.

Questa è l’unica maniera di realizzare il collegamento a internet del nostro laboratorio di informatica, perché con 10/20/30 computer anche una ADSL fa ben poco.

Il tutto richiede tre antenne, un access point e due ricevitori. Con l’installazione ci costerebbe 1,600 dollari, cioè 50,000 pesos. Una bella cifra, ma tutto sommato proporzionata. Con l’ADSL di Codetel pagheremmo 40,000 pesos all’anno per una connessione a 256 Kb/s!

Adesso bisogna vedere se Perpiñan, il tipo della Fondazione, è ancora disposto a farci connettere.

Ma so che comunque il Signore ci aiuterà a realizzare questo progetto. L’unica cosa, bisognerà pensare bene alla maniera di evitare che i ragazzi si colleghino ai vari siti porno o simili.

Se Gesù passeggiasse qui con noi mi avrebbe detto: “Uomo di poca fede!”.

L’esperienza della visita alle riunioni di settore, ieri sera, era stata in certo senso abbastanza deludente, precisamente per la scarsa participazione della gente. Meno per l’impegno delle equipe di settore nel preparare l’incontro.

Beh, a partire da quello che avevo visto mi ero fatto l’idea che tutti gli incontri in tutti i settori fossero andati alla stessa maniera.

Invece stamattina, durante la Messa ho scoperto che non è stato così: l’incontro nella cappella del Barrio è stato pienissimo, e così quello nella nuova cappella dello stesso settore. Ugualmente gli incontri del settore Altagracia Arca de Noè.

In particolare, per quest’ultimo settore Felipa, la moglie di Chapulín, ha dato la testimonianza che c’è andata pensando che non avrebbe trovato nessuno, e all’arrivare c’era già moltissima gente, ben animata, cantando e ballando, e poi ne sono arrivati ancora di più. Felipa ha vissuto la tentazione mia, quella di pensare che Dio non può stupirci.

Così che posso dire anche stasera: Grazie, Signore, sei fantastico!

Stamattino abbiamo definito con Miguel e Matilde come preparare l’anno scolastico. Abbiamo a disposizione solo tre giorni, perché lo stato ha disposto che le lezioni iniziano lunedì 22.

Domani ci sarà una giornata di reincontro dei maestri e di valutazione di quello che abbiamo vissuto l’anno scorso.

Invece mercoledì rifletteremo sul tema dell’aborto con una laica che ha trattato il tema anche al gruppo giovani.

Venerdì lavoreremo sulla pianificazione dell’anno scolastico.

Rimane da fare la pianificazione per classe e materia: per essa useremo le ultime ore della prima settimana di lezione.