Contributi del giorno venerdì 29 Luglio 2005


Un momento bello del campetto

Oggi ho passato la giornata con i responsabili dei gruppi giovanili. Erano una decina, più i tre seminaristi.

C’è con loro Marcial, e Dany in cucina.

La mia visita è stata discretamente lunga, dalle dieci di mattina alle cinque del pomeriggio.

Ho approfittato per fare due interventi.

Il primo era sui punti controversi tra cattolici e protestanti. Qui c’è un’aggressività abbastanza forte da parte degli evangelici, che parlano facilmente del papa come della bestia dell’Apocalisse. Per questo abbiamo ritenuto opportuno chiarire i punti discussi più importanti: il rapporto chiesa-bibbia, il papa, la Madonna, il celibato dei sacerdoti.

Invece nel pomeriggio abbiamo chiacchierato sul rosario e sulla forma di pregarlo. Mi sono appoggiato sull’enciclica Rosarium Mariae Virginis di Giovanni Paolo II. A coronazione del tema li ho posti a lavorare a gruppi per trovare dieci spunti di meditazione per ogni mistero del rosario. Se viene fuori qualcosa di bello conto di fare un piccolo sussidio perché la gente della parrocchia impari a recitare il rosario in forma più meditativa.

Ma a parte le catechesi, la cosa più bella è stato il clima che ho trovato al campo: molto sereno e semplice, senza niente di artificiale, pieno di amicizia. Mi veniva voglia di fermarmi fino a domani, ma…

Mi ha accompagnato Milena con le sue treccine dominicane, e Mayra.

Stasera abbiamo mangiato un minestrone molto buono fatto da Carmen, ma purtroppo bollente. La fretta di mangiarlo mi ha ustionato le gengive!

Carissimi lettori del diario,preparatevi perchè vi scriverò un romanzo (potete sempre leggerlo a puntate).

Voglio raccontarvi di Ydaisa. Le ultimissime notizie erano che doveva stare ancora sei mesi per una ulteriore operazione e per mettere la protesi nell’occhio. Questo sarebbe stato insostenibile per Ydaisa e anche economicanente per tutti . Così don Giandomenico mi ha mandato a vedere con ampi poteri discrezionali.

Vado a parlare col chirurgo, dott.Zama, che mi avevano descritto come burberissimo, addirittura trucido. Invece si vede che quel giorno era di buon umore è stato dolcissimo. Mi ha spiegato tutto bene, quello che aveva fatto e quello che voleva fare. Io gli ho esposto le nostre difficoltà e in particolare quelle di Ydaisa.

Qui apro una parentesi. Il marito, che non è uno stinco di santo, in questi ultimi tempi ha manifestato un cambiamento sorprendente. Ha detto che ha capito di aver fatto male, ha chiesto perdono, ha detto che era preda di Satana e che Dio lo aveva cambiato. Ydaisa non credeva alle sue orecchie e certamente è ancora più ansiosa di tornare (“Grandi cose ha fatto il Signore…”).

Torniamo al dottor Zama. Sentito questo ha detto che avrebbe fatto la prima operazione martedì 2 agosto e che avrebbe accelerato le successive (piccoli aggiustamenti successivi all’occhio). Tuttavia era perplesso nel timore che ci volesse più tempo. Però mi ha detto: se tutto va bene, entro settembre le garantisco che andrà a casa.

ED ECCO IL COLPO DI SCENA O MEGLIO IL DITO DI DIO:

Un medico che era al comp. nella stessa stanza, e che non aveva pronunciato verbo, si rivolge a Zama e gli dice: lo sai che a novembre devi andare a Santo Domingo? Lui ha detto: lo sento adesso.

Io, se non fossi la signora per bene che sono, avrei improvvisato un balletto e avrei baciato tutti ma mi sono contenuta.

E così Enmanuel avrà tutti i ritocchi di cui ha bisogno a casa sua.

Dio è grande! come ha detto Franco.

Per finire,siccome questo progetto deve essere finanziato dalli Iila, l’ho subito detto a Rita che ha detto che l’avrebbe firmato lei personalmente. Si tratta di due medici,un anestesista e una infermiera. “Una meraviglia ai nostri occhi”.

Insomma la mia sensazione è che il Signore abbia preso un sassolino, l’abbia scagliato , e con l’aggiunta di altri sassolini abbia fatto una valanga. Basta non voglio più dilungarmi.

Un abbraccio forte a tutti,quelli che conosco e quelli che non conosco

Paola Longhi