Contributi del giorno giovedì 21 Luglio 2005

Ormai che sappiamo dove abita Edilenia, è un piacere andarla a trovare.

Di ritorno dal ritiro alla Victoria, ci siamo fermati a casa sua con le suore e gli ospiti italiani. Accoglienza calorosissima, come l’altra volta, da parte di Edilenia e di sua mamma.

Invece Yojansel non ci conosce ancora, e quindi fa un po’ i musi (rimane spaesato in mezzo a tanti sconosciuti). Però è venuto in braccio a me, e ha durato ben trenta secondi prima di mettersi a piangere.

Oggi è stata la giornata della vocazione.

La mattinata è stata dedicata a un intervento di suor Cristina, la quale lo ha portato avanti in maniera molto dinamica, interessando e coinvogendo i ragazzi. Ha spiegato i vari livelli di vocazione: alla vita, alla vita cristiana, e poi le vocazioni specifiche.

Al pomeriggio il mattatore sono stato io, con un retiro che siamo andati a fare al santuarietto di Schönstatt, a pochi kilometri dal Guaricano.

Ho riflettuto sulla vocazione a partire dalle vocazioni di Samuele, di Maria, e degli apostoli.

Visto che c’era don Roberto Ghiara, l’ho chiamato perché raccontasse come è stata la nascita della sua vocazione. La spiegazione, nella sua semplicità, ha interessato profondamente i ragazzi, che poi hanno fatto molte domande.

Abbiamo concluso con la Messa. Una cosa bella durante la Messa è stato il fatto che all’offertorio ciascuno ha deposto sull’altare un segno della natura (foglia, fiore, ecc.) che gli ricordava qualcosa de quello che aveva ascoltato.

Don Roberto ha concelebrato, e durante il canone ho fatto fatica a trattenere il riso per gli inevitabili strafalcioni che faceva nel leggere.

Il ritiro è finito con un mucchio di foto fatte da me, da don Roberto, da Simone e da Eugenia. I ragazzi si sono divertiti tantissimo a farsi fotografare!

Ho ritirato oggi in stamperia la nuova lettera alle famiglie per il mese di luglio.

Il tema è: valorizzo le mie radici, e si centra sul valore e l’importanza dei papà e nonni, e per estensione delle madri e nonne, nella famiglia.

Ho subito provveduto a chiamare i responsabili di settore per mandare la lettera a tutti i messaggeri, che la consegneranno ognuno alle sue 10/15 famiglie a partire da lunedì.

Nella lettera si invita a realizzare in casa un piccolo gesto: raccontare, da parte del papà e dei nonni, come e dove vivevano quando erano piccoli, in maniera che i più piccini della famiglia prendano coscienza della vita dei loro genitori.

Alla stessa maniera, si farà un atto in ogni parte del barrio domenica 31 nel pomeriggio. Anche lì sarà soprattutto per festeggiare i papà.

Qui in Repubblica Dominicana la festa del papà non è in marzo come in Italia, ma appunto l’ultima domenica di luglio.