Contributi del mese di Luglio 2005

1:44 pm

Pensieri sparsi

Le ragazze che sorridono. Le vecchiette che ti guardano. I bambini che ti saltano addosso. “Tíreme una foto, tíreme una foto”. Click. La tecnologia a volte facilita i rapporti umani: schiacci un tasto e compare la foto. Il bambino ride, si volta a cercare qualcuno che lo prenda in giro. “Tíreme una foto” . Un’altra. Arrivano altri bambini, una mamma, una zia, una nonna, qui si dice “abuela”. Gli uomini si scompongono un po’ meno, ma essere fotografati piace anche a loro.

Penso a come siamo ingessati noi. Vado avanti nel barrio, cerco le differenze, incontro emozioni impreviste: “Qui c’è un ragazzo con una grave infermità”, avverte suor Serafina nel suo italiano che non ha molto da invidiare al mio spagnolo: artigianale il suo, artigianale il mio. L’importante è capirsi. Guardo il ragazzo e mi accorgo di non aver capito: da noi starebbe al Cottolengo, qui è in mezzo agli altri. Giusto o sbagliato? Mi chiedo se fotografarlo oppure no. Giusto o sbagliato? Mi chiedo se provare a parlargli oppure no. Giusto o sbagliato? Penso alla distanza fra le mie troppe domande e la loro immediatezza. Non ne vengo a capo.

Alla fine lo fotografo con discrezione e provo a parlargli. Non mi risponde. Gli sorrido (l’ho visto sorridere: forse capisce). Qualcuno mi chiama, vado a vedere un bimbo piccolissimo, penso ad altro. Qualcuno mi chiama: “Tíreme una foto”. Click. Un’altra foto. L’emozione continua. Con un po’ di confusione. Come la tua, amico lettore dei miei pensieri sparsi.

Nella messa delle sette di stamattina abbiamo fatto l’invio dei missionari. La metà, perché l’altra metà ha ricevuto l’invio da don Lorenzo nella nuova parrocchia.

Ancora una volta mi sono stupito per il numero di fratelli e sorelle che parteciperanno a questa evangelizzazione!

Domani cominceremo, iniziando alle tre del pomeriggio, nel barrio de La Mina, settore Nueva Jerusalén. Nella visita i missionari proporranno il kerigma, presentato insieme alla testimonianza del loro personale incontro con il Signore, e inviteranno tutti alla Messa che faremo nello stesso settore alle sette di sera.

Contiamo sulla vostra preghiera!

(Vorrei scrivere qualcosa di più ma vado perché la implacabile campanella di Carmen mi sta chiamando per il pranzo!!! buon appetito anche a voi!)

Ho fatto pitturare gli uffici di Betania rimodellati.

Adesso domani devo riuscire a mettere tutto a posto. Gasp! Mi viene male solo a pensarlo!!!!

Oggi pomeriggio siamo andati con i ragazzi di Genova a Hato Viejo per la Messa finale del campetto dei responsabili della Pastorale Giovanile.

Alla Messa non hanno partecipato molte persone: oltre a noi c’erano sostanzialmente solo il coordinatore della parrocchia (il parroco non risiede lì) e una decina di vecchiette.


Il guado del fiume

La cosa bella è che alla fine ci hanno raccontato qualcosa di Mamá Tingó, una donna del paese che all’inizio degli anni settanta è stata uccisa per essere la coordinatrice di una lotta per non farsi portare via la loro terra. Mi ha fatto piacere sentire la storia, anche perché a dieci metri dalla nostra chiesa abita Juana Muñoz Soriano, sua figlia.

Particolare avventuroso: per arrivare a Hato Viejo bisogna passare un fiume a guado… Normalmente non c’è problema, perché sono solo venti centimetri d’acqua. Ma oggi abbiamo avuto un po’ di timore, perché stava piovendo, e rischiavamo di non poter tornare indietro.

Grazie al Signore non c’è stato pericolo, siamo arrivati a casa senza problemi!


Un momento bello del campetto

Oggi ho passato la giornata con i responsabili dei gruppi giovanili. Erano una decina, più i tre seminaristi.

C’è con loro Marcial, e Dany in cucina.

La mia visita è stata discretamente lunga, dalle dieci di mattina alle cinque del pomeriggio.

Ho approfittato per fare due interventi.

Il primo era sui punti controversi tra cattolici e protestanti. Qui c’è un’aggressività abbastanza forte da parte degli evangelici, che parlano facilmente del papa come della bestia dell’Apocalisse. Per questo abbiamo ritenuto opportuno chiarire i punti discussi più importanti: il rapporto chiesa-bibbia, il papa, la Madonna, il celibato dei sacerdoti.

Invece nel pomeriggio abbiamo chiacchierato sul rosario e sulla forma di pregarlo. Mi sono appoggiato sull’enciclica Rosarium Mariae Virginis di Giovanni Paolo II. A coronazione del tema li ho posti a lavorare a gruppi per trovare dieci spunti di meditazione per ogni mistero del rosario. Se viene fuori qualcosa di bello conto di fare un piccolo sussidio perché la gente della parrocchia impari a recitare il rosario in forma più meditativa.

Ma a parte le catechesi, la cosa più bella è stato il clima che ho trovato al campo: molto sereno e semplice, senza niente di artificiale, pieno di amicizia. Mi veniva voglia di fermarmi fino a domani, ma…

Mi ha accompagnato Milena con le sue treccine dominicane, e Mayra.

Stasera abbiamo mangiato un minestrone molto buono fatto da Carmen, ma purtroppo bollente. La fretta di mangiarlo mi ha ustionato le gengive!

Carissimi lettori del diario,preparatevi perchè vi scriverò un romanzo (potete sempre leggerlo a puntate).

Voglio raccontarvi di Ydaisa. Le ultimissime notizie erano che doveva stare ancora sei mesi per una ulteriore operazione e per mettere la protesi nell’occhio. Questo sarebbe stato insostenibile per Ydaisa e anche economicanente per tutti . Così don Giandomenico mi ha mandato a vedere con ampi poteri discrezionali.

Vado a parlare col chirurgo, dott.Zama, che mi avevano descritto come burberissimo, addirittura trucido. Invece si vede che quel giorno era di buon umore è stato dolcissimo. Mi ha spiegato tutto bene, quello che aveva fatto e quello che voleva fare. Io gli ho esposto le nostre difficoltà e in particolare quelle di Ydaisa.

Qui apro una parentesi. Il marito, che non è uno stinco di santo, in questi ultimi tempi ha manifestato un cambiamento sorprendente. Ha detto che ha capito di aver fatto male, ha chiesto perdono, ha detto che era preda di Satana e che Dio lo aveva cambiato. Ydaisa non credeva alle sue orecchie e certamente è ancora più ansiosa di tornare (“Grandi cose ha fatto il Signore…”).

Torniamo al dottor Zama. Sentito questo ha detto che avrebbe fatto la prima operazione martedì 2 agosto e che avrebbe accelerato le successive (piccoli aggiustamenti successivi all’occhio). Tuttavia era perplesso nel timore che ci volesse più tempo. Però mi ha detto: se tutto va bene, entro settembre le garantisco che andrà a casa.

ED ECCO IL COLPO DI SCENA O MEGLIO IL DITO DI DIO:

Un medico che era al comp. nella stessa stanza, e che non aveva pronunciato verbo, si rivolge a Zama e gli dice: lo sai che a novembre devi andare a Santo Domingo? Lui ha detto: lo sento adesso.

Io, se non fossi la signora per bene che sono, avrei improvvisato un balletto e avrei baciato tutti ma mi sono contenuta.

E così Enmanuel avrà tutti i ritocchi di cui ha bisogno a casa sua.

Dio è grande! come ha detto Franco.

Per finire,siccome questo progetto deve essere finanziato dalli Iila, l’ho subito detto a Rita che ha detto che l’avrebbe firmato lei personalmente. Si tratta di due medici,un anestesista e una infermiera. “Una meraviglia ai nostri occhi”.

Insomma la mia sensazione è che il Signore abbia preso un sassolino, l’abbia scagliato , e con l’aggiunta di altri sassolini abbia fatto una valanga. Basta non voglio più dilungarmi.

Un abbraccio forte a tutti,quelli che conosco e quelli che non conosco

Paola Longhi

10:21 pm

Faro a Colombo

Abbiamo visitato oggi pomeriggio il Faro a Colombo, che è il mausoleo eretto a Cristoforo Colombo in occasione del quinto centenario della scoperta dell’America e dell’evangelizzazione del nuovo mondo.

Il governatore del faro, Andi Mieses, ci ha accolto come fossimo capi di stato, con una formalità inimmaginabile.

Dopo, ci ha mandati a fare un giro del museo del faro, che raccoglie materiale di una cinquantina di paesi di tutto il mondo.

Al centro del Faro c’è il sarcofago con le ossa di Colombo. Naturalmente qui dicono che è assolutamente certo che sono le sue. Stessa cosa dicono a Cuba e a Siviglia con i resti che tengono anche loro.

Il sarcofago è al centro di un monumento molto bello, in marmo di Carrara, che anteriormente era nella cattedrale di Santo Domingo.

Stasera ci è toccato il giovedì eucaristico a Televita.

È stato particolarmente emozionante avere con noi Simone, Milena, Eugenia, Tarcisio e Tito, i quali si sono integrati molto bene partecipando attivamente nel momento delle preghiere.

Nonostante i occhiali neri anni settanta (i normali si sono rotti ieri sera) sembra che la trasmissione sia venuta molto bene.

Domani arriverà la nave con la cassa delle apparecchiature oculistiche.

Dovremo aspettare la prossima settimana per sdoganarle, perché non abbiamo ancora il permesso del governo.

Se il Signore ci aiuta la settimana prossima avremo tutto a casa.

12:22 pm

Operaio

Mi sto mischiando con gli operai che fanno i lavori del mio ufficio.

Ho una fretta boia di terminarli, perché non riesco a sopportare di avere polvere e tutto fuori posto, e quindi cerco di fare qualcosa perché i lavori avanzino più rapidi.

Risultato: sono tutto impolverato!

Sto rimodellando gli uffici parrocchiali in una maniera che, spero, mi darà un po’ più di spazio.

Sposto la segretaria dov’ero io, ampliando di un terzo la grandezza del vano, e io me ne vado dove avevo il computer, in una posizione che la segretaria mi possa fare un po’ più da filtro.

Ho infatti il problema che molte cose che la segretaria può risolvermi in pratica vengono prima da me, e io li devo mandare dalla segretaria.

Adesso dovrò stare attento a non rimanere troppo isolato, e ad essere ancora a disposizione piena della gente.

Stasera, in una messa molto bella, abbiamo fatto il cambio del responsabile del settore Nueva Alianza.

Carmen ne è stata responsabile dal suo inizio, circa due anni fa, fino ad oggi. Ha fatto partire la celebrazione della parola e ha strutturato i ministeri del settore.

Lascia il lavoro a Germania, la moglie di Marcial, la quale mi ha stupito positivamente per la serenità e semplicità con cui ha detto sì.

E la gente mi sembra che sia contenta, perché Germania è una figlia di Dio, una persona semplice ma profondamente lavoratrice, innamorata di Gesù e con una bella vita di famiglia. Sono sicuro che continuerà il bel lavoro che Carmen ha iniziato.

Ho introdotto stamattina la pratica di sdoganamento delle apparecchiature oculistiche. Mi hanno accompagnato don Chicco e don Roberto, che sono qua con il gruppo degli Amici del Guaricano

Tra una settimana dovrebbe essere pronto il documento per consegnarci la cassa.

Per quella data dovrebbe arrivare la nave con il carico.

Quando la cassa sarà in porto, prima di portarcela via dovremo andare con un ispettore del ministero della salute per controllare il contenuto.

Poi, ad ottobre, dovrebbero arrivare Carlo Mosci e Massimo Corrazza, i nostri oculisti, per montare il tutto e addestrare gli oculisti locali che lavoreranno che queste apparecchiature.

Poco a poco si fa tutto…

La cappella della nuova parrocchia è realtà!

A dir la verità la nuova parrocchia Divina Misericordia non è stata ancora creata dal vescovo, ma l’ausiliare continua a dirmi che è tutto pronto, e quindi ho provveduto ha cominciare con la Messa festiva. Tutte le domeniche celebraremo la Messa delle sette del mattino, in contemporanea con Santa Margarita.

Stamattina oltre all’inaugurazione della cappella avevamo anche la visita di una parte degli amici italiani: don Roberto, Simone, Eugenia e Milena. C’erano con noi anche Tarcisio e Tito, i due inviati della RAI.

Alla fine della Messa, come al solito, si sono presentati, suscitando grande simpatia e contentezza nella gente.

Poi Cándido ha parlato dei lavori che rimangono da fare: mettere le finestre, aggiustare il tetto che fa acqua, pulire il resto del terreno che si è riempito di erbacce, fare una colonnina davanti dove mettere il nome della parrocchia, dare un protettivo e la vernice alle tavole esterne.

La cappella si è riempita, dentro e fuori: ci stanno circa 250 persone dentro, e forse ce n’erano un centinaio fuori.

Mi immaginavo che in Betania la Messa sarebbe rimasta mezza deserta, e invece c’era quasi tanta gente come le altre domeniche! È proprio vero quello che dice il cardinale di qua: bisogna fare più parrocchie: più la chiesa è vicina alla gente, e più la gente va alla chiesa.

Grazie, Signore!

Sono arrivati stasera il secondo gruppo di Amici del Guaricano: don Chicco, Orietta e Carmen, che sono due signore di Geo, e poi Fiammetta e Benedetta, giovani ragazze sui vent’anni, della parrocchia di Castelletto.

Con loro ci sono pure Tarcisio Mazzeo e Tito, che lavorano nella RAI, e sono venuti per realizzare un servizio sulla Missione da trasmettere sulla rete regionale ligure e forse anche sul circuito nazionale.

Si fermeranno fino a lunedì l’altro. Avranno tempo così di vedere l’inizio della Missione Parrocchia d’Agosto, che tutti gli anni è ormai una tradizione consolidata.

Benvenuti alla Missione!

Stamattina ho partecipato in diretta al programma Chiesa e Comunicazione di Radio ABC, la radio cattolica che trasmette in AM.

Ofelia, una giovane signora molto simpatica, mi ha intervistato, e abbiamo parlato della parrocchia e della scuola.

Ho parlato molto in positivo delle attività e della disponibilità della gente, che in verità è molta.

Purtroppo non c’è stato il tempo di sviluppare il discorso del Terzo Piano Pastorale e di come lo stiamo implementando: era la cosa che più mi interessava, anche perché sarebbe stato un ottimo stimolo per tutti per applicare questo piano pastorale con più amore e entusiasmo.

Pazienza! La prossima volta cercherà di centrare di più il discorso!

Oggi pomeriggio abbiamo avuto la formazione dei fratelli e sorelle che si dedicheranno alla preghiera nei giorni della missione.

C’era un gruppo ben grande e motivato, circa un’ottantina di persone.

Ho fatto una presentazione delle comunità degli Atti, di come pregavano, e poi ho aggiunto le raccomandazioni sulla preghiera che san Paolo ha lasciato nelle sue lettere.

Ne è venuta una cosa ben gustosa, e spero che svolgano questo servizio della preghiera con fede e amore.

Ormai che sappiamo dove abita Edilenia, è un piacere andarla a trovare.

Di ritorno dal ritiro alla Victoria, ci siamo fermati a casa sua con le suore e gli ospiti italiani. Accoglienza calorosissima, come l’altra volta, da parte di Edilenia e di sua mamma.

Invece Yojansel non ci conosce ancora, e quindi fa un po’ i musi (rimane spaesato in mezzo a tanti sconosciuti). Però è venuto in braccio a me, e ha durato ben trenta secondi prima di mettersi a piangere.

Oggi è stata la giornata della vocazione.

La mattinata è stata dedicata a un intervento di suor Cristina, la quale lo ha portato avanti in maniera molto dinamica, interessando e coinvogendo i ragazzi. Ha spiegato i vari livelli di vocazione: alla vita, alla vita cristiana, e poi le vocazioni specifiche.

Al pomeriggio il mattatore sono stato io, con un retiro che siamo andati a fare al santuarietto di Schönstatt, a pochi kilometri dal Guaricano.

Ho riflettuto sulla vocazione a partire dalle vocazioni di Samuele, di Maria, e degli apostoli.

Visto che c’era don Roberto Ghiara, l’ho chiamato perché raccontasse come è stata la nascita della sua vocazione. La spiegazione, nella sua semplicità, ha interessato profondamente i ragazzi, che poi hanno fatto molte domande.

Abbiamo concluso con la Messa. Una cosa bella durante la Messa è stato il fatto che all’offertorio ciascuno ha deposto sull’altare un segno della natura (foglia, fiore, ecc.) che gli ricordava qualcosa de quello che aveva ascoltato.

Don Roberto ha concelebrato, e durante il canone ho fatto fatica a trattenere il riso per gli inevitabili strafalcioni che faceva nel leggere.

Il ritiro è finito con un mucchio di foto fatte da me, da don Roberto, da Simone e da Eugenia. I ragazzi si sono divertiti tantissimo a farsi fotografare!

Ho ritirato oggi in stamperia la nuova lettera alle famiglie per il mese di luglio.

Il tema è: valorizzo le mie radici, e si centra sul valore e l’importanza dei papà e nonni, e per estensione delle madri e nonne, nella famiglia.

Ho subito provveduto a chiamare i responsabili di settore per mandare la lettera a tutti i messaggeri, che la consegneranno ognuno alle sue 10/15 famiglie a partire da lunedì.

Nella lettera si invita a realizzare in casa un piccolo gesto: raccontare, da parte del papà e dei nonni, come e dove vivevano quando erano piccoli, in maniera che i più piccini della famiglia prendano coscienza della vita dei loro genitori.

Alla stessa maniera, si farà un atto in ogni parte del barrio domenica 31 nel pomeriggio. Anche lì sarà soprattutto per festeggiare i papà.

Qui in Repubblica Dominicana la festa del papà non è in marzo come in Italia, ma appunto l’ultima domenica di luglio.

Stasera abbiamo accolto don Roberto Ghiara, Eugenia, Milena e Simone.

Il resto della visita arriverà sabato, e a guidarli sarà don Chicco.

Verrà con loro anche una mini troupe della RAI, con l’intenzione di filmare un documentario sulla missione da trasmettere sulla tv regionale e probabilmente anche su quella nazionale.

In attesa di incontrare e conocere il resto del gruppo, abbiamo fatto conoscenza dei tre giovani. Don Roberto Ghiara lo conoscevamo già, io dal seminario, e don Lorenzo e Francesco da quando era venuto qua nel 1999.

Il tema di stamattina al campo adolescenti è stato quello del fidanzamento, presentato molto bene dal padre Alejandro Berroa, che è vicerettore del seminari prefilosofato.

Ha fatto una presentazione molto dinamica, e poi ha messo i ragazzi a fare delle scenette sui vari modi di vivere il fidanzamento.

Sono venuti fuori dei lavori molto gustosi!

E penso che sia passato il messaggio fondamentale: il fidanzamento è una cosa seria e non un gioco, ed è una preparazione al matrimonio.

Il padre Milton Amparo è un gesuita domenicano che era arrivato alle pagine dei giornali due anni fa per aver fatto una predica molto dura con l’allora presidente Hipólito Mejía in sua presenza nel suo paese natale.

La predica toccava temi molto appropiati, era il momento in cui il paese stava sprofondando nella crisi più nera degli ultimi 10 anni.

Il presidente l’aveva accusato di essere membro del partito d’opposizione, ma poi la cosa sembrava fosse rimasta lì.

Adesso leggo sui giornali che questo padre ha lasciato il ministero, il che sarebbe stato confermato dal superiore dei gesuiti.

Spero che non ci sia relazione tra le due cose, è già molto triste che un presbitero lasci la sua vocazione, e lo sarebbe ancora di più se fosse a causa di questo conflitto, dove peraltro a livello di chiesa tutti si erano schierati con il padre Milton.

Oggi pomeriggio abbiamo avuto la seconda parte della formazione dei missionari della missione parrocchiale di agosto.

Sono venuti molti che giovedì scorso erano stati scoraggiati dalla pioggia.

Ho dato due momenti importanti in mano ai laici.

A Carmen il tema su come condurre la visita. Se l’è cavata benissimo, anche se si è dimenticata di presentare i vari momenti della visita, cosa a cui ho rimediato io subito dopo.

E poi a Mirella la conduzione della pratica della visita: ha chiamato varia gente per “simulare” varie visite a varie famiglie differenti: la famiglia di un pastore evangelico, una famiglia di viziosi, e una famiglia normale. Dopo ogni rappresentazione il “pubblico” commentava le cose positive e le negative.

Ci rimane da analizzare il messaggio che si consegnerà a tutte le famiglie. Quest’ultima parte del lavoro sarà mercoledì prossimo.

2:28 pm

Aborto

Il tema sull’aborto al campo adolescenti è stato molto significativo.

La signora che è venuta a darlo ha espresso idee molto chiare, soprattutto dicendo la verità sul fatto che è un delitto abominevole e spiegando chiaramente il perché.

Ha illustrato anche le tecniche che si usano per eseguire l’aborto, e anche questo ha colpito profondamente i ragazzi.

Considerato che c’è in atto nel paese un tentativo di legalizzare l’aborto, l’intervento è stato più che opportuno.

Devo studiare la forma di proporlo anche ai professori della scuola.

Al mattino si sono fatte attività di conoscenza, e poi molti giochi.

Ci sono una serie di ragazzi e ragazze timidi ma sembra molto in gamba, spero che si sveglino e che si integrino meglio nel gruppo giovani.

Al pomeriggio doveva venire il padre Jesús Castro per fare un intervento sull’amicizia, ma non si è visto, probabilmente si è dimenticato.

In tutto i partecipanti sono una trentina

Mi sono mezzo arrabbiato con Heriberto, il quale dice che non ha soldi e dà l’impressione di non voler fare nessuno sforzo per contribuire con qualcosa. In un seminarista è cosa che non mi piace, sembrerebbe che visto che è in seminario bisogna spesarlo di tutto.

In questi giorni è difficile collegarsi a internet: la linea telefonica ha dei problemi, ogni tanto sparisce, e a volte diventa tanto rumorosa da far cadere continuamente il collegamento.

Sembrano effetti della tempesta tropicale che passa vicino a noi.

L’influenza che hanno avuto Lorenzo e Francesco forse sta arrivando anche a me.

Oggi ho avuto un piccolo mal di testa che mi ha accompagnato tutto il tempo, e mi dà fastidio l’aria dei ventilatori addosso.

Stamattina la Messa delle nove ha segnato l’inizio del campo adolescenti.

Ho chiesto a Marcial di fare lui la predica, e ha ricalcato con calore come il campo può aiutare i giovani a essere grano buono e non zizzania.

Mancava completamente il coro dei giovani, che è andato a San Juan de la Maguana a accompagnare uno dei membri, Gregory, a cui hanno ammazzato un fratello.

9:57 pm

Freschetto

Con la tormenta/uragano che ci sta passando a sud la temperatura si è abbastanza abbassata, è gradevolissima!

9:52 pm

Foto bella


Il fantastico sorriso di suor Cristina (e anche il mio)

Mi piace troppo questa foto che abbiamo fatto con suor Cristina il giorno della festa di Nostra Signora del Rifugio.

Nel sorriso di suor Cristina vedo una scintilla del sorriso di Cristo.

Quest’anno Cristina comincerà a far scuola di religione.

Sono proprio contento!

Aspettavo questo momento. Il cammino che Cristina ha fatto in questi anni di formazione la ha preparata per dare la sua testimonianza di fede a questi giovani.

E la speranza e la preghiera mia è che la sua presenza nella scuola possa aiutare a sbocciare le vocazioni che il Signore semina.

2:41 pm

Arismendy

Arismendy è un ragazzino della parrocchia di 15 anni, che ha fatto la prima comunione pochi mesi fa.

Lo vedo molto positivo: ha cominciato a fare il servizio di chierichetto e si è integrato al gruppo giovani.

Ieri mi ha chiesto di poter dare una mano a Lorenzo, e sono stato felice di dirgli che potrebbe aiutare con l’ambulanza.

Penso anche di dirgli che mi farebbe piacere che andasse agli incontri vocazionali del seminario, mi sembra di vedere in lui la disponibilità a donare la sua vita al Signore nel sacerdozio.

Dopo un anno mi sono messo di nuovo dietro ai conti della casa.

È un lavoraccio noiosissimo per produrre i bilanci da mandare a Genova.

C’è qualcosa dentro di me che me lo fa rimandare all’inverosimile (adesso sto lavorando sui conti del 2004), ma quando lo comincio finisco per entusiasmarmici!

10:07 pm

Pioggia

Anche oggi molta pioggia: acquazzoni violenti, probabilmente frutto del passo dell’uragano Emily.

Grazie a Dio (per noi) l’occhio del ciclone sta transitando 200 km a sud della Repubblica Dominicana. Purtoppo sembra che investirà quasi in pieno la Giamaica, e dovrebbe continuare verso lo Yucatan, secondo questa immagine.

Oggi pomeriggio abbiamo avuto il primo incontro di formazione per i missionari della missione parrocchiale di agosto.

Sono venuti un’ottantina di persone, e so di altre che non hanno potuto, o non si sono sentite di venire per la pioggia.

Ho dato due catechesi: una sull’evangelizzazione negli Atti degli apostoli, e l’altra sul kerigma.

Sono riuscito a trasmettere queste “nozioni” con entusiasmo e convinzione.

Grazie, Signore!

Nelle settimane prossime avremo due campi giovani: uno principalmente per gli adolescenti, e l’altro per i responsabili.

Nella riunione di oggi pomeriggio abbiamo fatto il punto della situazione e portato avanti la programmazione.

Il campo giovani è incentrato su varie tematiche: fidanzamento, aborto, gioventù e Cristo. Naturalmente finisce con una gita.

Il campo per responsabili, più breve, sarà su temi più specializzati: responsabilità e costanza nell’impegno, tematiche attaccate dai protestanti, il rosario. Si farà vicino a Yamasá, in un campo che si chiama Hato Viejo, dove è parroco il padre Cecilio, che è molto amico dei nostri giovani.

Stamattina abbiamo cominciato a lavorare ai nuovi uffici della parrocchia Divina Misericordia.

Per adesso non saranno dove sarà la chiesa, ma al lato della Cappella del Barrio, che è stato praticamente il primo centro parrocchiale prima che si comprasse a Betania.

Lo spazio non è molto, ma ci verranno fuori due uffici (segretaria e parroco) e un mini appartamento con sala e tinello, camera e bagno. Lì potrà risiedere il prossimo parroco, per lo meno finché non ci sarà pronta la nuova casa curiale al lato della parrocchia (quando?!?).

Facciamo questa costruzione predisposta per metterci un secondo piano il giorno che ci sia la necessità.

Quanto ci costerà? Non si sono fatti ancora conti. Ma penso che farò come i domenicani: nella misura in cui arriveranno soldi la porterò avanti!

12:23 pm

Ahimé…

Ahimé, gli articoli introdotti sul diario dal 7 al 11 di luglio si sono erano persi per problemi tecnici.

Fortunatamente, o grazie al Signore, Giovanni mi è andato a rispescare un backup e ho potuto ripristinarli.

Grazie!

Oggi non scrivo niente perché il sito è fuori uso a causa di un tentativo, purtroppo non riuscito, di aggiornare mySQL.

Da questo mese il governo paga per via elettronica il personale di educazione.

Ogni dipendente ha ricevuto una carta di debito su cui verrà addebitato lo stipendio, e si potrà ritirare dagli sportelli “bancomat”.

A mio parere è una forma che si presta più che mai a abusi, a “bottiglie” (così si chiamano qui quelli che sono pagati dallo stato e non lavorano).

E questa nuova forma toglie autorità a noi direttori: prima tra una cosa e l”altra la consegna dell”assegno era una forma di ricalcare la propria autorità sui dipendenti, adesso sarà più facile per il personale fare quello che vuole.


Suor Serafina porta all'altare l'immagine di Nostra Signora del Rifugio

Oggi è la festa della patrona delle nostre suore.

Messa ben solenne stamattina, con diacono e chierichetti e altare ben addobbato.

Spero di riuscire ad aggiungere qualche foto che abbiamo fatto con le suore!


Ritratto con le suore dopo la Messa

Al fare i suoi primi battesimi, Marcial è stato un po” poco sciolto.

Stava facendo l”unzione dei catecumeni sulla fronte invece che sul petto, gliel”ho fatto notare e si è reso conto.

Qualche piccola imperfezione, e gli manca quella scioltezza che viene dall”esperienza.

Ma tutto sommato bene!

Bravo, Marcial!

Il presbiterio della nuova cappella è pronto. Molto piccolo, naturalmente, ma funzionale.

Candido ha coordinato il tutto, naturalmente con le mie indicazioni, ed ha fatto un bel lavoro.

Oggi a pranzo abbamo avuto con noi Marcial diacono quasi novello e i tre seminaristi della parrocchia: Willy, Heriberto, e Miguel Ángel.

Abbiamo passato insieme un bel momento, scherzando, ridendo, e ripassando le materie dell”esame di maturità di Miguel Ángel che comincia dopodomani.

Oggi Marcial fa il suo “battesimo” con i battesimi: li fà lui, io starò lì per qualunque cosa, per dargli una mano o suggerirgli nel caso che si perda.

Oggi sono andato a comprare i pezzi di altri 6 computer che finanziamo con il fondo prestiti al personale della scuola.

Tra l”altro ho trovato una ditta che vende monitor usati buoni a basso prezzo (1,350 pesos, 39 euro), e il prezzo diventa ancora più basso degli ultimi comprati: il pc intero gli costa 14,500 pesos, cioè416 euro.

9:31 pm

Maleducazione

Oggi ho dovuto sopportare tutto il pomeriggio la musica a tutto volume di un signore che stava facendo riparare la sua macchina dal vicino carrozziere (che naturalmente lavora all”aperto).

All”inizio ho aspettato a vedere se se ne andava, poi ho mandato il portiere a chiedergli gentilmente se l”abassava, ma è stato inutile. Dopo la seconda volta che ho mandato il portiere senza risultato, sono andato io, bello pacifico, sorridendo.

Alla richiesta, gentilissima, di abbassare la musica per favore, mi risposto un secco: “Padre, usted sì jode”, che si può tradurre: “Padre, lo sa che rompe?”, ma al posto del “rompe” mettetici una espressione un po” più volgare.

Ho provato a spiegare che stavo facendo un lavoro e che non mi concentravo, il tipo non mi ha fatto gran ché caso. Ha solo spostato la macchina un po” più in là, senza grossi cambiamenti per me.

Il ritmo incessante della bachata, che mi ha accompagnato finché me ne sono andato, mi ha aiutato a pregare per lui.

Il campo bambini è finito con una gita al parco Mirador Norte.

Non sono potuto andare, ma l”ho visti al ritorno: i bambini erano visibilmente contenti, i monitori visibilmente stanchi.

Non mi è difficile indovinare che, negli ampli spazi del parco, i monitori hanno dovuto faticare non poco per tenere i bambini più o meno raccolti.

Dopo Lorenzo, a Francesco sta venendo l”influenza adesso.

È lì lì per crollare…

Da ieri pomeriggio Lorenzo sta meglio, la febbre gli è passata, dopo essere arrivata a 39,5.

Stamattina non c”era nessuno che andasse a portare una dializzata al padre Billini con l”ambulanza, e ha preso e l”ha portata lui.

9:32 pm

Prove nazionali

Si stanno svolgendo le prove nazionali di ottavo, normale e serale.

Le nostre quattro classi sono impegnatissime, ma dal sondaggio che ho fatto con loro stessi si sentono che stanno facendo bene l”esame. Conoscendo la cultura dominicana sono portato a pensare a una sovrestima, ma non voglio essere prevenuto.

Le autorità hanno riunito insieme le tre scuole più grandi, tra esse noi, nella scuola Guaricano Afuera.

E quest”anno c”è più serietà, mi sembra, soprattutto nel fatto che impediscono ai membri interni di avvicinarsi ai ragazzi. La trovo una cosa giusta, perché gli anni scorsi ho visto maestri che suggerivano a piene mani.

La cosa su cui continuo ad essere perplessissimo è la modalità delle domande multirisposta. Secondo me non è una maniera seria di fare un esame.

E poi anche il fatto che, in questo esame come in tutta la carriera scolastica di un ragazzo, non gli si insegna mai a fare un componimento scritto (il nostro tema). I risultati purtroppo si vedono: qui ben poca gente è capace di scrivere in maniera sensata, gli stessi giornalisti spesso scrivono a braccia.

Si sta svolgendo il campo estivo dei bambini.

Lo fanno nella scuola, approfittando le aule vuote.

Il tema è la amicizia, sviluppato con manualità, giochi e chiaccherate.

Ci sono 200 bambini, accompagnati da una trentina di monitori.

I responsabili sono Francisca, Rosanna e Willy, e mi sembra che stiano facendo un buon lavoro.

2:22 pm

Ginecologo

Il nostro ginecologo, il dr. Frías, mi ha parlato oggi che vorrebbe venire di pomeriggio.

Naturalmente dandogli di più. Gli ho detto che valuteremo la cosa per l’anno prossimo.

Di fatto nella conversazione ho captato elementi che voglio verificare, perché lui lavora anche all’ospedale di Villa Mella, pagato dallo stato, e sono curioso di sapere che orario fa là.

Da ieri l’inversore del consultorio si stava scaldando, e oggi a mezzogiorno sono riuscito ad andare a darci un’occhiata.

Sembra che il problema sia semplicemente il carico: c’era acceso più dei 1000 W che l’inversore dà, e per questo si surriscaldava.

Ho visto che la lavatrice funziona con l’inversore, e con i suoi 400 W è quello che manda in tilt il sistema. Ho provveduto a dirgli che non la usino quando non c’è la luce.

Oggi pomeriggio, dopo la consueta (e bella) riunione degli animatori sono andato a Jacagua per vedere gli animatori del settore di San Ramón (i campos).

C’è un problema là che non sono mai riuscito a far fare le riunioni delle CEBs (comunità ecclesiali di base) come le fanno nel resto della parrocchia. In pratica in quel settore si sono impantanati a fare una via di mezzo tra incontri di preghiera e celebrazione della parola.

Così mi sono preparato due idee sulla forma di fare le CEB e sono andato a dirgliele. Ho scoperto tra l’altro che nella stessa comunità lavorano due o tre animatori in gamba, e ho provveduto a dare istruzioni perché rimanga uno solo e gli altri vadano ad aprire altre comunità.

Antonia, la nuova responsabile del settore, ha capito bene le problematiche che hanno ed è decisa a lavorare per risolverle.

Grazie, Signore!

Il tema delle CEBs (comunità ecclesiali di base) di questa settimana è la scuola. Ma stavolta non per i ragazzi o per i bambini, ma per gli adulti.

Tra gli animatori di CEB c’è un 70% che non ha finito la scuola primaria, e buona parte di loro hanno imparato a leggere quando sono entrati nella chiesa.

Così ho preparato un tema per invitare e motivare a iscriversi alla scuola serale. Come chicca finale ho portato una testimonianza della mia comadre Maribel, che con straordinaria costanza ha fatto di sera la scuola primaria, e adesso sta terminando, sempre di sera, il liceo. Dice orgogliosa che ha la sufficienza in tutte le materie, e che con il nuovo anno scolastico nessuno le impedirà di andare all’università. Maribel ha una buona dose di autostima e di costanza che le permette, pur con marito e 4 figli, di studiare e superarsi.

E spero che molto trovino il coraggio di fare come lei!

Oggi è cominciato, con le iscrizioni, il corso estivo di computer.

Lo fa Anyelo, il prof. di informatica del liceo.

Si sono iscritte già una quarantina di persone, e altre dovrebbero arrivare domani.

Per l’occasione ho comprato tre monitor nuovi, per sostituire altrettanti che non ce la facevano più. Ho trovato dei monitor usati a prezzo molto basso: 1350 pesos, equivalenti circa a 39 euro. Sembrano anche molto buoni.

Oggi pomeriggio abbiamo cambiato il responsabile del settore Sinai. Juan Luis ormai vive da un’altra parte, e farà il responsabile di settore lì dove vive (tra l’altro è prioritario, perché deve fare esperienza in vista del diaconato), lasciando la responsabilità del settore Sinai.

Così oggi pomeriggio abbiamo convocato le comunità di quel settore, e con calma abbiamo cercato di capire chi poteva sostituirlo.

Come per l’elezione di Mattia di cui ci dicono gli Atti, abbiamo pregato, ho fatto il punto della situazione, ho chiesto alla geste che esprimesse quali erano le fortezze e quali le debolezze del settore.

Dopo, siamo arrivati al dunque: proporre i candidati. Sono stati proposti Deisy e Javier.

Deisy ha una bella esperienza di vita di chiesa: è catechista e responsabile di un centro di catechismo; è animatrice di comunità di base; ha fatto il Ritiro di Evangelizzazione e partecipa fedelmente alla sua comunità apostolica; ha lavorato come “pastorello” nei Ritiri, e ha accompagnato varie comunità apostoliche nella loro fase iniziale. La gente ha espresso calorosamente che le vuole bene e le riconosce il lavoro fatto e l’esperienza. Qualcuno ha anche riconosciuto che Deisy deve fare attenzione a non essere troppo precipitata, o agressiva, con la gente, ma tutti hanno formulato l’augurio e la certezza che il problema era superabile.

Javier è più giovane nella parrocchia: si è sposato circa 5 anni dopo Deisy, ha fatto il Ritiro, è impegnato nel gruppo di uomini, ma il lavoro gli impedisce dedicarsi con più responsabilità. Di fatto tutti si sono resi conto che, pur essendo molto generoso, avrebbe avuto seri limiti.

Così è venuto spontaneo da parte di tutti indicare a Deisy come la candidata, e io sono stato ben felice di ratificare questa indicazione.

All'”elezione” abbiamo fatto seguire la Messa, in cui abbiamo trasformato in preghiera tutto quello che avevamo vissuto precedentemente.

Soprattutto bello è stato alla fine, prima della benedizione: ho invitato tutti i membri del settore Sinai a esprimere la loro disponibilità a lavorare nel settore, secondo i loro incarichi e quelli che si sarebbero assunti. Tutti hanno detto con gioia la loro volontà di lavorare, e di obbedire a Deisy in tutto quello che gli chiederà. Ho sentito in quei momenti una gioia interiore grandissima, per la generosità che tutti hanno espresso.

Tutti i pomeriggio suor Serafina riceve lezioni di italiano da Francesco.

Suor Serafina è venuta qui dall’India passando per l’Italia, ma si è fermata in Italia solo pochi mesi, per cui l’italiano non lo domina bene.

Una volta di più la presenza di Francesco nella missione è strategica!

Grande Francesco!

3:15 pm

Influenza

Lorenzo è mezzo influenzato, e nonostante questo stamattina ha detto due messe nelle parrocchie di Federico.

Stamattina alla messa delle 9 abbiamo avuto la visita del padre Kurién, il nuovo segretario del Nunzio Apostolico.

È nuovo nel paese, essendo arrivato sei mesi fa, e fa ancora un po’ di fatica con lo spagnolo, però se l’è cavata benissimo, e la comunità si è sentita orgogliosa di questa visita.

Reny ha lasciato il lavoro di segretaria del sabato, perché, ormai laureata in medicina, ha iniziato la pasantía, cioè il periodo di apprendistato obbligatorio, e gliel’hanno dato a quattro ore di macchina da qui, sul Lago Enriquillo.

Così ho chiesto a sua sorella Raysa, che è di quattro o cinque anni più vecchia di lei, se me la sostituiva.

L’ho proposto a Raysa perché ai tempi di don Lino lavorava molto in parrocchia, ma poi si è messa a lavorare con il PRD (il partito che era al governo gli scorsi quattro anni), e lì si è fatta il giro di amicizie; si è sposata ed ha avuto un bambino. Adesso, da sei mesi, si è separata dal marito, e si sta riavvicinando alla chiesa. Così le ho chiesto questo servizio, dicendogli che la poteva aiutare a reinserisi nella vita della parrocchia.

Il fatto che ha accettato mi ha riempito di gioia, anche perché ha una discreta pratica di lavoro di ufficio, e quindi non ha bisogno di tempi lunghi di adattamento.

Di fatto il primo giorno è stato tutto ok senza inconvenienti.

Adesso spero che poco a poco mi venga alla messa domenicale e magari possa tornare a lavorare con i giovani o con qualche comunità.

I giovani stanno lavorando sodo per preparare il campo dei bambini: tutti i pomeriggi di questa settimana i monitori del campo si sono riuniti per la formazione.

Bravi!