Contributi del giorno domenica 5 Giugno 2005

2:10 pm

Cresime

Oggi pomeriggio avremo le cresime.

Sono una trentina di giovani. Hanno fatto un anno di catechesi, e gli ultimi mesi abbiamo aggiunto un corso specifico di preparazione al sacramento.

Molti di loro vengono al gruppo giovani, e sono abbastanza impegnati.

Nel gruppo ci sono anche Elvis e Brondy, che a metà agosto entreranno in seminario, rispettivamente in prima liceo e nell’anno preparatorio al seminario maggiore.

Elvis è figlio di Bilma, che da vari anni lavora assiduamente nell’Associazione dei Genitori della nostra scuola. Inoltre è animatrice di comunità di base e catechista.

Invece Brondy viene da una famiglia i cui genitori hanno fatto parte per vari anni del cammino neocatecumenale, ma che poi l’hanno dovuto lasciare perché la comunità era troppo distante dalla loro casa. Agripina, la madre, è nostra professoressa di matematica, e il papà, Apolinar, è una persona che sembra rozza ma che ha una fede molto profonda.

Il terzo che entrerà in seminario è Franklin, figlio di Francisco, un animatore di comunità. Entra al primo anno di liceo, e da vari anni è chierichetto.

Questi tre ragazzi sono un dono grande per la nostra parrocchia, e anche per me sono un regalo specialissimo del Signore!

Dopo neanche un anno di lavoro nelle parrocchie di Amparo e Santiago, il padre Federico si prepara a lasciarle.

Il cardinale lo manda a fare servizio in seminario, come formatore e professore.

Federico se ne andrá ai primi di luglio, perché comincia per lui in quei giorni un corso per formatori di seminario, che si terrà in Costa Rica.

Non si sa ancora chi verrà al suo posto.

Stamattina sono andato a dire Messa a Duquesa. Era un po’ ch enon andavo, l’ultima volta avevo mandato Lorenzo.

Dopo la Messa ci siamo seduti, e mi hanno raccontato alcune cose abbastanza preoccupanti.

Sembra che da poco più di un anno si sia formata a Duquesa una “Nazione”, cioè una banda di delinquenti/ladri, mezza invischiata con il satanismo.

Sànchez, l’animatore del gruppo carismatico che vive là, è la persona che rispettano di più, e nonostante questo gli hanno rubato in casa già due volte. Sembra che tutte e due le volte, al lamentarsi lui con i capi della Nazione, hanno dato una saccata di botte ai ladri, che erano di loro. Senza però che gli restituissero quello che avevano rubato.

La gente di Duquesa ha paura, e ha paura di parlare della cosa.

Una donna che era a Messa stava raccontandoci che un suo figlio adolescente da un mese è sparito e non se ne sa più nulla. L’unica cosa che sa è che pochi giorni dopo la sparizione alcuni componenti della Nazione gli hanno portato a casa i vestiti del figlio.

Segno che l’hanno fatto fuori. Secondo Sánchez perché era uscito dal giro.

La polizia? Duquesa è un posto troppo isolato perché la polizia possa fare qualcosa. O può essere che anche la polizia ha paura. In ogni caso ha paura la gente di Duquesa, e in caso di un’improbabile investigazione direbbero ben poco.

Al dire di Sánchez, la gente di chiesa ha una chance di risolvere qualcosa. Come Gesù nel vangelo di oggi, in cui ha chiamato il ladro Matteo con il fascino della sua persona e evitando l’accusa e il dito puntato, così i nostri cattolici cercano di amare i membri della Nazione di Duquesa, non li evitano, li salutano, gli sorridono. Li trattano come persone. Cercano di amarli.

Chi conosce il vangelo sa che questa è l’unica soluzione. E Sánchez e i suoi fratelli sono disposti a portare avanti questa lotta, con la preghiera e il sacrificio.