Contributi del giorno martedì 24 Maggio 2005

Sabato verrà la macchina per rifare il filtrante del cortile della scuola.

È da dicembre che è tappato, quelli che me l’hanno “pulito” me l’hanno lasciato che si è ritappato subito, e solo ora sono venuti e ci siamo messi d’accordo sul da farsi.

Ce lo fanno per “solo” 10,000 pesos. Loro mi dicono che in realtà costerebbe sui 20/30,000 pesos.

E poi ci sono 13,000 pesos di tubi di pvc.

Domani vado a comprare i tubi, in maniera che li abbiamo lì pronti per il giorno del lavoro.

Stavo tornando dal campo, quando mi chiama Leidy, la segretaria della scuola serale, dicendomi che ci sono i tecnici regionali e distrettali per una supervisione.

Ho dovuto quindi andare, con poca voglia perché non era in programma.

Invece poi mi sono goduto la supervisione.

Innanzitutto per lo stile molto domenicano dei tecnici, i quali hanno fatto le loro osservazioni molto positive senza mai farle pesare.

Poi anche perché hanno dato dei buoni consigli e strategie per migliorare vari aspetti che sono a terra, primo fra tutti l’orario d’inizio delle lezioni, che va sempre sulla mezz’ora di ritardo.

E infine perché abbiamo concluso ringraziando tutti il Signore: in piedi, a giro, ognuno ha detto due parole di ringraziamento. È durato un attimo, ed è stato bellissimo. Abbiamo sentito tutti che il lavoro che stavamo facendo era per il Signore. Che bello!

Questo secondo giorno del triduo del Corpus Domini l’ho vissuto nel campo, nella cappella di San Ramón.

Ho portato là l’Eucaristia, ho fatto l’esposizione, e durante l’adorazione ho confessato a raffica, per circa un’ora e un quarto.

Poi abbiamo concluso con la Messa.

C’erano una quarantina di persona, un bel numero considerando il giorno feriale e il fatto che non si era detto che c’era la Messa.

Mi ha colpito soprattutto la pace e la tranquillità: a differenza di qui in Guaricano, dove le moto senza marmitta non si contano, là potevo parlare a voce normale, senza gridare, e tutti mi sentivano bene.

Mi sono goduto questo pomeriggio!

Il barrio Mirador Norte, della nostra parrocchia, è in lotta per le sua aree verdi.

La legge domenicana prevede che ogni progetto abitazionale abbia date percentuali del terreno dedicate ad aree verdi, sport, servizi.

Purtroppo il progetto Mirador Norte è stato concluso in fretta e furia senza realizzare né aree verdi, né aree sportive, né religiose,… niente!

Adesso, da qualche anno, una banca a partecipazione statale si è impossessata di un terreno limitrofo del progetto Mirador Norte, e in questi giorni hanno cominciato a fare una parete divisoria.

La comunità si è messa in allerta, e ci sono state anche minacce di morte da parte di un capitano dei militari inviati a proteggere i lavoratori.

Stamattina abbiamo avuto la visita di un pezzo grosso della banca, ma ha fatto orecchie da sordo a quello che la comunità diceva.

Sono conflitti che non sono facili da gestire, e io personalmente non vede come la comunità possa var valere il suo diritto.

Continuerò ad appoggiarli, in maniera che non si sacrifichi chi già c’è in favore di chi verrà.