Quello delle 2 era un falso allarme, era solo che l’avevano portato a casa.

È stato però molto significativo il momento che abbiamo fatto attorno al suo letto, leggendo un salmo e meditando il dialogo di Gesù con il “buon ladrone”.

Quello che sempre mi commuove quando sono in presenza di persone moribonde incoscienti (come ho trovato Milton) è il fatto che in certi momenti, dipendendo di quello che si canta o si dice, comunicano attraverso la forma di respirare, di sudorare, di (scusate) sbavare. E così ho visto Milton, ha partecipato attivamente all’ultima preghiera che abbiamo fatto con lui.

La morte è sopraggiunta alle 5 del pomeriggio.

Domani mattina alle 9 faremo il funerale in chiesa. È il secondo funerale che faccio da quando sono qui, lo faccio volentierissimo, Milton sapeva amare e farsi amare.

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