Contributi del mese di Febbraio 2005

Oggi pomeriggio Celebrazione penitenziale.

Avevo avvisato nella messa che invece di fare le riunioni delle comunità apostoliche saremmo venuti tutti in parrocchia per le confessioni.

E l’aspettativa non è stata delusa. Alle 4 è arrivato il primo gruppo, quelli delle comunità dei campos, con la immancabile guagua (autobus) che li accompagna sempre. Poi è cominciata a arrivare la gente di Ponce e del Chimbú, e poi tutti gli altri.

Io ho confessato ininterrottamente dalle 4 alle 8 e mezza.

Sono venuti altri 9 preti, che si sono fermati in media un’ora e mezza ognuno. È stato un bel tour de force, ma ce l’abbiamo fatta! Grazie Signore!

Adesso, a partire da domani tutte le sere ho confessioni in un’altra parrocchia. E forse i preti vengono volentieri da me anche perché vedono che vado volentieri da loro. Anche questa è grazia di Dio!

Il ritiro di Quaresima di quest’anno è stato molto bello.

Innanzitutto l’abbiamo fatto separato giovani e adulti.

I giovani solo oggi, gli adulti ieri pomeriggi e oggi mattina e pomeriggio.

Quello dei giovani l’ha fatto il padre Victor Masalle, rettore del seminario. Un prete della mia età, con un anno di messa più di me. La cosa più bella con lui è stato il racconto del suo incontro con il Signore. Ha colpito tutti il fatto che, secondo quello che ci ha raccontato, è l’unico caso di un emofilico che è guarito completamente. A 21 anni, trovandosi a un passo della morte per un sanguinamento costante allo stomaco, un chirurgo gli ha aperto lo stomaco, e visto che non c’era niente da fare ha imposto la mano allo stomaco e ha pregato per la guarigione del giovane. Il che ha bloccato all’istante il sanguinamento. Altre crisi, altri fatti che fanno pensare al dito di Dio, fino a che a 25 anni gli hanno detto che, inspiegabilmente, non aveva più niente.

E ha impressionato anche la forma in cui ha ricevuto la chiamata al sacerdozio, essendo il primo esecutivo nazionale della Colgate, e con un fidanzamento di 3 anni e mezzo.

Invece nel ritiro della comunità intera la meraviglia più grande l’ha suscitata suor Cristina, che ha colpito tutti con il tema sulla conversione. Purtroppo non l’ho potuta sentire perché stavo dicendo la messa dei giovani, ma mi hanno detto tutti che ha parlato per un’ora e 15 senza che la gente si rendesse conto della lunghezza dell’intervento. Un bel dono del Signore, che spero lei possa mettere al servizio altre volte.

Nello stesso ritiro, oltre al tema di Cristina ho dato un tema io sulla Quaresima e il Battesimo, e anche una predicatrice del Rinnovamento Carismatico, la quale ha parlato tra l’altro del nuovo piano pastorale diocesano.

Ho celebrato la messa della sera ben stanco, ma felice, e ancora adesso sento risuonare dentro di me la serenità di sapere che il Signore si è manifestato in maniera speciale in questi due ritiri.

Mi sento tanto felice che non mi è costato niente portare Heriberto in seminario, cosa che normalmente il solo pensarla, dopo una domenica ben intensa, mi butta a terra.

Per tutto questo, quindi: grazie, Signore Gesù! Sei tu che hai fatto tutto, e grazie per rendermi testimone di queste cose!

Oggi pomeriggio è cominciato il ritiro parrocchiale di Quaresima.

Un’affluenza molto confortante: circa 350 persone! Molti di essi sono fratelli e sorelli impegnati nelle attività parrocchiali. Una buona parte degli altri erano genitori dei bambini che si preparano al battesimo e alla prima riconciliazione. E poi i giovani catecumeni e della prima comunione.l

È durato dalle 2 e alle sei. Un tema è toccato a me, ben contento di darlo. Ho spiegato come è nato il catecumenato e come è nata la quaresima, e ho messo in relazione le due cose, facendo capire che anche a noi oggi il Signore chiede la fortezza dei martiri dei primi secoli. Se il Signore mi aiuta presenterò queste riflessioni tra qualche giorno in Radio ABC.

Invece la sorella Luisa, una predicatrice del rinnovamento carismatico, ha presentato la prospettiva generale della quaresima.

Domani continuiamo!

Stamattina sono riuscito a far venire al terreno della chiesa nuova un potente trattore (sono quei mezzi pesanti che qui si usano per preparare ben livellato il fondo delle nuove strade) del Ayuntamiento (comune) di Santo Domingo Norte.

Ha lavorato un’oretta, e ha potuto spianarlo.

Spero che la settimana prossima possiamo cominciare la costruzione della nuova cappela.

Domani dovrebbero arrivare le buste delle offerte che abbiamo chiesto.

Il preventivo del materiale è di 70,000 pesos, circa 3,800 euro. La gente sta capendo quello che si dice sempre in Radio ABC: “Le opere del popolo di Dio le mantiene il popolo di Dio”.

Al funerale di Milton è arrivata parecchia gente. La maggior parte sono arrivati a funerale iniziato, forse avevano fatto il conto che sarebbe iniziato in ritardo.

La famiglia era abbastanza composta: la madre e il padre, due sorelle più o meno di vita di parrocchia, due fratelli che sembrano abbastanza lontani.

A dicembre era morto un altro fratello, di AIDS.

Vari giovani presenti, mi ha colpito il dolore di due ragazze che all’uscita hanno pianto sommessamente.

Milton aveva una capacità di farsi voler bene. Stasera una sua vicina mi raccontava che domenica, poco prima della ricaduta fatale, le aveva portato a casa una medicina per l’influenza. La vicina era stata colpita dal fatto, anche perché sapeva che Milton non aveva i soldi per comprarsi neppure le sue medicine.

Lorenzo già dev’essere decollato da Santo Domingo.

Arriverà a Genova domani, e si fermerà fino al 23 marzo.

Stasera abbiamo fatto la via crucis e l’abbiamo conclusa a Santiago el Menor, celebrando insieme la Messa.

Purtroppo il padre Federico non ha potuto esserci perché oggi c’era la graduazione di sua sorella.

La chiesa era piena!

Quello delle 2 era un falso allarme, era solo che l’avevano portato a casa.

È stato però molto significativo il momento che abbiamo fatto attorno al suo letto, leggendo un salmo e meditando il dialogo di Gesù con il “buon ladrone”.

Quello che sempre mi commuove quando sono in presenza di persone moribonde incoscienti (come ho trovato Milton) è il fatto che in certi momenti, dipendendo di quello che si canta o si dice, comunicano attraverso la forma di respirare, di sudorare, di (scusate) sbavare. E così ho visto Milton, ha partecipato attivamente all’ultima preghiera che abbiamo fatto con lui.

La morte è sopraggiunta alle 5 del pomeriggio.

Domani mattina alle 9 faremo il funerale in chiesa. È il secondo funerale che faccio da quando sono qui, lo faccio volentierissimo, Milton sapeva amare e farsi amare.

Ho avuto la notizia poco fa che Milton è morto. Il Signore Gesù, che lui ha tanto amato, l’ha chiamato a sé.

Tutta la parrocchia si unisce nella preghiera per Milton.

1:50 pm

Milton sta male

Da qualche giorno Milton sta male. Domenica ha cominciato ad avere le convulsioni. I familiari l’hanno portato a un ospedale generale, dove gli hanno dato dei calmanti.

Stamattina di nuovo, e allora l’hanno portato all’ospedale oncologico, dove è in cura da tempo. Milton ha da dodici anni un tumore al cervello, che a livello esterno gli impedisce di vedere bene (gli occhi gli si vedono quasi fuori delle orbite).

Milton ha quasi trent’anni. Da ragazzo ha fatto una vita abbastanza disordinata, ma circa 5 o 6 anni fa la esperienza della malattia l’ha portato a incontrare il Signore, e da parecchi anni viene a messa tutti i giorni.

La gente lo conosce per il suo stile caratteristico di battere le mani. all’inizio nessuno le sopportava, perché erano tanto forti che assordavano. Adesso i giorni che non può esserci ne sentiamo tutti la mancanza.

Sono stato all’ospedale a dargli l’unzione dei malati, e stiamo tutti pregando perché si riprenda.

Sono contento perché suor Cristina mi ha detto di sì per predicare un tema nel prossimo ritiro.

Le toccherà il tema sulla conversione.

Aveva fatto qualche piccola predichetta i primi tempi che era qui, poi non c’era più stata l’occasione.

Quando gliel’ho proposto ha accettato con entusiasmo!

1:13 pm

‘sta luce…

Ieri sera dovevo finire di mettere a posto il pc del liceo, perché ne avevano bisogno (l’ho migrato a ubuntulinux), ma le batterie dell’inversore si sono scaricate e mi hanno lasciato senza luce alle 22.20.

Così ho dovuto finire l’ultima mezz’oretta stamattina prima della messa. Adesso sia tutto a posto. Ho messo a posto gli ultimi dettagli quando abbiamo fatto la prova con la segretaria alle 8 di stamattina.

Mi sono passato la mattinata in città.

Prima in curia, comprando bibbie, ostie, vino, incenso, carboncini, ecc., e mettendomi bene d’accordo per il ritiro di sabato e domenica, che lo daranno persone che lavorano nel terzo piano pastorale diocesano.

Ho comprato dei pezzi di computer che mi mancavano, e ho fatto le copie dei disegni della chiesa nuova da dare a Lorenzo che li deve consegnare a don Chicco.

Infine ho potuto anche andare in banca, e ho trovato un Tony sempre disponibile che mi ha aiutato a non perderci troppo tempo!

Ho finito di riparare il computer del liceo. Fortunatamente aveva solo l’alimentatore rotto, l’ho cambiato e non c’è stato problema.

Ho anche approfittato e ci sto installando ubuntu Linux, che vi invito a scaricare o a farvi mandare il cd da loro (gratis) e a provare: ha un live cd e un cd di installazione, è ben testato e dovrebbe funzionarvi alla prima.

Così nei prossimi giorni anche sul pc del liceo useremo software libero.

Oggi si sono sommate varie cose:

Al mattino c’era l’incontro di catechesi presacramentale dei catecumeni e dei giovani della prima comunione.

Al pomeriggio l’analoga catechesi per i bambini del catechismo che si preparano al battesimo e per quelli che si preparano alla prima riconciliazione.

Inoltre avevano la catechesi prebattesimale di genitori e padrini di bambini piccoli, al mattino.

Naturalmente le tre messe in parrocchia, alle 7, alle 9 e mezza, alle 6 e mezza.

Lorenzo è andato a dire Messa a Duquesa, dove ha anche fatto la benedizione e inaugurazione del nuovo acquedotto realizzato con i soldi del fondo diocesano per l’acqua. Al momento della benedizione ho fatto un’apparizione veloce anch’io.

Nel pomeriggio sono stato nel Parque Mirador Norte dove avevamo un pomeriggio con i genitori degli studenti del nostro liceo: lì ho fatto una piccola conferenza sul valore degli anziani (basata sul messaggio di quaresima del papa). Queste stesse persone sono state accolte in parrocchia nella messa della sera, dove abbiamo fatto anche il rito di entrata al catecumenato dei bambini del catechismo. Il quale è stato molto bello e significativo, i bambini l’hanno sentito molto.

Pensavo di arrivare a sera più stanco. È dalle 6 e mezza di stamattina che trotto. Grazie, Signore, per queste energie che posso mettere al servizio tuo e degli altri!

Sul terreno che ci hanno donato per la nuova chiesa faremo la settimana prossima una cappella provvisoria, per iniziare a celebrare lì l’Eucaristia.

Ho fatto stasera a Messa un appello a uomini, donne e bambini per dare il colpo di grazia alla pulizia del terreno, e appena sarà a posto compreremo i pali e la lamiera per la nuova struttura.

Penso che la useremo per lo meno più di un anno.

Mi sono fatto una Via Crucis che è stata una Via Crucis!

Un po’ perché il sussidio che abbiamo usato aveva parecchi svarioni ortografici, che si sommavano agli svarioni di lettura della gente.

Poi perché lo stesso sussidio aveva bisogno di piccole correzioni liturgiche, che ho spiegato all’inizio a una persona perché le comunicasse per tempo a tutti quelli che avrebbero letto, e la metà dei lettori ha fatto come ha voluto.

E infine per la forma di predicare di quelli che commentavano il vangelo. Lascio fare a loro i commenti alle singole stazioni, anche perché io faccio poi la predica nella Messa conclusiva. Il fatto però è che, senza eccezioni, non riescono ad andare più in là di un gretto moralismo. Mi ha colpito il commento al Cireneo. Diceva più o meno così: “Quante volte passiamo al lato di una persona che soffre e non la aiutiamo!”. Poffarbacco, ma il Cireneo l’ha aiutata, perché non commenti “Ci sono tante persone che aiutano il loro prossimo, imitiamole!”? E così via le altre stazioni.

E dire che già molte volte ho spiegato a questi ministri la differenza tra predicazione moraleggiante e predicazione kerigmatica, e il fatto che la prima deve essere basata sulla seconda… Vabbé, pazienza, prima o poi riuscirò a farglielo capire!

Premio di consolazione, la Messa che abbiamo celebrato sul terreno destinato alla parrocchia nuova, che si chiamerà “Divina Misericordia”. Non sappiamo quando si costruirà, però vogliamo cominciare a usare il terreno. E così ho annunciato che la settimana prossima ci metteremo a costruire una cappella provvisoria di legno e lamiera, di 8 x 16 metri, e che presto distribuiremo le buste perché tutti possano collaborare. L’idea è di cominciare a celebrare una Messa festiva proprio lì.

Vi sapró dire!!!

Oggi tutto il personale della scuola ha partecipato al Ritiro di Quaresima.

Il primo tema è stato dato da don Lorenzo, che ha sviluppato il tema della Quaresima come un’esigenza profonda del cuore umano.

Poi è toccato a Marcial, che ha sviluppato l’insegnamento del papa nel messaggio di Quaresima sugli anziani. Lo stesso argomento è stato toccato, da una prospettiva diversa, ma Matilde nel pomeriggio.

Invece è toccato a me il primo tema el pomeriggio, sulla parabola del Padre Misericordioso (è il papà del figliol prodigo). Ho cercato di mettere in luce il fatto che il Padre “diventa matto” quando il figlio ritorno, e si fa matto anche per portare alla festa il figlio maggiore.

La cosa bella di questo ritiro è stata l’attenzione dei partecipanti. Anche se non è una cosa nuova, mi ha stupito un’altra volta. E si sente un clima di serenità, distensione, attenzione reciproca.

Questa scuola sta maturando, per grazia del Signore!

È quello del liceo, che ieri ha smesso di funzionare.

Oggi non ce la faccio, abbiamo la seconda parte del ritiro della scuola, e poi subito dopo la Via Crucis.

Spero di farcela domani!

Oggi qui in Repubblica Dominicana è la giornata dello studente.

In tutte le scuole si sono fatte rappresentazioni, poesie e altri numeri per mantenere sveglio negli studenti il desiderio di continuare gli studi. Qui è particolarmente importante, vista l’alta percentuale di diserzione, soprattutto maschile.

Nella nostra scuola in prima ci sono il 50% di maschi e il 50% di femmine, ma in ottava ci sono il 75% di femmine e il 25% di maschi. E quei maschi che si sono persi, cosa ne è? lavorano, aiutano a mandare avanti la famiglia. Una parte di essi continua, ma con grossa fatica e con una qualità di insegnamento molto peggiore, nelle scuole serali.

Il distretto scolastico ci ha posto anche una messa a metà mattinata, con rappresentanze di tutte le scuole del Guaricano. Avevamo un pienone, anche con qualche indisciplina. È però stata una bella occasione, che non mi sono lasciato scappare, per toccare i temi forti della quaresima: la conversione, la rappacificazione, la messa, la confessione.

Sto findendo di passare al computer le transazioni vecchie della Associazioni Genitori della Scuola, in modo da avere il quadro chiaro di cosa è entrato e cosa è uscito dalla cassa della scuola in tutti questi anni.

Stasera abbiamo organizzato l’equipe di ordine. Ne fanno parte una quindicina di uomini, divisi in vari gruppi, ogni gruppo è incaricato di una messa.

C’è desiderio di lavorare. È venuto anche il professor Floirán, la qual cosa mi piace molto perché dà segno di volersi inserire di più nel cammino della parrocchia.

È già la seconda volta in due settimane che mi si fonde la piastra madre del computer della parrocchia. Così tra ieri e oggi ho dovuto passare tre ore a aggiustarlo.

Perché non lo porto ad aggiustare da qualche ditta?

  • Perché ci mettono molto di più
  • Perché quando vado a prendere il pc non è mai perfettamente a posto e devo sempre ritornarci almeno altre due volte
  • Perché spendo di più
  • Perché non so mai cosa mi hanno fatto di preciso
  • Perché facilmente mi imbrogliano vendendomi per nuovo un pezzo usato.

Così mi faccio le cose da solo e risparmio tempo, soldi e sangue marcio!

Domenica ho avvisato che venerdì prossimo avremmo terminato la via crucis con la messa nel terreno che ci hanno donato per la chiesa nuova. E che avremmo dovuto pulirlo perché è in uno stato indecente.

Così a partire da lunedì tutti i giorni ci sono squadre di uomini che armati di macete e benzina bruciano e tirano giù la folta vegetazione che vi è cresciuta.

Stasera sono stato dare un’occhiata: c’erano almeno una decina di uomini, tutti indaffaratissimi. Mi ha fatto piacere in particolare vedere che c’era Floirán, un nostro maestro, il quale è uscito da scuola alle 5 e mezza, e alle 6 era già là a lavorare.

9:23 pm

Riconciliado!

Stasera il Signore mi ha fatto un regalo grande, aiutandomi a riconcicliarmi con Margarita. Per chi non si ricorda, potete leggere le notizie che la riguardano cominciando con questa. Le altre seguono nei giorni seguenti, provate ad esempio a vedere tutto il mese di luglio 2004

È stato stamattina nella Messa, ho sentito che il Signore mei chiedeva di farlo oggi, giorno di san Valentino, che qui è la giornata dell’amore e dell’amicizia.

E di fatto ha funzionato. sono andato alla scuola dove lavora, e le ho chiesto di parlarle. In privato le ho chiesto scusa. Lei a sua volta ha chiesto scusa a me.

È stato molto bello. È tornata ad esserci l’armonia di altri tempi. È proprio vero che il Signore è buono!

Oggi sono stato praticamente tutto il giorno con i catecumeni. Avevamo una giornata di catechesi intensa. Abbiamo parlato loro del Battesimo come dono dello Spirito Santo, dei Comandamenti, e del Matrimonio.

La cosa che a me è piaciuta di più è stato il tema sul matrimonio. L’ha dato Reny, una giovane signora sposata de tre anni e mezzo. È stato entusiasmante: ha capacità di trasmettere idee e valori e non stanca! Brava!

Lorenzo è di nuovo il mio curato.

L’ho chiesto all’arcivescovo, e detto fatto me lo ha nominato!

È che dopo la partenza di Franco ero rimasto senza, ed è un problema per la firma dei documenti quando non ci sono.

10:04 pm

Messa dei malati

La messa con l’unzione dei malati è stata molto bella. Una settantina di malati, dei quali moltissimi anziani e un 20% in condizioni di salute critiche.

La messa è durata più di un’ora, e l’abbiamo conclusa con una bella serie di testimonianze di guarigione/miglioramento, ma non ho avuto l’impressione che qualcuno si sia stancato.

L’ultima testimonianza, quella di una signora anziana che diceva che è arrivata sfiancata e che dopo la messa e l’unzione si sentiva molto meglio, è stata accolta con un forte applauso.

È stata bella la partecipazione dei settori. Io non ho dovuto fare nessuna fatica per organizzare il trasporto dei malati, perché ogni settore si è fatto carico dei suoi. Grandissimi! Varie persone che lavorano in proprio hanno anche rinunciato a lavorare il pomeriggio (e quindi di per sé hanno “perso” quel guadagno) per poter aiutare. Questo è secondo me il segno più bello!

Oggi pomeriggio abbiamo la Messa per i malati, con il sacramento dell’Unzione dei malati.

Ieri sia io che Lorenzo ci siamo passati la mattinata in giro a confessare quelli che avrebbero ricevuto l’unzione.

Ci aspettiamo che ci saranno per lo meno 50 malati che riceveranno l’unzione.

Chiederemo al Signore che li guarisca, come lui ha promesso: i dodici, quando li inviava, “ungevano con olio molti malati e questi guarivano”.

Sono sicuro che il Signore realizzerà gli stessi segni, oggi pomeriggio.

10:08 pm

Complebattesimo

Oggi il mio complebattesimo. Parecchia gente ha giá capito che mi fa più piacere che mi festeggino questo che il compleanno.

43 anni fa sono rinato alla vita di figlio di Dio! E scusate se è poco!!!

Il Signore mi ha fatto un regalo grande, spero di riuscire a fare qualcosa per lui!

Oggi pomeriggio abbiamo fatto una riunione con i maestri parlando delle assemblee del loro sindacato.

Una prima cosa che mi ha stupito è stato il clima sereno. Altre volte c’era bellicosità, che adesso non ho visto affatto.

Inoltre chi più premeva per andare a queste assemblee, Glennys e Floirán, stavolta hanno detto che non sarebbero andati.

E in più ci siamo messi d’accordo perché quelli che non appartengono al sindacato facciano lezione normalmente.

Infine, abbiamo trovato una maniera per evitare che agli studenti arrivino informazioni incontrollate: dalla direzione uscirà ogni volta una comunicazione scritta in maniera che tutti i maestri diano la stessa informazione.

Credo che abbiamo fatto un bel passo avanti!

Grazie, Gesù!

Oggi, mercoledì delle ceneri, mi sono passato la mattinata confessando nel liceo, e il pomeriggio in primaria.

Sono venute fuori alcune confessioni molto belle, di ragazzi e ragazze che hanno voglia di tornare a vivere la loro vita cristiana, di lasciare relazioni “pericolose”, di tornare dentro alla chiesa.

Sono quei momenti che ti fanno sentire felice di essere prete!

Stasera abbiamo avuto un pienone alla Messa. Non me lo aspettavo. Per dare le ceneri ci abbiamo messo almeno 5 minuti, e le stavamo dando in 5!

È stato veramente un compleanno bello il mio, oggi, qui, in Repubblica Dominicana.

Hanno cominciato con il farmi gli auguri nella messa del mattino. Pubblicamente, all’inizio della messa, e, alla fine, moltissimi abbracci!

Naturalmente all’arrivare dalla cappella alla parrocchia e poi alla scuola, tutti sapevano (evidentemente si passino la voce), e di nuovo con tutti quelli che vedevo auguri e abbracci.

Poi, a metà mattinata, Nidia mi dice: “Venga qui nell’aula dei professori c’è un problema”. Ignaro vado, e mi trovo una rappresentanza degli studenti del liceo che mi fanno un proclama bellissimo con tanto di biografia… e un regalo graditissimo: una borsa per mettere i documenti, che ho subito rinnovato!

A pranzo è toccato a Lorenzo e alle suore: palloncini, baño d’acqua (ma la povera suor Blessilla che me l’ha fatto si è bagnata più di quanto ha bagnato me, ben gli sta!). Non poteva mancare il gelato, comprato dalla dolcissima suor Modesta.

Nel pomeriggio, a quanto mi hanno detto, gli auguri sono passati varie volte su Radio ABC, e ci sarebbe stata anche la dedica in diretta di una canzone.

Alla riunione degli animatori, la riunione è finita con la torta alla crema per tutti e con alcuni altri regali dai vari settori della parrocchia.

Poi ho avuto il regalo più bello, che è stato quello di potermi confessare e ricevere il bagno della misericordia di Gesù.

A cena, infine, è spuntato il padre Federico, il quale ha provveduto a farmi intervenire in diretta su Radio Vida 105 dove ho potuto ringraziare per tanti auguri ricevuti.

Insomma, questi fratelli dominicani si fanno veramente amare! Ogni giorno di più sento che devo ringraziare il Signore di tutto questo!

Questa settimana nelle CEBs (Comunità Ecclesiali di Base) rifletteremo sul messaggio del papa per la quaresima.

Parla del significato e dell’importanza della vecchiaia.

Ho voluto farli lavorare su questo messaggio perché lo stesso ha un sapore molto autobiografico, e fa riflettere realmente sul valore che i vecchi hanno nel mondo.

Qui in Repubblica Dominicana non c’è ancora la corsa ai ricoveri come in Italia, perlomeno qui in Guaricano (in zone più ricche della città sembra di sì), ma dobbiamo stare attenti perché appena salirà il livello del tenore di vita il rischio è di fare la stessa fine.

Enmanuel è un bambino di 5 anni che abbiamo conosciuto tramite Paola, quando lei era qui con noi. Paola è rimasta impressionata da questo bambino cerebroleso con la bocca inservibile. La mamma gli da da mangiare, o meglio, da bere, con una cannuccia.

Paola si è subito data da fare, e dopo un mese un neurologo ha potuto visitare il bambino, dicendoci che il problema cerebrale è insolubile, ma che si può fare qualcosa per la bocca, trovando un chirurgo capace.

Il signore ha voluto che in quello stesso periodo entrassimo in contatto con un signore di un’associazione, la IILA che si occupa di pagare operazioni a bambini poveri del terzo mondo. La signora ci ha detto che avremmo potuto sottoporre il caso.

Ha proceduto quindi Paola, prima via e-mail, da qui, e poi, arrivata a Genova, via telefonica, chiamando letteralmente tutti i giorni l’associazione, per vedere se si muovevano le cose.

E gli sforzi di Paola sono stati premiati. Due settimane fa ci ha mandato la comunicazione che era tutto approvato, e che anzi i biglietti di Idaisa, la mamma, e di Enmanuel erano già fatti. Inoltre la IILA aveva mosso il ministero degli esteri per il visto d’ingresso in Italia, e l’ospedale Bambin Gesù di Roma per il ricovero e l’operazione.

Detto fatto, l’ambasciata d’Italia è stata gentilissima e premurosissima. L’altro ieri sono arrivati i visti, e oggi pomeriggio madre e bimbo hanno potuto partire con un volo Iberia diretto a Roma via Madrid.

Dopo Paola chi ha fatto tutto è stato Lorenzo, il quale ha viaggiato abbastanza all’ambasciata italiana, e, cosa più fenomenale ancora, ha avuto parole di apprezzamento per i computer!

È stata veramente una bella cosa. Adesso c’è da continuare a pregare il Signore che l’operazione vada bene! Grazie a tutti quelli che vorrete collaborare!

A scuola si respira un’aria tranquilla.

Venerdì prossimo avremo il ritiro di Quaresima, che spero sia un’occasione perché molti si avvicinino alla chiesa in questo periodo. Di fatto già la lezione su Roma e le persecuzioni ha segnato abbastanza e fatto riflettere.

Ho saputo poco fa che venerdì scorso c’era un’assemblea dei maestri, ma che essi stessi si sono organizzati per mandare solo un rappresentante. Sono contento!

Oggi il Signore mi ha fatto due bellissimi regali. Ho fatto due lezioni ai maestri e all’altro personale della scuola, una al mattino e una al pomeriggio, e ho visto in questi fratelli la gioia di imparare qualcosa di nuovo.

Al mattino ho fatto vedere le foto della mia visita a Roma: c’era parecchio, soprattutto sulla basilica di San Pietro. Ho spiegato come è stata costruita la basilica, come era la basilica costatiniana, e cosa c’era prima della basilica: la necropoli vaticana. Per tutti erano cose nuove. Vedevo la sete di sapere sui loro volti!

Invece al pomeriggio ho spiegato cosa sono state le persecuzioni nell’impero romano. Abbiamo letto vari documenti di martiri e interrogatori a cui sono stati sottoposti. Anche qui erano per loro cose completamente nuove. È stata anche un’occasione per riflettere sulla testimonianza che diamo oggi a Cristo.

Stasera abbiamo fatto l’esame dei ministri. Mancavano Marcial e Juan Luis, che sono al corso per diaconi, e due persone che erano malate.

Gli ho dato tre domande da rispondere, più o meno diverse per tutti, con un grado di difficoltà commisurato alla capacità che pensavo avessero di rispondere.

Abbiamo cominciato con i vespri, e poi ho consegnato i fogli con le domande. Qualcuno ha avuto anche tempo per rispondere domande extra!

Domani o dopo le correggerò, e vi farò sapere qualcosa di più.

Da una settimana eravamo dietro al problema della spazzatura di Duquesa. Era successo che dal novembre scorso avevano cominciato a tirare la spazzatura dell’immondezzaio a cielo aperto a 20 metri dalle case del paese.

La gente all’inizio si è messa sul piede di guerra, facendo qualche sciopero. Ma non è riuscita ad avere niente.

Poi, grazie a Dio, è scoppiato un piccolo caso con una denuncia di lavori minorili appunto nel tirare fuori spazzatura riciclabile da quello che depositavano i camion. Così il ministero del lavoro si è mosso, e l’incaricato ha avuto la capacità di riunire i soggetti interessati: la comunità, che poi ha chiesto una mano anche a me, il municipio, e l’impresa che gestisce l’immondezzaio.

Le cose sono andate a finire che ieri eravamo seduti attorno a un tavolo, in presenza del magistrato dell’ambiente. Il quale ha provvisto a mettere in una condizione di quasi detenzione il rappresentante del municipio e il gerente dell’immondezzaio, per costringerli a mettersi d’accordo con la comunità su una distanza più prudente.

La cosa ha sortito il suo effetto, perché stamattina abbiamo potuto concludere e siglare l’accordo: la spazzatura sarà deposta a non meno di 225 dal centro abitato.

È un bel risultato, considerato che due mesi fa sembrava non ci fosse possibilità di dialogo sulla faccenda. Un bell’esempio di concertazione andata a buon fine. La presenza di un prete ha costituito un richiamo alla serietà e un aiuto per trovare una soluzione al problema.

Rimane l’incongruenza con una legge che obbliga a trovare una sistemazione diversa all’immondezzaio, perché si prescrive che deve essere almeno a un kilometro e mezzo dalle case. E l’attuale immondezzaio è tutto in un raggio di un kilometro da Duquesa. Come si risolverà la faccenda? In una prossima puntata vi dirò qualcosa di più!

Mi hanno detto ieri che nel terreno della nuova chiesa stavano seminando.

Ci sono stato oggi, e ho trovato che stavano cominciando una piccola palizzata, e avevano seminato delle piante di banane. Si vedono anche delle piantine che spuntano, seminate di recente, che mi dicono che è granturco.

Abbiamo provveduto a estirpare il tutto e segnalato la cosa al vicino dipartimento di polizia.

Oggi pomeriggio, nella riunione degli animatori di comunità ecclesiali di base, ho cercato di mettere loro la pila con il lavoro del nuovo piano pastorale.

Nelle prossime settimane ci aspetta una ristrutturazione dei settori, perché abbiano circa 300 famiglie invece dele 1,000 che hanno adesso. E in ogni settore dovremo organizzare un’equipe di servizio per portare avanti la pastorale di popolo.

Così ho chiesto agli animatori di spremersi le meningi per vedere chi si può coinvolgere. Ci serviranno parecchie persone, e il Signore deve aiutarci a trovare gente nuova che abbia voglia di fare.

Naturalmente come prima cosa preghiamo. Come dicono qui: “A Dios rogando y con el mazo dando”, che letteralmente si traduce: “Pregando Dio e dando colpi di mazza”, e che significa: pregare e darsi da fare!