Il ritiro di Quaresima di quest’anno è stato molto bello.
Innanzitutto l’abbiamo fatto separato giovani e adulti.
I giovani solo oggi, gli adulti ieri pomeriggi e oggi mattina e pomeriggio.
Quello dei giovani l’ha fatto il padre Victor Masalle, rettore del seminario. Un prete della mia età, con un anno di messa più di me. La cosa più bella con lui è stato il racconto del suo incontro con il Signore. Ha colpito tutti il fatto che, secondo quello che ci ha raccontato, è l’unico caso di un emofilico che è guarito completamente. A 21 anni, trovandosi a un passo della morte per un sanguinamento costante allo stomaco, un chirurgo gli ha aperto lo stomaco, e visto che non c’era niente da fare ha imposto la mano allo stomaco e ha pregato per la guarigione del giovane. Il che ha bloccato all’istante il sanguinamento. Altre crisi, altri fatti che fanno pensare al dito di Dio, fino a che a 25 anni gli hanno detto che, inspiegabilmente, non aveva più niente.
E ha impressionato anche la forma in cui ha ricevuto la chiamata al sacerdozio, essendo il primo esecutivo nazionale della Colgate, e con un fidanzamento di 3 anni e mezzo.
Invece nel ritiro della comunità intera la meraviglia più grande l’ha suscitata suor Cristina, che ha colpito tutti con il tema sulla conversione. Purtroppo non l’ho potuta sentire perché stavo dicendo la messa dei giovani, ma mi hanno detto tutti che ha parlato per un’ora e 15 senza che la gente si rendesse conto della lunghezza dell’intervento. Un bel dono del Signore, che spero lei possa mettere al servizio altre volte.
Nello stesso ritiro, oltre al tema di Cristina ho dato un tema io sulla Quaresima e il Battesimo, e anche una predicatrice del Rinnovamento Carismatico, la quale ha parlato tra l’altro del nuovo piano pastorale diocesano.
Ho celebrato la messa della sera ben stanco, ma felice, e ancora adesso sento risuonare dentro di me la serenità di sapere che il Signore si è manifestato in maniera speciale in questi due ritiri.
Mi sento tanto felice che non mi è costato niente portare Heriberto in seminario, cosa che normalmente il solo pensarla, dopo una domenica ben intensa, mi butta a terra.
Per tutto questo, quindi: grazie, Signore Gesù! Sei tu che hai fatto tutto, e grazie per rendermi testimone di queste cose!