Oggi eravamo a pranzo in arcivescovado, con tutti i preti della diocesi.

Della nostra zona c’eravamo quasi tutti.

Prima del pranzo c’è stata una presentazione delle nuove mappe del territorio della diocesi, che sono state consengnate agli arcipreti delle zone pastorali. È stato un lavoro costoso (ogni parrocchia ha pagato 1,000 pesos), ma si spera che possa aiutare a lavorare meglio con la settorizzazione delle parrocchie.

Seduti a tavola, mi ha colpito soprattutto la gran quantità di preti neo catecumenali: sono molti di più che nel passato. E spesso nelle parrocchie non si adattano bene alla realtà di qua. Il cammino neo catecumenale sembra essere l’opposto dell’inculturazione: da tutte le parti la stessa maniera di vestirsi, la stessa maniera di suonare la chitarra, gli stessi identici canti, la stessa forma di realizzare e addobbare l’altare, le stesse pitture, con le stesse scritte. Quando un prete neo catecumenale arriva a una parrocchia la trasforma completamente secondo gli standard del cammino, e normalmente porta avanti sostanzialmente solo la pastorale delle comunità neo catecumenali. Per tutto questo è abbastanza preoccupante il fatto che siano sempre di più nella diocesi i preti neo catecumenali.

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