La notte scorsa abbiamo fatto fatica a dormire.
Di fronte a noi c’è da sei mesi un disco car wash, cioè una discoteca dove ti lavano la macchina che parcheggi.
Ieri sera, venerdì, invece della solita musica al chiuso hanno fatto musica all’aperto. È cominciata abbastanza tardi, verso le undici. Stavo giá dormendo, e non me ne sono accorto.
Il problema è nato alle due e mezza, quando un bisogno mi ha costretto ad alzarmi dal letto. Mi sono reso conto che la musica della discoteca all’aperto era tanto forte che sembrava di avere in camera uno stereo a tutto volume. E questo con le persiane sbarrate completamente.
Per il colmo dell’ironia, nello stesso pomeriggio il padrone della discoteca è venuto a cercare Lorenzo dicendo che ci sarebbe stata la musica all’aperto, e che si scusava, e che non sarebbe stato troppo spesso… Cronaca di una pugnalata annunciata! Dalle due e mezza sono riuscito a riaddormentarmi alle tre e mezza, quando hanno smesso.
Le suore non hanno dormito niente, Lorenzo neppure, il padre Federico neppure. Sila, la nostra cuoca, che vive a trecento metri di distanza, e che è infossata perché vive dietro a una collinetta, ha detto che anche a lei sembrava di avere la musica in casa.
Domani o dopodomani andrò a parlare con il padrone della discoteca. Ma se non arriviamo a un cambio dovremo andare dalla polizia.