Il secondo giorno di questo ritiro è filato quasi senza inconvenienti.
L’unica cosa è che il mangiare invece che alle dodici e mezza èarrivato all’una e mezza, con conseguente ora di ritardo da cercare di recuperare.
In realtà non era un ritiro, ma due, perché il numero delle persone (circa 70) era difficile da gestire tutti insieme. Così c’erano due ritiri in contemporanea, nei due saloni della scuola, ognuno con la sua équipe di proclamatori (3) e accompagnatori (8).
Da parte mia, ho sostituito un proclamatore, Juan Luis, che non ha potuto partecipare. Oggi mi è toccato il tema sul rinnovamento della chiesa in seguito al Vaticano II, e mi ha entusiasmato darlo, me lo sono goduto!
Per il resto, ho passato quasi tutto il mattino e il pomeriggio confessando. Molte di queste persone convivono, per cui non si può dargli l’assoluzione. Però approfitto sempre per vedere che ci siano le condizioni di volere celebrare il matrimonio, e concludo facendogli una preghiera e imponendogli le mani, per chiedere che arrivino presto a mettersi in grazia di Dio.
Al lato di uno dei due saloni, in una stanzetta, l’adorazione eucaristica, dove si sono alternati, mattina e pomeriggio i parrocchiani che hanno fatto i ritiri scorsi.
Alla fine, la liturgia di consacrazione allo Spirito Santo si è dovuta fare alla svelta perché era già l’ora di cominciare la messa conclusiva.
Alla fine della messa ho chiamato i parenti di quelli che hanno fatto il ritiro, perché gli dessero un abbraccio e un bacio. Non ce n’erano tanti, e qualcuno ha avuto vergogna e non è uscito allo scoperto. Ma è stato anche quello un momento molto bello.
Mercoledì sera, dalle 6 alle 8, ci rivedremo con tutti quelli che hanno fatto il ritiro, per ascoltare le testimonianze e organizzare la catechesi che segue.
Vi invito a unirvi con noi, in preghiera, mercoledì alle 6 di sera!