Quest’anno la festa dell’Assunta l’abbiamo vissuta in grande. La concomitanza della chiusura della missione ha riempito più del solito la chiesa.
(Se non fosse stato domenica, sarebbe venuta la metà della gente: le solennità infrasettimanali qui passano senza troppi problemi…)
Nella messa comunitaria, alle 7 del mattino, la parte finale della messa s’è allungata molto più del solito perché ho consegnato dei semplici diplomi di partecipazione ai missionari, agli oranti e ai giovani che più hanno partecipato.
Il gesto, nella sua semplicità, qui è molto apprezzato: immaginatevi una persona analfabeta, poter incorniciare e appendere alla parete un attestato che dice che ha fatto tal cosa bene ecc.: come dicono qui, gli alza la autoestima in maniera esorbitante.
Ci sono state anche alcune piccole esperienze di missionari e oranti. Mi ha colpito in particolare Lourdes: ha detto che dietro a un ictus che aveva avuto 3 mesi fa ha cominciato la missione con la bocca storta (residuo dell’ictus), segno che ancora non stava bene. Ma ha voluto fare la missionaria a tutti i costi, con grande fede, e orgogliosamente ha fatto vedere a tutti che la bocca è tornata dritta, e adesso, a differenza di prima, può sorridere.
Il Signore è grande, e la fede di Lourdes pure!