Ieri, venerdì, abbiamo completato la parte di evangelizzazione generale della missione.

Dico “la parte” perché in parrocchia abbiamo capito che la missione non si può esaurire in una campagna di evangelizzazione: abbiamo fatto una preparazione, nelle varie comunità e con i vicini di ognuno, e adesso viene la continuazione. Come?

Anzitutto con l’impegno della preghiera, da portare avanti tutti i membri della comunità parrocchiale.

In secondo luogo accogliendo nella Messa e nelle CEBs quei fratelli e sorelli che motivati dalla missione vorranno unirsi.

E poi cominciando le “case di preparazione” in vista del Ritiro di Evangelizzazione. In ogni settore ce ne saranno per lo meno una o due, e saranno dirette a quelli che vivono gia una esperienza abbastanza stabile di chiesa, e vogliono approfondire il loro impegno. Per 8-10 settimane un “fratello maggiore” li aiuterà a disporre il cuore, e in novembre verrà le due domeniche del ritiro, intense e affascinanti.

Due anni fa la risposta è stata entusiasmante: più di 200 persone hanno fatto il ritiro. L’anno scorso sono state meno, ma la ciò deve essere stato perché s’era appena fatto un altro ritiro, e c’è stata una concomitanza che ha mezzo disorientato.

Adesso ho speranza che possiamo ricevere un buon numero di fratelli e sorelle. Prego perché questo avvenga. Ho visto moltissime famiglie acquisire pace e serenità, superare conflitti e diventare artefici di un mondo nuovo, e tutto questo come conseguenza dell’incontro con Cristo,

nel Ritiro (e non solo nel Ritiro). È il lavoro del Signore: farsi strada nei cuori. Credo che a Lui interessi più che a me!

Per questo spero e prego, con fede!

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